Invocabant eum, qui semper propugnator fuit gentis nostrae. Se gli archivisti non hanno un santo patrono…

tutti i santiL’occasione è nata dalla lettura di un post apparso sul blog Archinfo 2.0 dal titolo: «San Benito de Nursia: Patrono de los Archiveros» in cui si afferma che patrono degli archivisti sia San Benedetto da Norcia per l’impagabile attività di preservazione e diffusione della cultura occidentale dovuta agli scriptoria dei monasteri benedettini.

La questione mi ha incuriosito e un rapido giro su internet mi ha permesso di inquadrare la situazione. Non so se San Benedetto sia un patrono a livello di penisola iberica, ma per l’Italia la situazione è molto diversa.

Si legge infatti in diversi articoli che patrono degli archivisti e bibliotecari sarebbe San Lorenzo martire, il quale essendo uno dei sette diaconi di Roma aveva in carico l’amministrazione dei beni della Sede apostolica (tra cui anche libri e documenti).

Molto interessante da questo punto di vista l’articolo del 1996 di Marker – apparso su Biblioteche Oggi: «Chi è il patrono dei bibliotecari?» – in cui l’autore spiega come nel 1941 si propose come patrona dei bibliotecari e archivisti la SS. Annunziata. Questo perché la tradizionale iconografia dell’Annunciazione mostra l’arcangelo Gabriele apparire a Maria mentre quest’ultima è intenta a leggere un libro. La proposta fu poi scartata in quanto emerse come patrono il succitato San Lorenzo.

Non rimaneva, dunque, che risalire direttamente alla fonte, ossia alla Congregazione per il culto divino e la disciplina dei sacramenti in cui tra i vari compiti c’è «la conferma dei Patroni celesti». Ho telefonato alla Congregazione e mi hanno riferito che, allo stato attuale, gli archivisti non hanno ancora un santo patrono. Curiosamente neanche i bibliotecari ce l’hanno, anche se per loro si riconosce “ufficiosamente” San Lorenzo (per i motivi suddetti).

A questo punto, prima di lanciare un sondaggio, mi permetto di fare la mia personale proposta. Dovendo individuare un santo patrono che, al di là delle devozioni locali, possa unire tutti gli archivisti italiani suggerisco il nome di San Giuseppe, sotto il titolo di “Custode dei tesori più preziosi di Dio”.

La base teologica si spiegherebbe facilmente dalla seguente riflessione. Come risaputo, tra i vari titoli della Madonna troviamo quello di Arca dell’Alleanza (Foederis Arca in latino), in quanto portò in sè Gesù, il Verbo fatto carne. Se dunque Gesù è il documento vivente della Nuova Alleanza (si confronti anche il testo del Tantum ergo sacramentum) e la Vergine Maria è l’archivio vivente che l’ha portato in sè, il naturale custode di entrambi è ovviamente San Giuseppe, assimilabile alla figura dell’archivista custode delle carte d’archivio.

Presentazione del sondaggio

Chiedo a tutti i colleghi di esprimere il loro parere in merito alla rosa di nomi che la tradizione ci offre o, nel caso, suggerire dei nuovi nomi. Tra i nomi citati abbiamo:

  1. San Lorenzo martire (mutuandolo dai bibliotecari);
  2. San Giuseppe (come Custode dei tesori più preziosi di Dio);
  3. San Damaso papa (fece costruire un’apposita sede per la conservazione del primo nucleo dell’archivio vaticano);
  4. San Carlo Borromeo (il quale adottò apposite Instructiones per la corretta conservazione degli archivi ecclesiastici);
  5. Altri nomi (potete inserire una vostra proposta. Ovviamente deve essere un personaggio legato agli archivi e già canonizzato).

Lo scopo è quello di presentare una domanda ufficiale alla Congregazione per il culto con cui ufficializzare il nostro Patrono.

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12 risposte a Invocabant eum, qui semper propugnator fuit gentis nostrae. Se gli archivisti non hanno un santo patrono…

  1. Grazia ha detto:

    San Lorenzo, con quella graticola, mi pare poco propiziatorio… !

