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Popayán
Asunción de Popayán
Veduta del centro
Stemma e Bandiera
Popayán - Stemma
Popayán - Stemma
Popayán - Bandiera
Popayán - Bandiera
Appellativi
Stato
Regione
Territorio
Altitudine
Superficie
Abitanti
Nome abitanti
Prefisso tel
CAP
Fuso orario
Posizione
Mappa della Colombia
Mappa della Colombia
Popayán
Sito istituzionale

Popayán è una città della Colombia, situata nella regione del Pacifico.

Da sapere[modifica]

Logo UNESCO di Popayán, città gastronomica

Popayán è una delle città più antiche e meglio conservate d'America, come testimoniato dalle sue architetture coloniali e anche dalle sue tradizioni religiose: le celebrazioni della Settimana Santa attraggono un gran numero di spettatori. Il 28 settembre 2009, le processioni pasquali di Popayán sono state dichiarate dall'UNESCO come un capolavoro del patrimonio orale e immateriale dell'umanità.

Nel 2005, l'UNESCO ha designato Popayán come città gastronomica per la particolare cura dei cittadini nel preservare metodi tradizionali di preparazione culinaria, tramandati oralmente da generazione in generazione. I piatti tipici di Popayán sono il retaggio dell'interazione della tradizione culinaria spagnola con quella indigena. Tra le pietanze spiccano la Carantanta (letteralmente "pane duro", impasto di mais macinato e poi leggermente abbrustolito) l'aplanchado (un dolce) e tra le bevande la aloja, la reinita e la lulada.

Cenni geografici[modifica]

Popayán è il capoluogo del Cauca, un dipartimento della Colombia del sud-ovest che dispone un ampio fronte marittimo sull'oceano Pacifico. La città è situata nella valle di Pubenza, tra la cordigliera occidentale e quella centrale. La bagna il fiume Cauca, maggiore corso d'acqua della Colombia insieme al Magdalena, Nell'attraversare la città il fiume raggiunge una larghezza media di 40 m.

In qualità di capoluogo, Popayán è la sede del governatorato del Cauca, del consiglio dipartimentale e della corte superiore del distretto giudiziario.

Quando andare[modifica]

Le precipitazioni medie annue sono di 1941 mm, la sua temperatura media è di 14/19° C.

Cenni storici[modifica]

Il 24 dicembre 1536 giunse nel territorio dell'odierna Popayán, il capitano Juan de Ampudia agli ordini di don Sebastián de Belalcázar, con l'incarico di sottomettere gli indigeni della zona. La città fu ufficialmente fondata il 13 gennaio dell'anno successivo dallo stesso Belalcázar, famoso per essere stato anche il fondatore di Quito e di Santiago de Cali.

Ottenuta la totale sottomissione degli indigeni, il 15 agosto 1537 fu officiata una messa cantata, seguita da una solenne cerimonia durante la quale fu dato alla città il nome indigeno di "Popayán" preceduto da Asunción in onore della festa dell'Assunzione di Maria che ricorreva proprio quel giorno. In quell'occasione furono nominati sindaci (alcades) Don Pedro de Velasco e Martínez de Revilla, entrambi compagni di ventura di Belalcázar. I due uomini furono anche nominati cavalieri dell'ordine di San Juan de Calatayud.

La città fu divisa in lotti assegnati ai militari che dovevano rimanere a presidio della nuova colonia. Lo stemma di Popayán fu concesso dall'Infanta Giovanna d'Austria a nome di suo fratello, Filippo II di Spagna, mediante decreto reale trascritto a Valladolid il 10 novembre 1558.

Nel 1540, Sebastián de Belalcázar fu nominato primo governatore di Popayán. Dalla Spagna furono portate sementi di orzo, grano, oltre a numerosi animali domestici, in particolare bovini, cavalli e maiali, attrezzi agricoli e molti altri utensili. L'allevamento di bestiame fiorì in particolar modo a Buenaventura, il porto di Cali sull'oceano Pacifico dove gettavano l'ancora i galeoni spagnoli.

Contemporaneamente iniziò la caccia ai filoni auriferi che tanto stavano a cuore a Belalcázar. Il boom dell'oro richiamò famiglie aristocratiche della Spagna che si stabilirono a Popayán insieme ai proprietari delle miniere d'oro di Barbaco e Chocó. Popayán divenne una città importante del Vicereame di Nuova Granada. L'estrazione e il commercio del prezioso metallo permise lo sviluppo di grandi aziende agricole e la costruzione di palazzi sontuosi, arredati con mobilio altrettanto sontuoso importato dalla Spagna. Con l'oro furono comprati molti schiavi provenienti dall'Africa, i cui discendenti costituiscono tuttora una minoranza considerevole nella regione colombiana del Pacifico. Nel Vicereame e nella stessa Spagna, Popayán assunse la fama, poco lusinghiera, di città schiavista.

