Un tram che si chiama Desiderio (opera teatrale)

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Un tram che si chiama Desiderio
Opera teatrale in tre atti
La locandina d'epoca
AutoreTennessee Williams
Titolo originaleA Streetcar named Desire
Lingua originale
Generedramma
Composto nel1947
Prima assoluta3 dicembre 1947
New York
Prima rappresentazione italiana21 gennaio 1949
Teatro Eliseo di Roma
PremiPremio Pulitzer 1947 per miglior dramma
Personaggi
  • Blanche DuBois
  • Stanley Kowalsky
  • Stella DuBois Kowalsky
  • Mitch
  • Steve
  • Pablo
  • Eunice
  • Una donna di colore, un passante, un marinaio, un venditore di frittelle, un giovane, una venditrice di fiori
  • Una prostituta ed un ubriaco, che non parlano
Trasposizioni operisticheUn tram che si chiama Desiderio, opera di André Previn del 1995
Riduzioni cinematograficheUn tram chiamato Desiderio di Elia Kazan
 

Un tram che si chiama Desiderio o Un tram chiamato Desiderio (in lingua inglese: A Streetcar named Desire) è un dramma scritto dal drammaturgo statunitense Tennessee Williams nel 1947. Vincitrice del Premio Pulitzer per la drammaturgia nel 1948, la pièce viene considerata una delle opere teatrali migliori e più importanti del XX secolo.[1][2]

Dopo che la casa di famiglia, Belle Reve, è stata pignorata dai creditori, Blanche DuBois lascia Laurel e si trasferisce dalla sorella Stella, che vive a New Orleans con il marito, Stanley Kowalsky. Blanche afferma di essersi presa un permesso dal lavoro di insegnante di inglese a causa delle sue frequenti crisi di nervi e, appena arrivata, comincia a lamentarsi della sciatteria della casa di Stella, un piccolo appartamento di due stanze; anche i rapporti con il cognato sono tesi fin dal primo momento: la donna gli rimprovera la rudezza e i modi bruschi, mentre Stanley continua a domandarle come abbia fatto a perdere tutti quei soldi e la casa.

Stanley interroga Blanche sul suo primo matrimonio con un uomo molto giovane, morto prematuramente, lasciandola vedova. Kowalsky si fa consegnare dalla cognata il carteggio sulla perdita di Belle Reve, un tempo una grande piantagione, e vede nella valigia della donna delle lettere che Blanche conserva gelosamente: le lettere d'amore scritte per lei dal marito. Stanley è colpito dall'apparente sincerità di Blanche, e la informa che Stella aspetta un bambino.

La notte successiva Stanley gioca a poker con i suoi amici e Mitch, uno di loro, si lascia affascinare da Blanche, che apprezza quanto l'uomo sia più fine e gentile degli altri giocatori. Ubriaco e furioso per le continue interruzioni, Stanley colpisce Stella e le due DuBois trovano rifugio dalla vicina del piano di sopra, Eunice. Pentito, Stanley comincia a urlare il nome di Stella finché la moglie non scende, lo perdona e si lascia portare a letto. Blanche e Mitch approfondiscono la conoscenza reciproca e l'uomo si scusa per i modi dell'amico.

Blanche si stupisce che Stella torni dal marito e la mattina seguente glielo descrive in termini poco lusinghieri, ma Stella rigetta le insinuazioni e afferma di amare Stanley. Il marito, che ha ascoltato parte della conversazione senza intervenire, torna a casa e Stella lo bacia, mostrando così a Blanche quanto poco conti la sua opinione. Le settimane intanto passano ed il rapporto tra i cognati diventa sempre più teso, mentre Blanche riversa tutte le sue speranze su Mitch, affinché la sposi e la porti via; per ingraziarselo, tuttavia, Blanche mente sulla sua età e dichiara di essere più giovane di Stella, mentre invece è più anziana di diversi anni; a tale scopo, evita di farsi vedere dal ragazzo in piena luce, per nascondere i segni del tempo sul suo viso. Una sera, Blanche racconta a Mitch del primo marito, Allan Grey, un ragazzo sensibile che nascondeva la sua omosessualità. Dopo averlo colto in flagrante con un altro uomo, Blanche aveva detto al marito di essere disgustata da lui e Allan si era suicidato. Mitch promette di prendersi cura di lei.

