Svoboda | Graniru | BBC Russia | Golosameriki | Facebook

Mobilità internazionale nella formazione

132

La promozione della mobilità e degli scambi è un importante strumento della politica formativa svizzera. L’obiettivo è permettere alle persone di qualsiasi età, ma soprattutto ai giovani, di acquisire competenze internazionali, interculturali, linguistiche e specialistiche durante la formazione e la formazione continua. Per questo la Confederazione promuove la mobilità e gli scambi transfrontalieri a tutti i livelli integrando così le misure congiunte adottate da Cantoni e Confederazione a livello nazionale.



Partecipazione svizzera al programma di formazione dell’UE «Erasmus+»

Da oltre vent’anni la collaborazione tra la Svizzera e l’Unione europea (EU) in ambito formativo rappresenta una pietra miliare della politica internazionale di promozione della Confederazione. La partecipazione ai programmi pluriennali di formazione dell’UE – sia basata su singoli progetti che su una piena associazione – consente alla Svizzera di incentivare la mobilità individuale e le cooperazioni tra istituzioni e operatori svizzeri ed europei.

Attualmente la Svizzera partecipa alle attività del programma dell’UE «Erasmus+» (2014-2020) con lo status di Paese terzo (2014-2020).

Nel 2016 «Erasmus+» ha offerto a oltre 10’000 cittadini svizzeri ed europei la possibilità di arricchire il proprio percorso di studi con un soggiorno all’estero. Rispetto agli anni precedenti il tasso di partecipazione è costantemente aumentato. Il budget previsto dal Consiglio federale per il periodo 2018–2020 ammonta a 114,5 milioni di franchi.

La realizzazione di «Erasmus+» viene garantita dalla «Fondazione svizzera per la promozione degli scambi e della mobilità» denominata Movetia e sostenuta dalla Confederazione e dai Cantoni. Per maggiori informazioni sulle condizioni di partecipazione al programma nel quadro della soluzione transitoria consultare il sito di Movetia.

Programma di formazione dell’UE «Erasmus+»

«Erasmus+» si compone principalmente di tre parti, denominate «azioni chiave». Le attività e le offerte del programma sono aperte a tutte le istituzioni di ogni livello formativo (scuola dell’obbligo, formazione professionale, istruzione superiore e formazione continua) e del settore extrascolastico.

Mobilità per l’apprendimento: questa azione mira a sostenere l’apprendimento transfrontaliero e promuovere la mobilità delle persone in formazione e del personale delle istituzioni formative. Alcuni modelli vengono mantenuti, come i soggiorni di studio in un’istituzione partner, le esperienze lavorative e didattiche nelle imprese, le attività di volontariato o gli scambi di gruppo per i giovani. La mobilità del personale comprende corsi di formazione continua e l’insegnamento presso istituzioni partner, da sempre parte dei programmi e di collaudata efficacia.

Partenariati strategici: rafforzamento della collaborazione europea tramite la promozione di partenariati strategici tra istituzioni formative, autorità locali o regionali, parti sociali e organizzazioni giovanili. Anche in questo caso vengono mantenuti alcuni tipi di partenariati strategici che si sono dimostrati efficaci, in modo da garantire un’offerta adeguata agli utenti di tutti i livelli formativi. Le attività prevedono scambi di classi, seminari per studenti, progetti di cooperazione nel settore extrascolastico e il trasferimento dell’innovazione per gli operatori della formazione finalizzato a semplificare il riconoscimento di abilità e competenze.

Sostegno alle riforme politiche: questa azione si rivolge principalmente agli organi decisionali di ogni livello e sostiene reti, progetti pilota, ricerche e corsi di formazione continua. Promuove principalmente attività che migliorano la qualità dei dati e la trasparenza dei sistemi educativi e di formazione professionale. Un contributo importante alla qualità dei dati per le riforme politiche viene dalla rete di informazione sull’istruzione in Europa Eurydice.

Inoltre, vi sono diversi strumenti che puntano ad aumentare la trasparenza:

  • Europass e Youthpass promuovo il riconoscimento delle prestazioni educative e di mobilità formali e non formali;
  • Euroguidance sostiene l’internazionalizzazione dell’orientamento professionale, universitario e di carriera;
  • in ambito universitario le reti ENIC/NARIC sono diventate un punto di riferimento per il riconoscimento reciproco dei diplomi;
  • nel settore della formazione professionale il Quadro europeo delle qualifiche contribuisce a migliorare la comparabilità delle qualifiche e delle competenze professionali a livello europeo, mentre il sistema europeo di trasferimento dei crediti ECVET e il sistema di riferimento per la promozione e il controllo della qualità dei sistemi della formazione professionale EQAVET permettono di aumentare la trasparenza;
  • nel settore extrascolastico la rete informativa europea Eurodesk organizza soggiorni all’estero e incontri internazionali per i giovani.

Status di partecipazione della Svizzera

Grazie a un accordo con l’UE la Svizzera ha partecipato a pieno titolo ai programmi di formazione europei dal 1992 al 1994 (Erasmus e Comett) e dal 2011 al 2013 («Apprendimento permanente» e «Gioventù in azione»). Tra il 1994 e il 2011 la Svizzera ha invece preso parte come Paese terzo, status che detiene di nuovo dal 2014. Da allora partecipa solo a singoli progetti con diritti limitati e finanziamenti federali mirati. Il Consiglio federale valuterà l’ipotesi di un’associazione al programma post «Erasmus+» dal 2021 non appena saranno note le condizioni.

Ulteriori informazioni

Contatto

SEFRI, Gaétan Lagger

Consulente scientifico
Programmi dell’UE per la formazione e la gioventù

T +41 58 463 26 74

Stampare contatto

https://www.sbfi.admin.ch/content/sbfi/it/home/formazione/mobilita/programmi-in-materia-di-educazione--formazione-professionale-e-g.html