Il ciclo economico dell'oro conobbe periodi alterni di recessione e ripresa. Una prima crisi, verificatasi nel 1630, si aggravò nel 1680. La ripresa si ebbe nel secolo successivo e continuò per gran parte del XIX secolo.

Per tutto il periodo coloniale Popayán fece concorrenza a Cartagena, Bogotá e Tunja per numero di abitanti blasonati. Fu l'unico centro della Nuova Granada, insieme alla capitale Santafé, a essere sede di una zecca istituita dalla corona spagnola. Ciò spiega in gran parte lo splendore che questa città ha vissuto in passato. Le famiglie nobili hanno cercato di assicurare il loro potere tramite matrimoni con altre famiglie loro pari, dando luogo a un albero genealogico comune, come avvenuto nelle élite monarchiche ed ex monarchiche europee.

Come orientarsi[modifica]

Mappa a tutto schermo Popayán


Come arrivare[modifica]

In aereo[modifica]

  • 2.454167-76.6091671 Aeroporto Guillermo León Valencia (IATA: PPN). La pista aeroportuale è appena a nord del centro storico. Le linee aeree nazionali Avianca e EasyFly gestiscono voli da/per Bogotá. Guillermo León Valencia Airport (Q611949) su Wikidata

In auto[modifica]

La distanza approssimativa di Papoyan dalla capitale Bogotá è di circa 600 km.

In autobus[modifica]

  • 2.4508-76.60812 Stazione degli autobus interurbani (Terminal de Transporte), Transversal 9 Norte (Vicino al terminal aeroportuale). Moderna struttura con le biglietterie tutte in fila nel grande androne della stazione. Niente caos. Non ci si perde.


Come spostarsi[modifica]


Cosa vedere[modifica]

Chiesa di San Francesco
  • Saint Francis of Assisi Church (Q5910183) su Wikidata
Cattedrale
  • Cathedral Basilica of Our Lady of the Assumption, Popayán (Q5758368) su Wikidata
Chiesa di San Domenico
  • 2.44166-76.604483 Chiesa di San Domenico (Iglesia de Santo Domingo). Opera barocca progettata dall'architetto spagnolo Antonio García per conto della famiglia Arboleda. Il suo interno custodisce magnifici pezzi di argenteria e mobilio delle scuole di Quito. Il suo pulpito fu progettato nella prima metà del XIX secolo.
    Una prima chiesa, costruita alla fine del XVI secolo come luogo di venerazione dell'immagine della Vergine del Rosario, andò distrutta dal terremoto di 1736. Il nuovo tempio fu consacrato 12 anni dopo. L'ebanista Camilo Guevara realizzò la pala d'altare che si ammira ancora oggi. Il terremoto del 1885 fece crollare la torre campanaria, subito rimpiazzata da un'altra di forma ottagonale.
    Dalla chiesa di San Domenico parte la processione del Venerdì Santo.
  • 2.4395-76.606894 Chiesa e convento di Sant'Agostino (Iglesia y Convento de San Agustín), Carrera 6 No. 762 (Angolo calle 7). Alla fine del XVII secolo, fra Jerónimo Escobar fondò il convento degli agostiniani, il cui tempio fu distrutto dal terremoto del 1736. Ricostruito grazie alle elargizioni dei notabili di Popoyán, fu necessario ripristinarlo in seguito del terremoto del 1983. Il suo pezzo forte è costituito dalla pala dell'altare maggiore, scolpita in legno e rivestita di lamine d'oro.
  • 2.44101-76.605425 Templo de La Encarnación, Calle 5. Le suore dell'Incarnazione fondarono la prima scuola femminile di Popayán. Il tempio risale al 1764 e il suo interno custodisce la più bella collezione di pale d'altare tutte in lamine dorate.
  • (Q9007098) su Wikidata
  • Ermita de Jesús Nazareno (Q16562783) su Wikidata
  • Morro del Tulcán (Q3050102) su Wikidata
Puente del Humilladero
  • 2.44456-76.605099 Puente del Humilladero, Carrera 5, No. 1-28.

Musei[modifica]

  • Mar-Do 09:00-17:00.
  • Mar-Dom 09:00-12:00 e 14:00-17:00.
  • Mar-Dom 10:00-17:00.
  • Mar-Sab 08:00-12 e 14:00-18:00.