Stanley intanto ha raccolto informazioni sulla cognata e le condivide con la moglie: Blanche è stata licenziata per aver fatto sesso con uno studente e ha vissuto a lungo in un hotel, il Flamingo, noto per essere frequentato da prostitute. Stella rigetta le accuse e attacca il marito, ma entra in travaglio e Stanley deve portarla in fretta in ospedale. Blanche resta sola a casa e Mitch viene a trovarla per chiedere spiegazioni sui pettegolezzi riportatigli da Stanley: dapprima la donna nega tutto, ma poi ammette la verità e chiede perdono. L'uomo, umiliato, rifiuta di perdonarla ma prova a fare sesso con lei; allora Blanche urla "al fuoco" e Mitch fugge.

Stanley torna a casa dall'ospedale e conforta Blanche, che intanto è sprofondata nella fantasia di un vecchio pretendente che sta venendo a prenderla per portarla via da New Orleans. Stanley dapprima finge di crederle, solo per poi smascherare il suo castello di bugie. Sentendosi minacciata, Blanche tenta di ferirlo con un pezzo di vetro, ma Stanley la disarma e la stupra, causando un definitivo crollo psicotico in Blanche.

Sono passate alcune settimane ed Eunice e Stella stanno aiutando Blanche a preparare i bagagli per quello che lei considera un viaggio imminente; Blanche ha detto tutto alla sorella, ma Stella si è rifiutata di crederle. Mentre gli uomini giocano a poker nella stanza accanto, arrivano un dottore e un'infermiera per portare la donna in un ospedale psichiatrico. Inizialmente Blanche si ribella, ma poi si consegna al dottore, ammettendo di avere sempre fatto il massimo affidamento sulla gentilezza degli sconosciuti. Mentre Blanche viene portata via, Stanley consola la moglie in lacrime ed il gioco riprende.

Rappresentazioni

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Il debutto avvenne all'Ethel Barrymore Theatre di Broadway il 3 dicembre 1947 per la regia di Elia Kazan, con Marlon Brando nel ruolo di Stanley Kowalsky, Jessica Tandy in quello di Blanche Dubois, Kim Hunter in Stella, Karl Malden (Mitch), Rudy Bond (Steve), Nick Dennis (Pablo), Peg Hillias (Eunice), Richard Garrick (Dottore) e Edna Lewis Thomas (venditrice di fiori).[3] Acclamata da critico e pubblico, la produzione originale di A Streetcar Named Desire rimase in scena per 855 repliche prima di chiudere il 17 dicembre 1949. Nel corso delle repliche Uta Hagen rimpiazzò la Tandy nel ruolo di Blanche, Carmelita Pope sostituì la Hunter ed Anthony Quinn subentrò a Brando allo scadere del contratto della giovane star. Jack Palance aveva sostituito brevemente Brando all'inizio delle repliche, quando l'attore si era fratturato il naso, mentre Ralph Meeker interpretò Stanley nell'ultimo periodo di repliche. Particolarmente apprezzata fu l'interpretazione di Jessica Tandy, che vinse il Tony Award alla miglior attrice protagonista in uno spettacolo nel 1948.

Nel 1948 fu inaugurato il primo tour statunitense del dramma, diretto da Harold Clurman e con Uta Hagen ed Anthony Quinn nei ruoli da protagonisti già interpretati a Broadway. La regia di Clurman tornò a soffermarsi prevalentemente su Blanche, secondo le intenzioni dell'autore, mentre Kazan si era focalizzato prevalentemente su Stanley. Allo scadere del suo contratto, Uta Hagen fu sostituita da Judith Evelyn.