  2. Claudia Guerrieri ha detto:

    Ho letto con piacere questo post! Ci voglio pensare un attimo per poi fare la mia scelta/proposta! 🙂

    • foederisarca ha detto:

      Ciao Claudia! Grazie della tua risposta… 🙂
      Direi che hai tutto il tempo per rispondere, anche perché pensavo di lasciare il sondaggio almeno per un mese così da permettere di rispondere al maggior numero possibile di persone!

  3. Annunziata Bozza ha detto:

    Per una arcana coincidenza proprio ieri ho rinvenuto un vecchio giornale – conservato da un’archivista ecclesiastico materano degli anni ’70 – che riportava un articolo su San Damaso papa quale possibile protettore degli archivisti ed un piccolo biglietto. Su di esso l’archivista ha annotato il nome di San Damaso, accogliendolo come suo protettore, ripromettendosi di domandare al Presidente dell’Associazione archivistica Ecclesiastica del tempo di chiarire la questione. L’ho accolto come un segno….
    Annunziata Bozza, archivista

    • foederisarca ha detto:

      Bellissima coincidenza! E grazie mille per la segnalazione. Se non è di troppo disturbo posso chiederti una copia dell’articolo? Vorrei completare il post con il tuo riferimento. E’ interessante perché costituisce una tappa intermedia a quel primo tentativo del 1941. Un saluto…

  4. Lucyette ha detto:

    Non è (ancora?) stato canonizzato (è stato beatificato nel 2001), altrimenti ce l’avremmo un Santo che di professione aveva fatto l’archivista: era tal Paolo Gojdič, un sacerdote slovacco che aveva lavorato come archivista e protocollista presso la sua Diocesi. Poi è stato nominato vescovo, e da lì in poi, evidentemente, la sua vita ha preso una piega diversa…
    Però, appunto, si tratta “solo” di un beato e non ancora di un santo, quindi temo che non si possa prendere comunque in considerazione…

    (A puro titolo di curiosità, aggiungo che una ricerca su Santiebeati.it mi ha restituito anche il nome di Cesare Guasti, un archivista di gran successo per cui a quanto pare è stato avviato il processo di canonizzazione… ma solo avviato, per ora: http://www.santiebeati.it/dettaglio/95030).

    In effetti, ufficializzare una volta per tutte il Patrono degli archivisti è una bellissima iniziativa!

    Firmato: un’archivista ecclesiastica che non ha mai commentato, ma che vi legge da tempo 😉

    • foederisarca ha detto:

      Ammetto la mia ignoranza… il beato Paolo Gojdič mi mancava (e credo che un approfondimento sia necessario) 🙂
      C’è stato qualcuno che ha proposto il venerabile Cesare Guasti, ma come hai fatto giustamente notare il suo processo di canonizzazione è agli inizi.
      Grazie mille per l’incoraggiamento e ti confesso che il tuo commento mi ha dato la spinta definitiva ad avviare una nuova sezione nel mio blog che rimuginavo da tempo: una galleria di profili di archivisti ecclesiastici.
      Ultima confessione: non conoscevo il tuo blog… ma ti assicuro che vi porrò rimedio! 😉

