Tipologia degli atti del presidente della Repubblica Italiana

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La dottrina giuridica[1] distingue gli atti del Presidente della Repubblica Italiana secondo i tipi dell'atto presidenziale e dell'atto governativo, con alcune distinzioni formali e sostanziali.[2]

Atti formalmente e sostanzialmente presidenziali

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Si tratta di quegli atti ritenuti normalmente di prerogativa esclusiva del Presidente della Repubblica.[3] In tutti questi atti è presente la controfirma di un membro del governo (generalmente il Presidente del Consiglio dei ministri o il ministro competente), che ne attesta la validità.[4][3]

Sono esempi di questo tipo gli atti nomina (5 senatori a vita e un terzo dei giudici della Corte costituzionale), l'eventuale rinvio alle Camere delle leggi dopo la prima approvazione, i messaggi presidenziali, le esternazioni atipiche (ovvero le manifestazioni di opinioni o dichiarazioni del Capo dello Stato che non assumono le forme previste dalla Costituzione per i messaggi)[5][6] e la convocazione straordinaria delle Camere.[7]

Atti formalmente presidenziali e sostanzialmente governativi

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Sono atti formalmente emanati dal Presidente, la cui potestà ricade, però, sostanzialmente sul Governo.[8]

Ne è un esempio il decreto di emanazione che fissa la data di svolgimento del referendum abrogativo in quanto, anche se emanato dal Presidente, fissa un giorno (tra il 15 aprile e il 15 giugno) comunque deliberato dal Consiglio dei Ministri.[9] Altri esempi sono l'emanazione degli atti governativi aventi valore di legge (come i decreti-legge e i decreti legislativi), l'adozione con la forma del decreto presidenziale dei più importanti atti del Governo, la ratifica dei trattati internazionali e le concessioni di grazie e commutazioni delle pene.[10]

Su questi atti il Presidente della Repubblica esercita un controllo di legittimità. Questo controllo di legittimità autorizza il Presidente a non firmare l'atto e a chiederne il riesame al Governo.[8]

Atti formalmente presidenziali e sostanzialmente complessi

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Si tratta di atti in cui concorrono le volontà di Presidente della Repubblica e Governo o Parlamento.

Lo sono, ad esempio, lo scioglimento delle Camere e la nomina del nuovo Presidente del Consiglio.

  1. ^ De Marco, Bilancia, L'Ordinamento della Repubblica, Milano, CEDAM, 2015.
  2. ^ Il Patrimonio documentario: Atti del Presidente, su Quirinale.
  3. ^ a b Bin & Pitruzzella, 2023, pp. 278-279.
  4. ^ Bin & Pitruzzella, 2023, p. 277.
  5. ^ Bin & Pitruzzella, 2023, p. 288.
  6. ^ Jamyra Calafiore e Pietro Emanuele, La libertà di espressione del Presidente della Repubblica, su Edizioni Simone.
  7. ^ Bin & Pitruzzella, 2023, pp. 287-289.
  8. ^ a b Bin & Pitruzzella, 2023, p. 278.
  9. ^ Bin & Pitruzzella, 2023, p. 291.
  10. ^ Bin & Pitruzzella, 2023, pp. 289-291.

Voci correlate

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