Marlon Brando in Un tram che si chiama Desiderio (New York, 1947)

Streetcar tornò brevemente a New York per 16 repliche dal 23 maggio all'11 giugno 1950, con Uta Hagen ed Anthony Quinn ancora una volta come protagonisti sotto la regia di Elia Kazan.[4]

Tallulah Bankhead, l'attrice per cui originariamente Williams aveva scritto la parte di Blanche, interpretò la Dubois in un revival del dramma in scena al City Center di New York per 15 repliche dal 15 al 26 febbraio 1956. Diretto da Herbert Machiz, il revival si avvalse delle interpretazioni di Gerald S. O'Loughlin (Stantley), Rudy Bond (Mitch) e Frances Heflin (Stella).[5]

Nel 1973 il Vivian Beaumont Theatre del Lincoln Center ha ospitato una nuova produzione della piece diretta da Ellis Rabb ed interpretata da James Farentino (Stanley), Rosemary Harris (Blanche), Philip Bosco (Mitch) e Patricia Conolly (Stella). Il revival rimase in scena per 110 repliche dal 14 aprile al 20 luglio 1973. La Harris vinse il Drama Desk Award per la sua interpretazione, Farentino il Theatre World Award.[6]

Poche settimane più tardi il primo revival di Broadway del dramma andò in scena al St James Theatre, in cartellone per 60 repliche dal 28 settembre al 18 novembre 1973. Jules Irving dirigeva un cast che comprendeva Alan Feinstein (Stanley), Lois Nettleton (Blanche), Barbara Eda-Young (Stella) e John Newton (Mitch).[7]

Quindici anni dopo un nuovo revival debuttò a Broadway, al Circle in the Square Theatre, sotto la regia di Nikos Psacharopoulos. Rimasta in scena per 105 repliche dal 20 febbraio al 22 maggio, questa produzione vedeva come suoi protagonisti: Blythe Danner (Blanche), Frances McDormand (Stella), Aidan Quinn (Stanley), Frank Converse (Mitch) e Becky Gelke (Eunice). Il revival fu candidato a tre Tony Award, miglior revival, miglior attrice protagonista (Danner), miglior attrice non protagonista (McDormand), mentre Quinn vinse il Theatre World Award per il miglior debutto.[8]

Nel 1992 l'Ethel Barrymore Theatre, il teatro del debutto del dramma, ospitò un nuovo allestimento di Streetcar, questa volta diretto da Gregory Mosher. Alle due star principali Alec Baldwin (Stanley) e Jessica Lange (Blanche) si affiancarono Amy Madigan (Stella), James Gandolfini (Steve), Aida Turturro (Eunice) e Timothy Carhart (Mitch). La performance della Lange ottenne recensioni contrastanti, ma l'attrice vinse comunque il Theatre World Award; unanime invece furono le lodi per Baldwin, candidato al Tony Award al miglior attore protagonista in uno spettacolo. Questo revival, rimasto in scena per 168 repliche dal 17 marzo al 9 agosto 1992, fu la base del film per televisione del 1995 Un tram che si chiama Desiderio, diretto da Glenn Jordan e con Baldwin e Lange nei ruoli interpretati a Broadway. I critici furono più favorevoli all'interpretazione della Lange per la televisione e l'attrice vinse il Golden Globe per la miglior attrice in una mini-serie o film per la televisione.[9]

Nel 1999, dal 16 febbraio all'8 agosto il dramma fu messo in scena dall'Ibsen Theater per la regia di Marco Tiburtini, con Susan Strong nel ruolo di Blanche, Ester Jacob nel ruolo di Stella e John Eckhart nel ruolo di Stanley.

