Barbara Broccoli

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Barbara Broccoli (2015)

Barbara Dana Broccoli (Los Angeles, 18 giugno 1960) è una produttrice cinematografica statunitense.

È la figlia di Albert Broccoli, storico produttore dei film di James Bond e fondatore della casa di produzione cinematografica EON Productions, morto nel 1996, e di Dana Natol Broccoli. Dopo la scomparsa del padre, Barbara ha preso il suo posto diventando insieme al fratellastro Michael G. Wilson produttrice dei film della serie. Aveva cominciato a lavorare sui set della serie James Bond a soli 22 anni come assistente alla regia per il 13° Bond-movie della serie: Octopussy - Operazione piovra.[1] Nel 2024 i due vengono insigniti del Premio Oscar alla memoria Irving G. Thalberg per i loro grandi meriti produttivi nel campo della cinematografia e il loro contributo all'industria del cinema.[2]

Primi anni e formazione

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Broccoli nacque a Los Angeles, figlia del produttore dei film di James Bond Albert R. "Cubby" Broccoli e dell'attrice Dana Wilson Broccoli (nata Dana Natol). Fu educata a Londra e frequentò la scuola di Lady Eden in Kensington.[3]

Broccoli si è laureata presso la Loyola Marymount University a Los Angeles, dove ha studiato cinema e comunicazione televisiva.[3][4]

Assistente alla regia

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Produttrice associata

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Ufficiale dell'Ordine dell'Impero Britannico - nastrino per uniforme ordinaria
«Per i servizi all'industria cinematografica.»
— 29 dicembre 2007[5]
Commendatore dell'Ordine dell'Impero Britannico - nastrino per uniforme ordinaria
«Per i servizi al cinema, all'arte drammatica, alla filantropia e alle competenze.»
— 1º gennaio 2022[6]
  1. ^ http://www.imdb.com/name/nm0110483/
  2. ^ (EN) Clayton Davis, Quincy Jones, James Bond Producers Barbara Broccoli and Michael G. Wilson and More to Receive Honorary Oscars at Governors Awards, su Variety, 12 giugno 2024. URL consultato il 20 giugno 2024.
  3. ^ a b (EN) Tatiana Siegel, Why 'Bond' Mogul Barbara Broccoli Has Earned a License to Chill, in MSN, 7 dicembre 2021.
  4. ^ (EN) LMU Film School – Barbara Broccoli – Loglines, su SFTV Newsroom, 5 dicembre 2012. URL consultato il 2 maggio 2019 (archiviato dall'url originale il 2 maggio 2019).
  5. ^ (EN) The London Gazette, n. 58557, 29 dicembre 2007, p. N9. URL consultato il 26 gennaio 2022.
  6. ^ (EN) The London Gazette, n. 63571, 1º gennaio 2022, p. N8. URL consultato il 26 gennaio 2022.

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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