Eventi e feste[modifica]

Celebrazioni pasquali
La statua del Cristo, El señor de la expiracion, portata in processione
  • Gennaio. Dura 7 giorni, dal 4 al 9 gennaio, mentre il giorno 13 gennaio, che coincide con la data ufficiale della fondazione della città, è dedicato alla cerimonia di chiusura. Storicamente i carnevali di Pubenza si rifanno a quello, più celebre, dei neri e dei bianchi (carnaval de Negros y Blancos) che ricorre nella vicina città di San Juan de Pasto in ricordo dell'era di segregazione dei bianchi dagli schiavi neri cui era concesso di sfrenare il loro estro creativo solo durante il carnevale.
    Dal 2016, per iniziativa dell'allora sindaco Gómez Castro, i carnevali di Pubenza sono stati ribattezzati Fiesta de Los Reyes (Festa dei Re Magi).
  • Holy Week in Popayán (Q3478361) su Wikidata
  • Settembre. Dal 2003 si celebra a Popayán il festival gastronomico in linea con la decisione dell'UNESCO di riconoscere le tradizioni cittadine in ambito culinario come evento culturale di scala mondiale. La manifestazione è gestita dall'Associazione Gastronomica di Popayán, che nel corso dell'anno promuove altri sette festival gastronomici con i riflettori puntati, di volta in volta, sulle abitudini culinarie di un paese diverso (Perù, Brasile, Spagna, Cile, Messico, Italia, Francia, ecc.).


Cosa fare[modifica]


Acquisti[modifica]


Come divertirsi[modifica]


Dove mangiare[modifica]

Prezzi modici[modifica]

  • 2.44081-76.60971 Restaurante Vegetariano Maná, Calle 7, No. 956, +57 320 6713856.

Prezzi medi[modifica]

  • Lun-Dom 11:30-23:00.


Dove alloggiare[modifica]

Prezzi modici[modifica]

Prezzi medi[modifica]

  • 2.4553-76.597074 Hotel San Martín, Carrera 9, +57 318 3436673.
  • 2.44352-76.609185 Hotel Dann Monasterio, Calle 4, No. 10-1, +57 2 8242191, +57 1 8000 94 3266. Appartiene alla catena Dann con alberghi in varie città e località turistiche della Colombia e dell'Ecuador. Questo di Popayán è stato ricavato da un antico convento e dunque può costituire l'alloggio ideale per quanti viaggiano a scopo di svago. Le 47 camere e i 6 saloni sono arredati secondo uno stile che rievoca atmosfere coloniali. Al centro dell'antico chiostro sta una fontana zampillante e piacevole è anche la piscina scoperta.


Sicurezza[modifica]

Nel giugno del 2011 Popayán è stata oggetto di attentati dinamitardi con diverse autobombe fatte esplodere in centro, probabilmente ad opera d guerriglieri e associazioni mafiose coinvolte nel giro del contrabbando di droghe [1].

Da decenni, ormai, è registrata una significativa presenza di guerriglieri nelle campagne del Cauca. Pertanto può essere rischioso viaggiare via terra lungo la Panamericana in direzione di Ipiales e della frontiera con l'Ecuador. Prima di intraprendere un qualsiasi viaggio via terra dovreste informarvi sulla situazione nella zona.

Campi illegali di coca sono coltivati dagli indigeni nelle campagne più recondite del Cauca. Vari gruppi di guerriglia sono presenti nel dipartimento per controllare le operazioni del raccolto di cui detengono il monopolio. I quantitativi di coca sono poi barattati con armi secondo accordi con organizzazioni criminali più grandi, in grado di raffinare le foglie di coca e di esportare il prodotto finito nei vari paesi del mondo.

L'esercito colombiano cerca di contrastare queste attività illegali con azioni militari che spesso assumono dimensioni di vere e proprie battaglie. In queste sue azioni l'esercito regolare potrebbe non esitare a sconfinare in territorio ecuadoriano come già avvenuto nella zona frontaliera di Lago Agrio (Amazzonia). I guerriglieri infatti corrono a nascondersi oltre confine quando avvistano la presenza di truppe.

Come restare in contatto[modifica]


Nei dintorni[modifica]

Silvia

Le escursioni sono sconsigliate per i motivi enunziati dianzi.

  • 2.610833-76.3788894 Silvia — Località abitata dagli indigeni di etnia guambiana, che mantengono il loro stile di vita tradizionale. Silvia risulta affollata nei giorni di week-end, soprattutto dagli abitanti di Cali che ne apprezzano il clima molto più caldo e l'esuberante vegetazione che permette diverse attività all'aria aperta.
  • 1.916667-76.2333335 San Agustín — Sito archeologico precolombiano, fiorente fra il I e l'VIII secolo, inserito nel 1995 nell'elenco dei Patrimoni dell'umanità dell'UNESCO.
  • 2.583333-76.0333336 Tierradentro — Si tratta di uno dei più importanti siti archeologici di età precolombiana, comprendente una necropoli con tombe a ipogeo le più antiche delle quali risalgono al VI secolo. Dal 1995, il sito di Tierradentro figura nella lista UNESCO dei patrimoni dell'umanità.
  • 2.2-76.357 Parco nazionale naturale Puracé
  • 2.7-77.0833338 Parco nazionale naturale Munchique


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