Margrethe Vestager

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Margrethe Vestager
Vestager nel 2022

Secondo Vicepresidente della Commissione europea
In carica
Inizio mandato1 novembre 2019
PresidenteJean-Claude Juncker
Ursula von der Leyen
PredecessoreCarica creata

Commissario europeo per la concorrenza
In carica
Inizio mandato1º novembre 2014
PresidenteJean-Claude Juncker
Ursula von der Leyen
PredecessoreJoaquín Almunia

Commissario europeo per l'innovazione e la ricerca ad interim
In carica
Inizio mandato15 maggio 2023
PresidenteUrsula von der Leyen
PredecessoreMarija Gabriel[1]
SuccessoreIliana Ivanova

Vice Primo Ministro della Danimarca
Durata mandato3 ottobre 2011 –
2 settembre 2014
PresidenteHelle Thorning-Schmidt
PredecessoreLars Barfoed
SuccessoreMorten Østergaard

Ministro dell'economia e dell'interno
Durata mandato3 ottobre 2011 –
2 settembre 2014
Capo del governoHelle Thorning-Schmidt
PredecessoreBrian Mikkelsen (Economia)
Bertel Haarder (Interno)
SuccessoreMorten Østergaard

Ministro dell'educazione della Danimarca
Durata mandato23 marzo 1998 –
27 novembre 2001
Capo del governoPoul Nyrup Rasmussen
PredecessoreOle Vig Jensen
SuccessoreUlla Tørnæs

Ministro degli affari ecclesiastici della Danimarca
Durata mandato23 marzo 1998 –
21 dicembre 2000
Capo del governoPoul Nyrup Rasmussen
PredecessoreOle Vig Jensen
SuccessoreJohannes Lebech

Presidente del Sinistra radicale
Durata mandato1993 –
1997
PredecessoreGrethe Erichsen
SuccessoreJohannes Lebech

Leader del Sinistra radicale nel Folketing
Durata mandato2007 –
2011
PredecessoreMarianne Jelved
SuccessoreMarianne Jelved

Leader del Sinistra radicale
Durata mandato2007 –
2014
PredecessoreMarianne Jelved
SuccessoreMorten Østergaard

Dati generali
Partito politicoSinistra radicale
Titolo di studioCand.polit.
UniversitàUniversità di Copenaghen

Margrethe Vestager (Glostrup, 13 aprile 1968) è una politica danese.

Dal 2014 è commissario europeo per la concorrenza.

Figlia di due pastori luterani, Hans Vestager e Bodil Hjo, studiò all'Università di Copenaghen, conseguendo la laurea in economia nel 1993. All'età di ventuno anni entrò nel consiglio centrale e nel comitato esecutivo del partito. Membro del Folketing dal venti novembre 2001, il quindici giugno 2007 è stata eletta capogruppo del partito. Il tre ottobre 2011 è stata nominata vice-primo ministro e ministro dell'economia e dell'interno nel governo presieduto da Helle Thorning-Schmidt. Il trentuno agosto 2014, designata dal governo danese come commissario europeo della Danimarca, è stata nominata commissario europeo per la concorrenza nella commissione Juncker. Come il suo predecessore, Joaquín Almunia, da allora Vestager si è concentrata su casi di aiuti di Stato.[2]

Nel giro di pochi mesi ha mosso con maggior decisione rispetto ai suoi predecessori accuse antitrust contro Google[2][3][4] (indagine già aperta nel 2010 da Almunia) decidendo una multa di 2,3 miliardi per abuso della propria forza di mercato e poi anche per come userebbe Android, il sistema operativo mobile, per tagliare fuori altri motori di ricerca. Avvia indagini sugli affari fiscali di Fiat, Starbucks, Amazon[3] (richiesta di versare in Lussemburgo tasse per 250 milioni), e Facebook (multa di 110 milioni per avere ingannato Bruxelles nell'acquisto di WhatsApp).[5] Nel 2014 ha avviato anche un procedimento nei confronti di Gazprom,[6] uno dei principali fornitori di gas in Europa, in merito alle accuse di violazione delle norme antitrust dell'UE creando ostacoli artificiali agli scambi con otto paesi europei: Estonia, Lettonia, Lituania, Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Ungheria e Bulgaria.

