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Pulizie di primavera hi-tech con Yeedi Mop Station e Vac 2 Pro

Aspirano, lavano e si muovono in casa grazie a fotocamere integrate con cui evitare gli ostacoli
Pulizie di primavera hi-tech con Yeedi Mop Station e Vac 2 Pro

Ho testato molti aspirapolvere negli ultimi mesi e in un periodo di tempo relativamente breve, sono stato in grado di rendermi conto di quanto siano agguerriti i produttori nell’evidenziare i pregi dei loro modelli rispetto alla concorrenza. Tutti promettono ai consumatori di potersi liberare delle faccende domestiche, in maniera semplice e completa. Ovviamente la realtà racconta dell’altro.

Per gli esemplari che aspirano e basta, dovrai comunque andare a svuotare a ogni fine operazione il cestello della raccolta sporco mentre per quelli che lavano anche la questione diventa anche più complessa, dovendo smontare, spesso in più parti, il piccolo straccetto dedicato alla pulizia, umido e da far asciugare. Yeedi, brand parecchio conosciuto negli Stati Uniti e meno da noi, ha pensato all’uno e all’altro, cercando di migliorarsi dove possibile. Per questo ho provato Yeedi Mop Station e Yedi Vac 2 Pro, i suoi prodotti di punta.

A livello tecnico, i due modelli sono molto simili, con delle differenze importanti in funzionalità. Non tanto per la pulizia quotidiana ma per quello che l'uno o l'altro hanno in più rispetto al fratello. Due i punti essenziali: la Mop Station aspira e lava e, soprattutto, sanifica e asciuga da sola le due piccole spatole, conservando in un bidoncino l'acqua pulita e nell'altro quella sporco. Il Vac 2 Pro invece ha il pregio di svuotare, da solo, il contenitore dello sporco, che va a finire in un sacchettino da svuotare poi periodicamente.

Yeedi Mop Station

Rispetto ai classici robot che utilizzano un piccolo panno statico, nella Yeedi Mop Station il lavaggio viene effettuato da due piccoli "mop in miniatura" di 12 cm di diametro e attraverso i quali entra l'acqua del serbatoio da 200ml (sufficiente per un'ora di lavaggio con l'impostazione media). Ovviamente è possibile regolare la portata dell'acqua su 4 livelli , anche a seconda della stanza, così da ottimizzare la pulizia ed evitare danneggiamenti nei pavimenti più delicati come il parquet. Oltre alla rotazione, possiamo contare su una spinta fino a 10N (circa 1kg) che crea un efficace attrito in grado di rimuovere qualsiasi macchia con una sola passata.

I due mop sono dotati di frange proprio come un vero mocio che permettono di pulire anche superfici irregolari. Dopo tanti test effettuati con diversi robot, questo è stato il primo in grado di pulire le fughe molto profonde del pavimento piastrellato. Nel caso in cui il robot incontri un tappeto , sarà in grado di riconoscerlo e ignorarlo per non bagnarlo. Il risultato finale è davvero ottimo. I due mop strofinano, rimuovono lo sporco, lasciando un pavimento pulito e senza aloni. Purtroppo non arriva agli angoli e la "finitura" va fatta manualmente. È inoltre possibile regolare la portata dell'acqua su 4 livelli , anche a seconda della stanza, così da ottimizzare la pulizia ed evitare danneggiamenti nei pavimenti più delicati come il parquet.

Ogni 10 minuti di lavaggio lo Yeedi Mop Station tornerà alla base per eseguire un ciclo di autopulizia e questo è fondamentale per garantire la massima igiene. Negli altri robot, con il pannolino che si sporca in poco tempo, continuiamo a "lavare" il resto delle stanze e non va bene.

Sulla parte anteriore, il robot incorpora uno scomparto nascosto per riporre il mocio per la manutenzione e i mop di scorta. Le generose dimensioni sono dovute al sistema di lavaggio auto mop integrato . Infatti all'interno troviamo due serbatoi da 3,5L, uno per l'acqua pulita (ed eventuale detersivo disinfettante) e uno per l'acqua sporca risultante. Sia durante la pulizia del pavimento che al termine, il lavaggio dei mop parte in automatico. Un flusso di acqua pulita viene inviato ai moci che hanno un comparto appositamente progettato per rimanere immersi mentre ruotano. L'acqua sporca viene quindi aspirata e inviata nel serbatoio specifico. Questa operazione viene ripetuta più volte in circa un minuto fino ad ottenere un ottimo risultato.

Al termine del lavaggio parte in automatico l'asciugatura dei mop che in teoria impiega 6 ore e che garantisce che non si generino muffe e cattivi odori. Tuttavia, il funzionamento può essere controllato anche tramite l'app. Il rumore generato è contenuto ma comunque presente e di questo bisogna tenerne conto. Dopo ogni lavaggio è comunque consigliabile svuotare e pulire il serbatoio dello sporco e anche la vaschetta che ospita i mop. La base ovviamente si occupa anche delle ricariche della capiente batteria da 5200mAh in circa 6 ore.

Yeedi Mop Station con una pressione di aspirazione di 2.500Pa è anche un discreto aspirapolvere anche se questa funzionalità è oscurata dalle prestazioni di lavaggio. Il rullo è realizzato interamente in gomma per evitare l'aggrovigliamento dei capelli ma le sue dimensioni (solo 14 cm) sono un po' limitanti. Fortunatamente, c'è una spazzola rotante che aiuta a centralizzare lo sporco e ad entrare negli angoli. Nel caso in cui il robot incontri un tappeto, sarà in grado di riconoscerlo e aumentare automaticamente la potenza.

