Gush Etzion

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Ponte e tunnel sull‘Autostrada 60, da Gerusalemme al Gush Etzion

Gush Etzion (in ebraico גּוּשׁ עֶצְיוֹן?, letteralmente Blocco di Etzion) è un insieme di insediamenti di comunità ebraiche, situato nei Monti della Giudea a sud di Gerusalemme e Betlemme. È considerata uno dei maggiori ostacoli alla pace, in quanto i palestinesi rivogliono il terreno ma è stato preso legalmente dalle comunità ebraiche poiché il terreno stato pagato da alcuni privati ebrei che poi hanno donato il terreno allo stato d'Israele.

L'area è rimasta fuori dalle linee di armistizio del 1949. Questi insediamenti sono stati ricostruiti nel 1967 dopo la guerra dei sei giorni, insieme a nuove comunità che hanno ampliato l'area del Blocco di Etzion.

Seguendo la risoluzione 242 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite del 1967, la comunità internazionale reputa illegali gli insediamenti israeliani in Cisgiordania, considerato territorio occupato.[1] Gush Etzion consiste di 22 insediamenti con una popolazione di 70 000 coloni in Cisgiordania.[2] L'amministrazione è militare e tali comunità fanno parte dell'area amministrativa Giudea e Samaria.

Gli insediamenti principali di Gush Etzion prima del 1948 erano Kfar Etzion, Massu'ot Yitzhak, Ein Tzurim e Revadim, costruiti su terreni acquistat nei primi anni 1920. Dal 29 novembre 1947, Kfar Etzion era sotto assedio e tagliata fuori da Gerusalemme. Il 13 maggio 1948, quando il paese si arrese, i 127 abitanti ebrei sono stati massacrati dalla Legione araba o irregolari dei villaggi locali o entrambi. Gli altri villaggi si arresero il giorno successivo. Gli abitanti furono fatti prigionieri e le case saccheggiate e bruciate.[3] L'istituzione, la difesa e la caduta di Gush Etzion sono stati descritti come "uno dei più importanti episodi della formazione dello Stato di Israele", giocando un ruolo significativo nella memoria collettiva israeliana.[4] La motivazione per il reinsediamento nella regione non è tanto ideologica, politica o relativa alla sicurezza, ma è legata alla psiche israeliana sulla massiccia perdita di vite umane nella Guerra di Indipendenza di Israele. [5]

Insediamenti pre-stato

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Kibbutz Masu'ot Yitzhak, maggio 1947
Kfar Etzion, 1947

Nel 1927, un gruppo di religiosi ebrei yemeniti fondò il villaggio agricolo di Migdal Eder (in ebraico מִגְדַּל עֵדֶר?), sulla base di una citazione biblica ([6] Il terreno era stato acquistato nel 1925 da David Zikhron, per conto di una società agricola privata ebraica[7] in un sito si trovava tra Betlemme e Ebron in una zona tra area di influenza dei clan arabi locali. Questa comunità primitiva non prosperava, soprattutto a causa delle difficoltà economiche e della crescente tensione con le vicine comunità arabe. Due anni più tardi, nel corso delle sommosse del 1929 e delle ricorrenti ostilità, Migdal Eder fu attaccata e distrutta. I residenti del villaggio arabo vicino di Beit Umar diedero riparo ai contadini ebraici, ma non poterono ritornare nelle loro terre.[8]

Nel 1932, un uomo d'affari ebreo di origine tedesca, Shmuel Yosef Holtzmann, ha fornito supporto finanziario per un altro tentativo di reinsediamento della zona, attraverso una società denominata El HaHar ("Verso la Montagna").[9] Il kibbutz istituito nel 1935 è stato chiamato Kfar Etzion, in suo onore (la parola tedesca Holtz significa "legno", che è etz עץ in ebraico).[10] La rivolta araba del 1936-1939 ha reso la vita insopportabile per i residenti, che rientrarono a Gerusalemme nel 1937. Il Fondo Nazionale Ebraico ha organizzato un terzo tentativo di riconciliazione nel 1943 con la rifondazione di Kfar Etzion dai membri di un gruppo religioso chiamato Kvutzat Avraham (Il gruppo di Abramo). Nonostante il terreno roccioso, la carenza di acqua potabile, inverni rigidi, e la costante minaccia di attacco, questo gruppo è riuscito ad avere successo.