Nel 2005 un nuovo revival andò in scena allo Studio 54 per la regia di Edward Hall. Il cast comprendeva Natasha Richardson (Blanche), John C. Reilly (Stanley), Amy Ryan (Stella), Chris Bauer (Mitch) e Kristine Nielsen (Eunice). Questo allestimento rimase in scena per 106 repliche, dal 26 marzo al 3 luglio 2005, e fu candidato a tre Tony Award.[10]

Un revival interamente interpretato da attori di colore è andato in scena nella primavera ed estate 2012 al Broadhurst Theatre di Broadway per la regia di Emily Mann. Nicole Ari Parker interpretava Blanche, Daphne Rubin-Vega Stella, Blair Underwood Stanley e Wood Harris Mitch. Il revival rimase in scena per 128 repliche dal 3 aprile al 22 luglio.[11]

La produzione del Young Vic diretta da Benedict Andrews e con Gillian Anderson è andata in scena alla St. Ann's Warehouse di Brooklyn dal 23 aprile al 4 giugno 2016.

Un Tram che si chiama Desiderio debuttò all'Aldwych Theatre di Londra il 1 ottobre 1949. Diretta da Sir Laurence Olivier, questa produzione vide come suoi protagonisti Vivien Leigh (Blanche), Renée Asherson (Stella), Bonar Colleano (Stanley), Bernard Braden (Mitch). Betty Ann Davies era la sostituta della Leigh per il ruolo della protagonista. Vivien Leigh fu successivamente scelta per interpretare Blanche nell'adattamento cinematografico del dramma, diretto da Elia Kazan e con Marlon Brando nel ruolo che aveva originato a Broadway.

Nel 1969 una nuova produzione andò in scena nell'Off-West End al New Theatre di Bromley, con la regia di David Poulson e Veronica Lake e Ty Hardin nel ruolo dei due protagonisti; Zoë Wanamaker era l'assistente dello stage manager.

Nel 1974 Ned Sherrin diresse il primo revival del West End di Streetcar, con un'apprezzatissima Claire Bloom nel ruolo di Blanche, Joss Ackland (Mitch), Martin Shaw (Stanley), Morag Hood (Stella). Il revival andò in scena al Piccadilly Theatre.

Il 30 dicembre 1996 la produzione diretta da Gregory Mosher debuttò all'Haymarket Theatre, ancora una volta con Jessica Lange nel ruolo di Blanche DuBois. Accanto a lei sul palco recitavano Toby Stephens (Stanley), Imogen Stubbs (Stella) e Christian Burgess (Mitch).

Dall'ottobre al novembre 2002, Glenn Close interpretò Blanche nella produzione di Trevor Nunn in scena al Royal National Theatre. Iain Glen interpretava Stanley, mentre Essie Davis vinse il Laurence Olivier Award alla miglior performance in un ruolo non protagonista per la sua interpretazione nel ruolo di Stella.

Dal 28 luglio al 3 ottobre 2009 un revival della piece andò in scena alla Donmar Warehouse per la regia di Rob Ashford. Rachel Weisz, un'acclamata Blanche, vinse il Laurence Olivier Award alla miglior attrice, mentre Ruth Wilson vinse il Laurence Olivier Award alla miglior attrice non protagonista per la sua Stella. Elliot Cowan interpretava Stanley.

Nel 23 luglio al 19 settembre 2014 Gillian Anderson ha interpretato Blanche in un revival diretto da Benedict Andrews al Young Vic. Ben Foster interpretava Stanley, Vanessa Kirby Stella, Corey Johnson Mitch e Clare Burt Eunice. La Anderson è stata candidata al Laurence Olivier Award alla miglior attrice per la sua performance.