Un giudizio

Dare un giudizio complessivo sulla Yeedi Mop Station è difficile perché si tratta di un prodotto completamente sbilanciato verso la funzione di lavaggio e forse non è nemmeno corretto definirlo un aspirapolvere. Per la prima volta ho provato un robot che riesce davvero a rimuovere ogni tipo di sporco come un mocio. Inoltre, la base autopulente semplifica ulteriormente la vita garantendo ancora più igiene rispetto ai metodi tradizionali. La Yeedi Mop Station è sicuramente un prodotto adatto a chi vuole sostituire il lavaggio manuale con quello automatico ma si accontenta di un'aspirazione media.

Yedi Vac 2 Pro

Nessune rivoluzione, sia chiaro, ma il tentativo di avvicinare davvero le pulizie quotidiane a un’attività che può essere auto-gestita da un robottino, con pochissimo intervento umano. In che modo? Prima di tutto, il Vac 2 Pro si vende con una stazione di svuotamento del sacchetto dello sporco. In questo modo, in autonomia oppure con un click sull’app, si può eliminare ciò che il robot ha raccolto e farlo finire in un contenitore a sé, che quando pieno si potrà svuotare nella spazzatura. Poi il piccolo e sottile mocio di lavaggio, che adesso è un tutt’uno con la sua base di riempimento acqua, così da rendere molto più veloce l’installazione e la rimozione, rispetto alla concorrenza che invece necessita di accedere alla parte inferiore del robot, staccare magneti o alette e snervarsi.

Come funziona

Per il resto, Yeedi Vac 2 Pro fa il suo lavoro in maniera più che ottimale. Nulla da dire rispetto all’aspirazione, che qui stranamente avviene dal centro della stanza ai bordi, invertita quindi rispetto ad altri marchi (come Xiaomi). Il lavaggio è certamente più critico per alcuni pavimenti, tra cui i gres porcellanati, come il mio, dove già con il mocio normale è difficile non lasciare aloni, figuriamoci con un robottino che prosegue avanti e indietro per la sua strada, senza ripassi e senza un spinta decisa verso la rimozione delle curvature del passaggio. Niente di estremamente critico, sia chiaro, ma per i ‘fissatini’, tra cui il sottoscritto, vorrà dire fare una ripassatina a mano delle opacità più evidenti. Nessun problema su pavimenti più scuri, come l’effetto legno o il classico terracotta, che restituiscono una sensazione di pulito privo di sbavature.

Ed è qui che mi è parsa l’utilità di un accessorio come Yeedi Vac 2 Pro: bisogna usarlo spesso per la pulizia quotidiana, soprattutto briciole e polvere che si creano in questa primavera capricciosa ma non pensate di poter dire addio, per sempre, al lavapavimenti tradizionale, che è l’unico capace di andare davvero a fondo con le macchie e lo sporco più infimo. Insomma, ciao ciao paletta e scopa ma per il resto c’è ancora da aspettare.

Come funziona l’app

Lo ammetto: mi ci è voluto un po’ per capire come personalizzare l’applicazione secondo le mie esigenze ma non è colpa di Yeedi. Piuttosto lo è il fatto di dovermi interfacciare, quasi ogni giorno, con applicazioni molto diverse tra loro per la gestione della casa connessa e, in modo particolare, delle faccende di casa. In realtà, l’app omonima è forse la più semplice mai realizzata per un robottino del genere. Alla prima registrazione, che avviene inquadrando il qr code sotto il coperchietto di apertura superiore, si aggiunge la macchina e si procede con la mappatura.

Ecco qui la prima differenza. Yeedi Vac 2 Pro non sfrutta un classico sensore LiDAR per muoversi tra le stanze ma una telecamera che è diretta verso l'alto. Una mossa abbastanza intelligente, perché l'aspirapolvere può catturare la pianta dell’appartamento attraverso le dimensioni del soffitto. Il grande vantaggio è che i mobili non sono inclusi nella planimetria, nonostante vengano evitati con gli altri sensori integrati lungo la cassa. Un altro vantaggio rispetto al sensore LiDAR è la dimensione: laddove gli aspirapolvere di pari grado sono più grandi, questo Vac 2 Pro riesci a contenere le forme, infilandosi davvero dove vuole, anche tra le sedie in cucina che ho dimenticato di piazzare a testa in giù sul tavolo.

Se il robot aspirapolvere incontra ostacoli durante il suo viaggio inaugurale, li tocca leggermente con il paraurti e li tiene come oggetti nella mappa. C’è un però: immaginate il LiDAR come un faro nella notte che permette a chi lo integra di lavorare anche al buio. La videocamera del Vac 2 Pro non sa stare senza luce, ossia ha bisogno di una certa luminosità per svolgere bene il suo lavoro, altrimenti si disorienta.

Lo compro o no?

Yeedi Vac 2 Pro è appena arrivato sul mercato italiano ad un prezzo di 450 euro nella versione con torretta di auto-aspirazione (350 euro solo il robot). Tanto o poco? Guardando cosa c’è lì fuori, il costo è abbastanza onesto, soprattutto considerando la completezza del pacchetto e la qualità del risultato. Come da premessa: qualsiasi aspirapolvere che lava non deve essere inteso come un modo per starsene sul divano nel weekend invece di fare il proprio dovere in casa. È un aiuto, essenziale, durante la settimana e un modo per dimezzare (se non di più) le attività di pulizia ricorrenti, affidandosi ad un sistema stabile e rodato, che lascia poche incombenze agli inquilini.

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