Pinzano al Tagliamento | ||
Stemma e Bandiera | ||
Stato | Italia | |
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Regione | Friuli-Venezia Giulia | |
Territorio | Valli e Dolomiti friulane | |
Altitudine | 206 m s.l.m. | |
Superficie | 21,95 km² | |
Abitanti | 1.531 (2019) | |
Nome abitanti | Pinzanesi | |
Prefisso tel | +39 0432 | |
CAP | 33094 | |
Fuso orario | UTC+1 | |
Patrono | San Martino (Pinzano) 11 novembre; Santo Stefano (Valeriano) | |
Posizione
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Sito istituzionale |
Pinzano al Tagliamento (Pinçan in friulano) è un comune del Friuli-Venezia Giulia.
Da sapere
[modifica]Cenni geografici
[modifica]Il comune si trova nella Media Val Tagliamento. La parte occidentale del comune lambisce la Val Cosa, quella nordorientale si trova invece nella bassa Val d'Arzino. La posizione geografica del territorio, che si trova nella fascia di transizione tra l'alta pianura friulana e i primi rilievi pedemontani, è di particolare pregio naturalistico. Questo anche grazie all'abbondanza di boschi e corsi d'acqua, alla presenza dell'importante habitat costituito dal fiume Tagliamento, ed infine dallo scarso impatto dell'uomo sul territorio. dista 43 km da Pordenone e 32 km da Udine.
Quando andare
[modifica]Pinzano al Tagliamento, secondo la classificazione dei climi di Köppen, gode di un tipico clima temperato delle medie latitudini, piovoso o generalmente umido in tutte le stagioni e con estati molto calde. Le precipitazioni si concentrano nei periodi compresi tra marzo e maggio, con un leggero calo nei mesi estivi, e un riacutizzarsi nel periodo compreso tra ottobre e novembre inoltrato.
Cenni storici
[modifica]Il territorio di Pinzano ha dato reperti preistorici dei periodi neolitico, mesolitico e del bronzo. Dopo l'insediamento delle popolazioni celte, la zona cadde sotto la dominazione romana, quando il paese fu centro di commerci fra la città romana di Concordia e il Norico, lungo la via commerciale costituita dal fiume Tagliamento..
Si succedettero poi i Longobardi ed il Patriarcato di Aquileia, periodo in cui Pinzano ebbe un Signore, Ermanno di Pinzano, ed un castello.
Passato ai Savorgnan, fu poi dominio di Venezia nel 1420 al pari del resto della regione, fino al 1797, anno della fine della Repubblica veneta divenuta possedimento dell'impero austroungarico, con la breve parentesi napoleonica, fino al 1866 quando con la terza guerra di indipendenza divenne italiano.
Subì danni sia nella prima che nella seconda guerra mondiale.
Nel dopoguerra un evento storico di grande portata fu il terremoto del 1976. La scossa di maggio fece nel comune 14 morti, rase al suolo 77 case e danneggiò in modo più o meno grave quasi tutte le costruzioni. Nel 1986 la ricostruzione era completata già al novanta per cento, comportando cambiamenti anche notevoli nell'aspetto dei paesi e soprattutto della piazza del capoluogo.
Come orientarsi
[modifica]Il territorio comunale di Pinzano al Tagliamento comprende anche le frazioni di Manazzons, Valeriano, Borgo Ampiano, Borgo Mizzari, Campeis, Colle, Costabeorchia, Pontaiba e Pradaldon.
Come arrivare
[modifica]- 1 Aeroporto Friuli-Venezia Giulia, via Aquileia 60 (a Ronchi dei Legionari), ☎ +39 0481 773224.
- 2 Aeroporto Marco Polo di Venezia, viale Galilei (a Tessera), ☎ +39 041 2609260.
- 3 Aeroporto di Verona (Catullo), Caselle di Sommacampagna, ☎ +39 045 8095666, [email protected].
In auto
[modifica]- da Pordenone (Km.43) per Spilimbergo (Km.12) per la strada provinciale della Val d’Arzino
- da Udine (Km.35) per San Daniele del Friuli (Km.10): SS 254 e poi provinciale Sandanielese
- da Tolmezzo (Km.37) sempre dalla provinciale della Val d’Arzino.