La prima italiana avvenne il 21 gennaio 1949 al Teatro Eliseo di Roma per la regia di Luchino Visconti[12]. I bozzetti scenografici erano curati da Franco Zeffirelli: la scena era strutturata come lo spaccato di una casa su due piani, con delle quinte dipinte sullo sfondo e dei praticabili per accedere al secondo piano. Fra gli interpreti figuravano Rina Morelli, Vittorio Gassman, Vivi Gioi e Marcello Mastroianni[13]. Nel 1951 verrà messo in scena una seconda volta, sempre da Luchino Visconti, ma a Milano, al Teatro San Babila.[14]

Nel 1993 Elio De Capitani ha diretto Mariangela Melato nel ruolo di Blanche allo Spoleto Festival e, nel marzo 1993, al Teatro Eliseo di Roma; il resto del cast era composto da Giancarlo Previati (Mitch), Ester Galazzi (Stella) e Aleksander Cvjetkovic (Stanley).[15]

Enrico Lo Verso è lo Stanley della Blanche di Paola Quattrini per la regia di Lorenzo Salveti nella produzione in scena al Teatro di Marina di Pietrasanta nel luglio 2000.[16]

Nel 2012 Antonio Latella dirige Vinicio Marchioni e Laura Marinoni in Un tram che si chiama Desiderio in tournée a Roma, Milano, Rimini, Urbino, Iesi, Teranto, Grosseto, Asti, Catania.

Nel 2016 il Teatro Stabile di Napoli ospita un nuovo allestimento, diretto da Cristian Plana ed interpretato da Mascia Musy (Blanche), Massimiliano Gallo (Stanley) e Giovanna Di Rauso (Stella).

Nel 2019 la GITIESSE Artisti riuniti, diretta da Geppy Gleijeses, porta in scena un nuovo allestimento diretto da Pier Luigi Pizzi, con Mariangela D'Abbraccio e Daniele Pecci nei ruoli di Blanche e Stanley.

Altre produzioni

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Adattamento cinematografico

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Lo stesso argomento in dettaglio: Un tram che si chiama Desiderio (film 1951).

Nel 1951 Elia Kazan diresse l'omonimo adattamento cinematografico del dramma, con Marlon Brando, Kim Hunter e Karl Malden nei ruoli già interpretati a Broadway; Vivien Leigh, dalla produzione londinese, interpretò Blanche. I riferimenti all'omosessualità di Allan furono eliminati e nel film Blanche gli dice di essere disgustata da lui per la sua debolezza e incapacità negli affari.[17] Anche il finale è diverso, con Stella che lascia il marito. Il film vinse quattro Premio Oscar, di cui tre per gli attori: miglior attrice protagonista a Vivien Leigh, miglior attore non protagonista a Karl Malden e miglior attrice non protagonista a Kim Hunter.

Adattamenti televisivi

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Lo stesso argomento in dettaglio: Un tram che si chiama Desiderio (film 1984).

Nel 1984 John Erman ha diretto un adattamento televisivo del dramma, con sceneggiatura di Oscar Saul e colonna sonora di Marvin Hamlisch. Facevano parte del cast: Ann-Margret (Blanche), Treat Williams (Stanley), Beverly D'Angelo (Stella) e Randy Quaid (Mitch). Il film TV vinse quattro Emmy Award e Ann-Margaret vinse il Golden Globe per la miglior attrice in una mini-serie o film per la televisione.

Lo stesso argomento in dettaglio: Un tram che si chiama Desiderio (film 1995).

Nel 1995 Glenn Jordan ha diretto un secondo adattamento televisivo della pièce, basato sul revival di Broadway nel 1992: Jessica Lange ed Alec Baldwin, infatti, tornarono ad interpretare Blanche e Stanley. Si unirono a loro nel cast John Goodman (Mitch), Diane Lane (Stella) e Rondi Reed (Eunice). Jessica Lange vinse il Golden Globe per la miglior attrice in una mini-serie o film per la televisione.

