La terza conferenza internazionale sull'azione contro le mine si è svolta a Baku e a Zangilan in Azerbaigian, uno dei cinque paesi al mondo maggiormente contaminati da mine.
Le mine e gli ordigni esplosivi improvvisati, soprattutto in situazioni e aree di conflitto armato, continuano a uccidere e a causare feriti in tutto il mondo. Si stima che ci possano essere fino a 110 milioni di mine terrestri in oltre 60 paesi del mondo e che ogni anno vengano posati tra i due e i cinque milioni di nuove mine.
Oltre 300 rappresentanti provenienti da 75 paesi si sono riuniti per discutere di come di mobilitare le risorse finanziarie necessarie a ridurre l'impatto ambientale delle mine terrestri e di altri residuati bellici esplosivi.
Hikmet Hajiyev, assistente del presidente dell'Azerbaigian e capo del ministro per gli affari esteri, ha dichiarato a Euronews: "L'Azerbaigian è un laboratorio per lo sminamento a scopo umanitario e l'azione contro le mine. Il paese ha acquisito delle competenze specifiche e una volta terminato il proprio progetto di sminamento, potrà contribuire ad altri progetti di sminamento in tutto il mondo".