In treno
[modifica]- Il paese è inoltre servito dalla ferrovia Sacile-Pinzano-Gemona del Friuli
In autobus
[modifica]- Autocorriere lo collegano ai capoluoghi di provincia e di mandamento.
Come spostarsi
[modifica]Cosa vedere
[modifica]- Chiesa della Santissima Trinità. Comunemente detta "Santissima", la chiesa ha probabilmente origini cinquecentesche, ma si trovava in un luogo diverso. Di certo l'edificio fu ricostruito nel luogo attuale molto probabilmente nel Settecento, come indica un'epigrafe posta sulla facciata principale, in seguito alla piena del Tagliamento del 1740, che potrebbe aver distrutto il vecchio edificio posto più in basso. A quell'epoca la chiesa aveva una certa importanza, fu sede di una confraternita, possedeva un confessionale ed era meta di processioni propiziatorie da tutta la val d'Arzino. Dal 1723 al 1730, per decreto vescovile, ai pellegrini veniva concessa l'indulgenza plenaria in occasione della Solennità della Santissima Trinità. Dalla fine dell'Ottocento le fu affiancato il cimitero del paese. Nel corso dell'anno 1968 vi si celebrarono ancora sei messe, più tre votive, ma la chiesa cadde in disuso in seguito ai danni riportati nel terremoto del 1976. Nel 2006 sono stati completati la ristrutturazione ed il restauro che hanno permesso di riaprirla al culto. La chiesa non è normalmente aperta al pubblico, al di fuori della celebrazione religiosa del 1º novembre che solitamente si tiene in questo luogo.
- Ponte di Pinzano. Presso Pinzano il corso del fiume Tagliamento passa in una strettoia naturale, e ciò ha fatto sì che già dai tempi più antichi il luogo fosse sede di un traghetto. Nel 1901 iniziarono i lavori per la costruzione di un ponte stradale, terminati nel 1903; in tre archi parabolici era all'epoca il più grande ponte in cemento armato d'Europa. Nel novembre 1966 la struttura venne travolta dalla tristemente nota piena del fiume: un pilone venne scalzato compromettendo in modo irreparabile l'intera struttura, che dovette essere fatta brillare. La ricostruzione durò dal 1968 al 1970. Anche la nuova opera era all'avanguardia in quanto prevedeva l'utilizzo del cemento armato precompresso e della spettacolare tecnica costruttiva a sbalzo, senza sostegno, e superava i 185 metri tra le due rive in una sola esile arcata. A conferma della sua solidità, il nuovo ponte non riportò danni durante il terremoto del 1976, e ancora oggi svolge la sua essenziale funzione di collegamento con San Daniele del Friuli ed Udine.
- 5 Mulino di Ampiano (a Borgo Ampiano). Si ha notizia del mulino fin dal Trecento. Azionato grazie alla forza di un canale derivato dal torrente Cosa, anticamente era posseduto dai signori di Pinzano, e veniva concesso in locazione. Dopo essere passato alla famiglia dei Savorgnan, il mulino fu ceduto alla confraternita dei Battuti di Valeriano ed in seguito ad altre famiglie locali. La struttura è stata oggetto di vari rimaneggiamenti ed ampliamenti, i più importanti dei quali nei primi del Novecento: furono installati due mulini di nuova generazione, uno per il frumento e l'altro per il granoturco, alimentati grazie ad una turbina che sostituiva le vecchie ruote a pale.
L'antica facciata sud, che in seguito ad un ampliamento si trova ora all'interno dell'edificio, ospitava un affresco del Pordenone raffigurante la Madonna della Misericordia. Si tratta di un'opera eseguita fra il 1524 e il 1527, che rappresenta la Madonna con Gesù Bambino benedicente sulle ginocchia, quattro angeli a sorreggerle il mantello e i devoti con cappuccio bianco, componenti della confraternita dei Battuti allora proprietaria del mulino. Nel 1957 o 1958 l'affresco venne strappato dalla parete e in seguito restaurato: quanto ne resta si trova al museo civico di Conegliano. Vittorio Basaglia nel 2001 ha dipinto il suo "Omaggio a Pordenone", un olio su tela conservato all'interno del mulino, in onore al vecchio affresco.