Citazioni e riferimenti

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  • Il quartiere di New Orleans di Elysian Fields dove Blanche Dubois vive con Stanley e Stella Kowalski[18] aveva già fornito l'ispirazione per il nome del luogo nel quale è ambientato il secondo atto di The Adding Machine di Elmer Rice.
  • Nel film Hollywood Homicide, Josh Hartnett interpreta un poliziotto con aspirazioni da attore. Per tutto il film è impegnato a provare e riprovare la sua prima pièce teatrale, che è appunto Un tram che si chiama Desiderio.
  • Altra importantissima citazione è quella offerta da Pedro Almodóvar in uno dei suoi film, Tutto su mia madre, in cui il dramma ha un ruolo focale nella trama.
  • Nell'episodio Un tram chiamato Marge de I Simpson, la trama ruota attorno alla vicenda di Marge che recita proprio a teatro in Un tram che si chiama Desiderio a Springfield. La vicenda di Stanley e Blanche ricalca la situazione di Homer e Marge. Gli autori avevano in mente di usare praticamente tutte le battute dell'opera di Williams, ma non ricevettero l'autorizzazione da chi detiene i diritti[19].
  • Nella serie televisiva Cuori senza età, Blanche, la donna del sud interpretata da Rue McClanahan, è una versione aggiornata e corretta della Blanche di Williams.
  • La canzone Marlon Brando è sempre lui di Luciano Ligabue è introdotta dall'urlo di Stanley Kowalski che chiama la moglie ("Hey, Stella!") tratto dal film di Elia Kazan nella sua versione italiana, dove Marlon Brando è doppiato da Stefano Sibaldi.
  • Nel film Cuori nella tormenta la protagonista è impegnata in una realizzazione di Un tram che si chiama Desiderio.
  • Nell'episodio Il blog della quarta stagione di Camera Café Luca Nervi e Augusto De Marinis per distogliere l'attenzione dal blog aziendale scrivono articoli di fittizia cronaca scandalistica tra cui Un trans chiamato Desiderio, chiara parodia del titolo di quest'opera.
  • Nel film La gang del bosco il gatto Tigre chiama più volte la moffetta Stella gridando nello stesso modo di Stanley Kowalski.
  • Nell'episodio 17 The Monster Isolation della sesta stagione della serie televisiva statunitense The Big Bang Theory, Penny (Kaley Cuoco) recita con la sua piccola compagnia teatrale questa celebre opera. Divertente il siparietto di Sheldon Cooper (Jim Parsons), noto amante dei treni, che costretto -controvoglia- ad assistere all'esibizione della fidanzata del suo coinquilino Leonard Hofstadter (Johnny Galecki), venuto a conoscenza del titolo dell'opera e credendo che il soggetto principale sia il tram, ne diventa entusiasta lasciando a casa ogni piccola forma di intrattenimento secondario come PSP, Nintendo DS ecc.
  • Nell'episodio 14 della prima stagione di Una mamma per amica (Gilmore Girls) Rory deve occuparsi di un pulcino per un compito di scuola, la madre Lorelai lo chiamerà Stella citando l'opera in questione gridando "Stella! Stella!!!". Raccontando l'assurda serata all'amica Sookie, entrambe citeranno Un tram che si chiama desiderio, a cui Lorelai si è esplicitamente ispirata per il nome del pulcino (per la precisione Lorelai si riferisce al film tratto dall'opera e non alla versione teatrale)
  • Il film Blue Jasmine, del 2013 di Woody Allen, è una rielaborazione della trama in chiave contemporanea, con l'inserimento di flashback e storie parallele.
  • Nel 42º episodio della serie televisiva I Soprano ("Cristopher"), Ralph Cifaretto si presenta sotto casa di Janice Soprano gridando: "Hey Stella".
  • Nell'episodio nº4 della 3ª serie di Modern Family, Gloria perde Stella, il cane di Jay, e chiede a Cameron di aiutarla a ritrovarla; quest'ultimo, impegnato nella ricerca e soprattutto amante del teatro, inizia a gridare "Stellaaaaaa!! Stellaaaa!!" sotto lo sguardo perplesso di Gloria.

