Ironcross
Ironcross | |
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Paese d'origine | Finlandia |
Genere | Heavy metal |
Periodo di attività musicale | 1976 – 1990 |
Etichetta | EMI |
Album pubblicati | 3 |
Studio | 3 |
Gli Ironcross sono stati un gruppo musicale heavy metal finlandese fondato a Turku nel 1976[1].
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Fondato dal batterista e cantante Esa Leinonen e dal chitarrista Pekka Nummela, la prima formazione del gruppo includeva il bassista Tero Ovaska e il chitarrista Kimmo Vanne[2]. Dopo il primo cambio di formazione (Ovaska lasciò il posto di bassista a Nummela, rimpiazzato nelle vesti di chitarrista da Jari Lundqvist[2]), il gruppo iniziò a produrre alcune demo che gli valsero, nel 1982, la sottoscrizione di un contratto con l'etichetta discografica Master/Turun[2].
In quello stesso anno il gruppo fece il suo esordio discografico pubblicando il singolo Let's Get Down to Business / Harder Than Stone, seguito dall'LP Bloodhounds[2]: in questo periodo il gruppo subì inoltre diversi cambiamenti nella formazione che videro, tra la fine del 1982 e l'inizio del 1983[2], l'abbandono dei chitarristi fondatori (lasciarono, nel giro di alcuni mesi, Lundqvist e Vanne, quest'ultimo sostituito prima da Peter Bredbacka, poi da Ari Suomi[2]), l'introduzione di un nuovo batterista (Esko Mänty-Sorvari, che rilevò Leinonen rimasto nel gruppo come cantante) e di un tastierista (Kari Laihonen).
Sottoscritto un contratto con la Finnlevy, gli Ironcross pubblicarono nel 1984 l'album Steel Warrior (anticipato dal singolo Get Down 'N Get Away/Not Good for Your Health), i cui riscontri di vendita furono così scarsi da indurre l'etichetta a rescindere il contratto[2]. A causa di questo insuccesso gli Ironcross, sostituito Mänty-Sorvari (uscito dal gruppo per divergenze artistiche[2]) con Jari Mäkeläinen, adottarono un'immagine più simile ai gruppi hair metal a quei tempi in voga (internazionalizzando, tra le altre cose, i nomi di ogni singolo componente[2]), adottando delle sonorità più melodiche rispetto agli esordi[2].
Ottenuto un contratto con la divisione finlandese della EMI nel luglio del 1986, l'anno successivo gli Ironcross pubblicarono l'album Too Hot to Rock[1] che, nonostante la grande campagna promozionale intrapresa dalla EMI e dal gruppo mediante tournée internazionali[2], si rivelò poco fortunato in termini di vendite[2]. Di lì in poi iniziò il declino del gruppo: dopo aver pubblicato nel 1989 il singolo Immoral Love/Eye for an Eye e un estremo tentativo di rilanciare il progetto con un nuovo nome (Dilinger[2]), gli Ironcross si sciolsero definitivamente nel 1990 a causa dell'abbandono di Leinonen per motivi personali (si battezzò come testimone di Geova[2]).
Formazione
[modifica | modifica wikitesto]- Esa "Gona" Leinonen - voce, batteria fino al 1982 (1976-1990)
- Ari Suomi - chitarra (1983-1990)
- Kari Laihonen - tastiere (1983-1990)
- Pekka "Body" Nummela - basso, chitarra fino al 1976 (1976-1990)
- Jari Mäkeläinen - batteria (1985-1990)
Altri componenti
[modifica | modifica wikitesto]- Kimmo Vanne - chitarra (1976-1983)
- Jari "Mizz" Lundqvist - chitarra (1976-1982)
- Tero Ovaska - basso (1976)
- Peter Bredbacka - chitarra (1983)
- Esko "Eddy" Mänty-Sorvari - batteria (1982-1985)
Discografia
[modifica | modifica wikitesto]Album in studio
[modifica | modifica wikitesto]Singoli
[modifica | modifica wikitesto]- 1982 - Let's Get Down to Business/Harder Than Stone
- 1984 - Get Down 'N' Get Away/Not Good for Your Health
- 1986 - Too Hot to Rock/Paradise of Stars
- 1989 - Immoral Love/Eye for an Eye
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b Johannes Antonius van den Heavel (a cura di), Enciclopedia Rock, Hard & Heavy, Arcana Editrice, 1991, ISBN 88-85859-77-1.
- ^ a b c d e f g h i j k l m n Iron Cross at Metal from Finland Archiviato il 29 novembre 2011 in Internet Archive.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Johannes Antonius van den Heavel (a cura di), Enciclopedia Rock, Hard & Heavy, Arcana Editrice, 1991, ISBN 88-85859-77-1.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- IronCross su MySpace, su myspace.com.
- Intervista di Esa Leinonen in merito alla sua conversione, su jw.org.
Controllo di autorità | ISNI (EN) 0000 0004 7129 0738 |
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