  5. Ho votato san Giuseppe per motivi teologici.

  6. Luisa Bastiani ha detto:

    Ciao Emanuele,
    approfitto di questo post (che ho trovato simpatico e piacevole!) per ringraziarti in generale per i tuoi articoli sempre stimolanti…sai che ti leggo sempre anche se finora non ho mai commentato…
    Che dire? Penserò alla scelta da esprimere in questo tuo sondaggio…
    Ho sempre saputo che San Lorenzo è il santo protettore di bibliotecari e archivisti ed essendo io un’archivista che ha fatto – diciamo – un’incursione nel mondo delle biblioteche, per me, questo Santo è proprio quello giusto. Se poi aggiungiamo il fatto che, come tu ben sai, è anche uno dei santi patroni della mia cara città Viterbo (a cui è dedicata anche la cattedrale) si capisce dove il cuore mi porta. Tralasciando campanilismi vari mi piace comunque anche la tua proposta su San Giuseppe. Anzi, su questo mi permetto di aggiungere una riflessione che il luogo dove lavoro in qualche modo mi suggerisce. Neanche a farlo apposta la biblioteca dove presto servizio è intitolata a San Giuseppe e prende il nome dalla Congregazione di San Giuseppe (Giuseppini del Murialdo) a cui fa capo. Essa fu fondata da San Leonardo Murialdo il quale ha dedicato tutta la sua vita all’accoglienza, all’educazione cristiana e alla formazione professionale dei ragazzi poveri e abbandonati. La congregazione prese il nome di San Giuseppe perché in lui, “custode” di Gesù fanciullo, si rifletteva il modello per eccellenza di ogni educatore.
    La faccio forse un po’ lunga ma il tuo discorso su San Giuseppe che nella sua figura di custode di Gesù e della Vergine Maria è assimilabile alla figura dell’archivista custode delle carte d’archivio mi ha suscitato una riflessione su San Giuseppe anche nel suo ruolo di educatore. Senza particolari pretese la figura dell’archivista può essere assimilata anche a quella di un educatore nella misura in cui nel suo poliedrico ruolo è chiamato anche ad “educare” su più fronti. Mi viene subito in mente, ad esempio, il continuo sforzo che noi archivisti facciamo nel tentativo di “educare” alcune mentalità che ancora non comprendono e non riconoscono agli archivi il ruolo che meritano (e che merita la professione di archivista), ma molto più ampiamente penso al ruolo formativo che hanno gli archivi e gli archivisti in quanto mediatori qualificati delle fonti archivistiche (a riguardo suggerisco la lettura di questo testo http://www.ialhi.org/sites/default/files/conferences/guercio.pdf‎).

    Un’ultima cosa anche su San Damaso papa…ho letto che nacque probabilmente a Roma dove ricoprì il ruolo di diacono presso la chiesa spagnola di San Lorenzo (come vedi i nomi tornano!) e incaricò San Girolamo di correggere la Bibbia latina…San Girolamo tra l’altro viene ricordato insieme a San Lorenzo come protettore dei bibliotecari (http://www.aib.it/aib/editoria/n12/00-07ponzani.htm).

    Scusa se mi sono dilungata troppo…
    Ciao
    Luisa

    • foederisarca ha detto:

      Ciao Luisa!
      Ma quali scuse, la tua riflessione è davvero interessante… e rispondo ben volentieri alle tue osservazioni. 😉
      Effettivamente, avendoci vissuto cinque splendidi anni, conosco bene la devozione di Viterbo a San Lorenzo e anch’io inizialmente avevo pensato al santo diacono in un’ottica di condivisione con i colleghi bibliotecari (con cui dividiamo tante gioie ma soprattutto tante “pene” lavorative). Poi, però, ho anche pensato che data la continua confusione dei nostri rispettivi mestieri poteva essere auspicabile avere dei patroni diversi per i nostri due settori.
      Venendo alla tua meditazione su San Giuseppe, devo dire che l’ho trovata molto appropriata. L’aspetto educativo della figura di San Giuseppe sta emergendo in modo molto forte a partire dalla seconda metà del XX secolo, in cui, oltre alle bellissime riflessioni di molti santi contemporanei, abbiamo la splendida esortazione apostolica di Giovanni Paolo II “Redemptoris Custos” (http://www.vatican.va/holy_father/john_paul_ii/apost_exhortations/documents/hf_jp-ii_exh_15081989_redemptoris-custos_it.html).
      Molto curiose anche le informazioni su Damaso e Girolamo.
      Concludendo non mi resta che ringraziarti, e insieme a te, tutti coloro che stanno contribuendo con i loro interventi ad arricchire questo dibattito.
      Ciao e quando vuoi commentare ancora… senza problemi 🙂

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