Edizioni italiane

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  1. ^ (EN) The 50 Best Plays of The Past 100 Years, in New York Theater, 27 giugno 2013. URL consultato il 7 giugno 2018.
  2. ^ (EN) From Oedipus to The History Boys: Michael Billington's 101 greatest plays, su the Guardian, 2 settembre 2015. URL consultato il 7 giugno 2018.
  3. ^ (EN) A Streetcar Named Desire Broadway @ Ethel Barrymore Theatre - Tickets and Discounts | Playbill, su Playbill. URL consultato il 19 febbraio 2018.
  4. ^ (EN) A Streetcar Named Desire Broadway @ City Center - Tickets and Discounts | Playbill, su Playbill. URL consultato il 19 febbraio 2018.
  5. ^ (EN) A Streetcar Named Desire Broadway @ City Center - Tickets and Discounts | Playbill, su Playbill. URL consultato il 19 febbraio 2018.
  6. ^ (EN) A Streetcar Named Desire Broadway @ Vivian Beaumont Theater - Tickets and Discounts | Playbill, su Playbill. URL consultato il 19 febbraio 2018.
  7. ^ (EN) A Streetcar Named Desire Broadway @ St. James Theatre - Tickets and Discounts | Playbill, su Playbill. URL consultato il 19 febbraio 2018.
  8. ^ (EN) A Streetcar Named Desire Broadway @ Circle in the Square Theatre - Tickets and Discounts | Playbill, su Playbill. URL consultato il 19 febbraio 2018.
  9. ^ (EN) A Streetcar Named Desire Broadway @ Ethel Barrymore Theatre - Tickets and Discounts | Playbill, su Playbill. URL consultato il 19 febbraio 2018.
  10. ^ (EN) A Streetcar Named Desire Broadway @ Studio 54 - Tickets and Discounts | Playbill, su Playbill. URL consultato il 19 febbraio 2018.
  11. ^ (EN) A Streetcar Named Desire Broadway @ Broadhurst Theatre - Tickets and Discounts | Playbill, su Playbill. URL consultato il 19 febbraio 2018.
  12. ^ Da Luchinovisconti.net, su luchinovisconti.net. URL consultato il 29 maggio 2009 (archiviato dall'url originale il 23 luglio 2008).
  13. ^ Da luchinovisconti.net, su luchinovisconti.net. URL consultato il 29 maggio 2009 (archiviato dall'url originale il 24 febbraio 2008).
  14. ^ (ES) Teatrografia di Visconti Archiviato il 15 aprile 2009 in Internet Archive.
  15. ^ TEATRO: UN TRAM CHE SI CHIAMA DESIDERIO, su www1.adnkronos.com. URL consultato il 20 febbraio 2018.
  16. ^ L'attore in scena da stasera con Paola Quattrini in Un tram che si chiama desiderio - la Repubblica.it, in Archivio - la Repubblica.it. URL consultato il 20 febbraio 2018.
  17. ^ (EN) Steve Cohan, Masked Men: Masculinity and the Movies in the Fifties, Indiana University Press, 22 dicembre 1997, ISBN 0253115876. URL consultato il 7 giugno 2018.
  18. ^ Nel suo citare i Campi elisi mitologici, esso rappresenta il "purgatorio declassato" di Blanche. Anche la Desire Line (la linea del tram che dà il nome all'opera) ha un significato allegorico: la linea, che ha funzionato dal 1920 al 1948, al culmine dell'uso dei tram a New Orleans, seguiva un percorso che correva lungo Royal street, attraverso il quartiere Elysian Fields, fino a Desire Street nel distretto di Bywater, e poi di nuovo fino a Canal. Il percorso di Blanche nella commedia - "Mi hanno detto di prendere un tram chiamato Desire, trasferirmi in uno chiamato Cemeteries e fare sei isolati e scendere a Elysian Fields!" - sfrutta i nomi colorati delle strade di New Orleans: il Desire è il Desiderio, Elysian Fields Avenue va in direzione di Canal Street e, di là, si poteva passare alla linea dei Cimiteri, che correva lungo il Canale, a isolati di distanza da Elysian Fields.
  19. ^ Contenuti speciali, edizione de I Simpson in DVD

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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