Il loro isolamento è stato in qualche modo sollevato dalla creazione nel 1945 di Masu'ot Yitzhak e Ein Tzurim, popolato da membri dei movimenti religiosi Bnei Akiva e del Movimento dei Kibbutz Religiosi. Sullo sfondo di una lotta imminente per l'indipendenza dii Israele il movimenti laico Hashomer Hatzair fonda il quarto kibbutz, Revadim. I membri del blocco fondano il centro religioso, Neve Ovadia. All'inizio della guerra arabo-israeliana del 1948, il blocco di Etzion contava 450 abitanti e si estendeva su una superficie di 20.000 dunam (20 km²).[10]

Lista delle comunità del moderno Gush Etzion.

Nome Fondazione Popolazione
(2008)[11]
Type
Alon Shvut 1970 3 400 Insediamento comunale
Bat Ayin 1989 900 Insediamento comunale
Beitar Illit 1985 38 800 Comune
Efrat 1983 8 300 Comune
Elazar 1975 1 706 Insediamento comunale
Karmei Tzur 1984 700 Insediamento comunale
Kedar 1984 960 Insediamento comunale
Kfar Eldad 1994 120 Insediamento comunale
Kfar Etzion 1967 820 Kibbutz
Gevaot 1984 75 Insediamento comunale
Har Gilo 1968 570 Insediamento comunale
Ibei HaNahal 1999 50 avamposto
Ma'ale Amos 1982 270 Insediamento comunale
Ma'ale Rehav'am 2001 40 avamposto
Metzad 1984 380 Insediamento comunale
Migdal Oz 1977 440 Kibbutz
Neve Daniel 1982 1 883 Insediamento comunale
Nokdim 1982 1,300 Insediamento comunale
Pnei Kedem 2000 100 avamposto
Rosh Tzurim 1969 560 Kibbutz
Sde Boaz 2002 90 avamposto
Tekoa 1975 1 600 Insediamento comunale
  1. ^ (EN) The Geneva Convention, su news.bbc.co.uk, BBC News, 10 dicembre 2009. URL consultato il 27 novembre 2010.
  2. ^ (EN) West Bank settlers shrug off Obama call [I coloni della Cisgiordania ignorano la richiesta di Obama], su Khaleej Times, 25 maggio 2011. URL consultato il 22 aprile 2016 (archiviato dall'url originale il 5 luglio 2015).
  3. ^ (EN) Yossi Katz, Between Jerusalem and Hebron: Jewish Settlement in the Pre-State Period [Tra Gerusalemme e Ebron: Insediamenti ebraici nel periodo pre-stato], Bar Ilan University Press, p. 273.
  4. ^ Ohana 2002, pp. 145-174.
  5. ^ Yossi Katz e John C. Lehr, Symbolism and Landscape: The Etzion Bloc in the Judean Mountains [Simbolismo e panorama: Il blocco Etzion sui monti della Giudea], in Middle Easter Studies, vol. 31, n. 4, ottobre 1995, pp. 730-743.
  6. ^ Gen 35: 21, su laparola.net.
  7. ^ (HE) Mordechai Naor (a cura di), Gush Etzion from its Beginning to 1948, Yad Ben Tzvi Publishers, 1986, p. 235.
  8. ^ (EN) Settlements in Focus: Gush Etzion, su palestine-pmc.com. URL consultato il 31 marzo 2020 (archiviato dall'url originale il 1º novembre 2006).
  9. ^ (HE) Ze'ev Vilnai, Kfar Etzion, in Ariel Encyclopedia, vol. 4, Tel Aviv, Am Oved., 1976, pp. 3806–3809.
  10. ^ a b Ohana 2002, pp. 146–148.
  11. ^ (PDF) Table 3 – Population of Localities Numbering Above 2,000 Residents. Israel Central Bureau of Statistics, 30 giugno 2009. Consultato il 10 ottobre 2009.
  • (EN) David Ohana, Kfar Etzion: The Community of Memory and the Myth of Return, in Israel Studies, vol. 7, n. 2, Indiana University Press, pp. 145–174, DOI:10.2979/ISR.2002.7.2.145, ISSN 1084-9513 (WC · ACNP).

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