Nel gennaio 2015 Vestager ha ordinato a Cyprus Airways di rimborsare oltre sessantacinque milioni di euro di aiuti di Stato illegali ricevuti nel 2012 e 2013 come parte di un pacchetto di ristrutturazione; di conseguenza, Cipro ha sospeso le operazioni presso la sua compagnia di bandiera, causando perdite di 550 posti di lavoro. Il ventinove agosto 2016, dopo un'indagine dell'UE durata due anni, Vestager ha annunciato che Apple ha ricevuto indebiti benefici fiscali dall'Irlanda. La Commissione ha ordinato alla Apple di rimborsare 13 miliardi di euro, più gli interessi, in imposte non pagate all'Irlanda per il periodo 2004-2014. Dopo molta resistenza sia dal governo irlandese, sia dalla multinazionale americana[3], Apple ha pagato nel 2018 un totale di 14,3 miliardi per chiudere il caso. Il governo irlandese, però, ha dichiarato che avrebbe tenuto i soldi versati da Apple in un fondo separato fino alla conclusione del ricorso contro il provvedimento che era stato presentato alla Commissione Europea[7].

Nel marzo 2017 ha annunciato la posizione contraria della Commissione europea alla fusione tra la Borsa di Francoforte (Deutsche Börse) e la Borsa di Londra (London Stock Exchange).[8] Nel luglio 2017 una multa di 2,7 miliardi di dollari contro Alphabet (precedentemente Google) è stata decisa sulla base della richiesta della Commissione Europea secondo cui Google avrebbe violato le norme antitrust. Questa multa è stata successivamente impugnata. Nell'ottobre 2017 Vestager ha ordinato ad Amazon di pagare € 250 milioni di tasse arretrate e, nel gennaio 2018, sotto la sua guida, la Commissione Europea ha multato Qualcomm per 997 milioni di euro per aver presumibilmente abusato della sua posizione dominante sul mercato dei chipset LTE. Nel 2019 il Presidente dell'Abi Antonio Patuelli ha invitato Vestager a dare le dimissioni, in conseguenza del giudizio della Corte di Giustizia dell'Unione Europea che ha stabilito che i fondi concessi dal Fondo interbancario per il salvataggio di Banca Tercas nel 2014 non rappresentavano aiuto di stato, al contrario di quanto sostenuto dall'Antritrust UE e dalla Vestager in particolare. [9].

Sede de la Commissione Europea à Bruxelles.

Il quindici maggio 2023, a seguito delle dimissioni della commissaria Marija Gabriel, ha assunto ad interim anche il portafoglio per l'innovazione e la ricerca[10].

Sposata con Thomas Jensen, professore di matematica e filosofia che fa corsi di recupero per adulti, è madre di tre figlie. Ha ispirato il personaggio principale di Borgen, una serie televisiva danese in dieci puntate trasmessa per la prima volta nel 2010 e in cui la protagonista cerca di destreggiarsi tra la vita familiare e la politica.[4]

Nel 2016 riceve il Women of Europe Awards, nella categoria "Woman in Power".

  1. ^ Commissario europeo per l'innovazione, la ricerca, la cultura, l'istruzione e la gioventù
  2. ^ a b Margrethe Vestager: "Dovere multare i giganti del web. La democrazia non sono i social", su it.euronews.com, 12 dicembre 2017. URL consultato il 30 marzo 2018.
  3. ^ a b c (EN) Margrethe Vestager: "We are doing this because people are angry about tax avoidance european competition, su theguardian.com, 17 settembre 2017. URL consultato il 30 marzo 2018.
  4. ^ a b (EN) Danny Hakim, The Danish Politician Who Accused Google of Antitrust Violations, su nytimes.com, New York Times, 15 aprile 2015. URL consultato il 1º aprile 2018.
  5. ^ Maximulta Ue a Facebook per aver collegato gli account di WhatsApp: 110 milioni, su repubblica.it. URL consultato il 30 marzo 2018.
  6. ^ (EN) CNBN interview with EU Competiin Commissioner Margrethe Vestager, su cnbc.com, 27 febbraio 2018. URL consultato il 30 marzo 2018.
  7. ^ Apple restituisce all’Irlanda 14,3 miliardi (ma Dublino non li vuole), su Il Sole 24 ORE. URL consultato il 29 gennaio 2019.
  8. ^ L'Antitrust Ue blocca la fusione Londra Francoforte, su repubblica.it, 29 marzo 2017. URL consultato il 30 marzo 2018.
  9. ^ Il Fatto Quotidiano, 19 marzo 2019,Tercas, la Corte Ue: "Bruxelles sbagliò., soldi del Fondo Interbancario non erano aiuto di stato"
  10. ^ (EN) Statement from President von der Leyen on the resignation of Commissioner Gabriel, su ec.europa.eu, 15 maggio 2023. URL consultato il 16 maggio 2023.

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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Predecessore Commissario europeo per la concorrenza Successore
Joaquín Almunia dal 1º novembre 2014 in carica

Predecessore Commissario europeo della Danimarca Successore
Connie Hedegaard dal 1º novembre 2014 in carica
Controllo di autoritàVIAF (EN307283086 · ISNI (EN0000 0004 2912 9094 · LCCN (ENn2016036857 · GND (DE1163021008