Il mulino ha cessato la sua attività nel 1969, ed è stato danneggiato dal terremoto del 1976. Ora è di proprietà comunale ed ospita le vecchie attrezzature che sono visitabili grazie al restauro della struttura originaria. Il mulino fa parte del circuito museale delle Dolomiti friulane "Ecomuseo Lis Aganis" ed è sede di mostre temporanee, attività culturali e laboratori didattici. All'esterno della struttura si trova una vecchia trebbiatrice, custodita sotto una tettoia, testimonianza anch'essa del passato agricolo di queste zone. - 6 Palazzo Savorgnan-Rizzolati. Nel luogo in cui sorge l'odierno palazzo già nel Cinquecento si trovava la residenza secondaria dei Savorgnan, subordinata al castello. In un atto divisionale del 1562 ci si riferisce ad essa come "la casa da basso in villa detta la casa grande con caneve, stalle, broylo, archi et corti". L'edificio attuale fu costruito forse alla fine del Cinquecento, quando nei registri non si parla più di "casa", bensì di "palazzo", ma pare che solo dopo la rivoluzione francese abbia sostituito definitivamente il castello come sede amministrativa e residenza dei signori. Già nel 1809 però il palazzo cambia proprietari a causa della rovina dei Savorgnan e della mutata situazione politica.
A metà dell'Ottocento la famiglia Rizzolati, nuova proprietaria del palazzo, utilizzò le pietre più belle, gli architravi e gli archi del castello ormai in rovina per impreziosire il palazzo. Dopo un altro passaggio di proprietà, nel 1925 il palazzo venne diviso tra due diversi proprietari; venne aperto il portone sulla facciata principale tuttora visibile.
Dal 1939 parte dell'edificio è adibita a sede del municipio, mentre il piano terra della parte orientale ospita la farmacia del paese. La struttura fu compromessa dal terremoto del Friuli, ma prontamente riportata alla sua funzione: nel cortile posteriore è stata ricavata una piazzetta, che porta il nome di piazza 6 maggio 1976, l'anniversario del sisma, collegata mediante un vicolo a viale Vittorio Veneto. Affacciato sulla piazzetta, nel luogo dove sorgevano le vecchie scuderie del palazzo, è stato realizzato il nuovo ambulatorio medico comunale.
Eventi e feste
[modifica]- 11 novembre.
Cosa fare
[modifica]Acquisti
[modifica]Come divertirsi
[modifica]Dove mangiare
[modifica]Prezzi medi
[modifica]- 1 Pizzeria Strolic, Via Roma, 42 (nella frazione Valeriano), ☎ +39 0432 950331.
- 2 Ristorante Don Chisciotte, Via Roma, 76 (nella frazione Valeriano), ☎ +39 0432 950555.
Dove alloggiare
[modifica]Prezzi medi
[modifica]- 1 Alloggio agrituristico Bulfon, via Sottoplovia, 28 (a Valeriano), ☎ +39 0432 950772, +39 347 7526322, [email protected]. Aperto tutto l’anno, è collocato in mezzo alla campagna. Ha quattro camere con, una sala per la prima colazione, un giardino, un vigneto ed una piscina, con lo sfondo delle Prealpi carniche.
- 2 [link non funzionante] Bed and Breakfast Alice, Via Circonvallazione n. 19 (a Pinzano), ☎ +39 333 3659335. pernottamento e prima colazione; bagno, giardino, cucina a disposizione.
Sicurezza
[modifica]- 4 Dr. Ales Massimo, via XX Settembre 49, ☎ +39 0432 950004, [email protected].
Come restare in contatto
[modifica]Poste
[modifica]- 5 Poste italiane, Via XX Settembre, 67, ☎ +39 0432 950675.
Nei dintorni
[modifica]- Gemona del Friuli — La ricostruzione della città dopo il terribile terremoto del 1976 che la mise in ginocchio è un esempio ineguagliato del valore della sua gente che oltre alle abitazioni ha ricostruito, pietra per pietra, il suo bel Duomo così com'era.
- San Daniele del Friuli —
- Trasaghis — Devastato dal terremoto del 1976, il paese ha salvato l'antica chiesetta di San Michele del Pagani.
Altri progetti
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