Annamaria Mantini
Annamaria Mantini (Fiesole, 11 aprile 1953 – Roma, 8 luglio 1975) è stata una terrorista italiana degli anni di piombo, nota col nome di copertura "Luisa".
Fu una militante dei Nuclei Armati Proletari, uccisa a Roma all'età di 22 anni in una retata della squadra antiterrorismo.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Annamaria era la sorella di Luca Mantini, militante dei NAP ucciso dalla polizia nel 1974 durante una tentata rapina di autofinanziamento a Firenze. Dopo la morte del fratello,[1] Annamaria, giovane scout cattolica di 21 anni, entrò a sua volta nei NAP. Fu tra i fondatori del Nucleo Armato 29 ottobre (in memoria della data dell'uccisione di Luca Mantini), organizzatore del sequestro del giudice Giuseppe Di Gennaro[2]. I NAP non avevano ancora commesso omicidi nel periodo in cui Annamaria vi militò.
Nel luglio 1975 l'appartamento della Mantini, sito in via Due Ponti nel quartiere Tor di Quinto a Roma, fu scoperto da una Squadra dell'Antiterrorismo guidata dal questore Emilio Santillo. Tra il 7 e l'8 luglio cinque poliziotti si appostarono sul pianerottolo interno della casa per un giorno e mezzo[3], in attesa del rientro della giovane. Quando questa tornò, venne uccisa mentre apriva la porta con un colpo di pistola alla fronte, esploso da distanza ravvicinata in circostanze non chiarite dal vicebrigadiere Antonino Tuzzolino. La versione fornita dalla Squadra Speciale fu che il colpo era partito per errore, a causa del battente della porta che, mentre si apriva, urtò sulla mano del vicebrigadiere[4]. Tuzzolino venne poi ferito per rappresaglia, rimanendo paralizzato, il 9 febbraio 1976 da sicari del "Nucleo Armato 29 ottobre" dei NAP.
Al nome di Annamaria Mantini fu intitolata la colonna napoletana dei Nuclei Armati Proletari detta "Nucleo Armato Annamaria Mantini" (circa 1975-1977), nonché i "Nuclei di Azione Territoriale (Luca e Annamaria Mantini)" (circa 2009), presenti in cinque città: Milano, Torino, Bergamo, Lecco e Bologna[5].
Alla sua vicenda si ispirò Vasco Pratolini nella sua ultima opera Il mannello di Natascia e altre cronache in versi e prosa, 1930-1980 (1985).[6]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Storia dei Nuclei Armati Proletari, su 88.46.66.186. URL consultato il 9 giugno 2008 (archiviato dall'url originale il 3 ottobre 2008).
- ^ GNOSIS n. 2/2006 Il terrorismo in Italia negli anni settanta. I Nuclei Armati Proletari ovvero carcere e mitra, su sisde.it. URL consultato il 9 giugno 2008 (archiviato dall'url originale il 7 agosto 2009).
- ^ Lotte Operaie Murale, n. 88 del 10/7/1975
- ^ La memoria. Sugli eccidi commessi da forze dell'ordine e fascisti, su zonanarkika.altervista.org.
- ^ "A l'Unità documento dei 'Nuclei azione territoriale", L'Unità, Roma, 12 novembre 2009 Archiviato il 16 novembre 2009 in Internet Archive.
- ^ Edy Frollano, Rodolfo Tommasi, Un Pratolini ignorato. Il Mannello di Natascia o la rivoluzione romantica, Firenze, Shakespeare and company, 1995; Raffaella Rodondi, L'ultimo Pratolini in "Strumenti critici. Rivista quadrimestrale di cultura e critica letteraria", a.XII, n.2, maggio 1997; Francesco Paolo Memmo, Gli anni del silenzio, in "Bollettino di Italianistica", 2006, n.2, pagg. 161-178.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Baruda, "Tre articoli sui NAP", baruda.net, Roma, 2008/2009
- Agenzia Giornalistica Italia, "La breve storia dei NAP", micciacorta.it, Torino, 30 maggio 2007
- Adriano Sofri, "Così D'Amato mi propose di eliminare i NAP", micciacorta.it, Torino, 30 maggio 2007 (pubblicato su la Repubblica a pag. 27 il 30 maggio 2007)
- Adriano Sofri, "Sofri spiega quella mazzetta di omicidi che gli fu chiesta", micciacorta.it, Torino, 29 maggio 2007 (pubblicato su Il Foglio del 29 maggio 2007)
- Redazione http://www.sisde.it/Gnosis/MainDb.nsf/HomePages/H18[collegamento interrotto], "Il terrorismo in Italia negli anni Settanta - I Nuclei Armati Proletari, ovvero carcere e mitra" Archiviato il 7 agosto 2009 in Internet Archive., http://www.sisde.it/Gnosis/MainDb.nsf/HomePages/H18[collegamento interrotto] dell'Agenzia Informazioni e Sicurezza Interna, Roma, 2006, nº 2
- AA.VV., "NAP - Nuclei Armati Proletari − Italia", Archivio '900 del Comune di Roma, Roma, 2006
- Ce.Do.St. - Centro di documentazione storico politica su stragismo, terrorismo e violenza politica, "NAP (Nuclei Armati Proletari)", Ce.Do.St. Archiviato il 6 settembre 2008 in Internet Archive. Bologna, 20 dicembre 2005
- Nuclei Armati Proletari, Intervista ai compagni dei NAP[collegamento interrotto], 1975
- Nuclei Armati Proletari, Volantino, ottobre 1974
- Nuclei Armati Proletari, Volantino, settembre 1974
- Valerio Lucarelli, "Vorrei che il futuro fosse oggi. Nap: ribellione, rivolta e lotta armata", L'ancora del mediterraneo, Napoli, 2010, ISBN 978-88-8325-270-9
- Rossella Ferrigno, "Nuclei Armati Proletari. Carceri, protesta, lotta armata", La Città del Sole Edizioni, Reggio Calabria, 2008, ISBN 978-88-8292-430-0
- Sergio Lambiase, "Terroristi brava gente", Marlin, Cava de' Tirreni, 2005, ISBN 978-88-6043-002-1
- Giorgio Bocca, "Gli anni del terrorismo - Storia della violenza politica in Italia dagli anni '70 ad oggi", Armando Curcio Editore, Milano, 1988, pagg. 113-114
- Soccorso Rosso napoletano (a cura di), "I NAP", Collettivo Editoriale Libri Rossi, Milano, 1976
- AA.VV., "Nuclei Armati Proletari", Quaderno nº 1 di CONTROinformazione, Milano, 1975
- Lotta Continua, "Liberare tutti i dannati della terra", Lotta Continua, 1972
- Paola Staccioli, Sebben che siamo donne. Storie di rivoluzionarie, DeriveApprodi, Roma 2015. ISBN 978-88-6548-114-1