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  • Nato il 27 ottobre del 1987, a Palermo, ho conseguito nel 2013 la laurea triennale in Sviluppo Economico e Cooperazione Internazionale (Classe 35) poi nel 2016 la laurea magistrale in Relazioni Internazionali per la Cooperazione e lo Sviluppo (LM 52) con la valutazione di 110/110 e lode elaborando una tesi sperimentale, intitolata “Turismo culturale e crescita economica: un’analisi sui rendimenti e i livelli di attivazione dei beni culturali in Sicilia”. Fra le mie esperie... moreedit
Analisi dei livelli di attivazione dei siti culturali in Sicilia attraverso l’uso dello strumento di analisi chiamato rating di sostenibilità
Sommario: 1. Introduzione: l'impatto asimmetrico dei fondi strutturali.-2. Le criticità nella gestione del PO FESR.-3. I fondi destinati al settore dei beni culturali e del turismo siciliano: una risorsa che va potenziata.-4. Conclusioni.... more
Sommario: 1. Introduzione: l'impatto asimmetrico dei fondi strutturali.-2. Le criticità nella gestione del PO FESR.-3. I fondi destinati al settore dei beni culturali e del turismo siciliano: una risorsa che va potenziata.-4. Conclusioni. 1. Introduzione: l'impatto asimmetrico dei fondi strutturali La letteratura sulla coesione si è sviluppata negli anni man mano che l'omonima politica europea è stata attuata nelle aree meno sviluppate (obiettivo prioritario) e in quelle aree tradizionalmente più sviluppate ma in fase di declino industriale o caratterizzate da ampie sacche di disoccupazione. Di particolare interesse risultano gli studi di carattere economico e le analisi effettuate a livello regionale. I primi si concentrano sul ruolo delle politiche pubbliche e degli interventi programmati che influenzano le prospettive di crescita e la creazione di nuovi posti di lavoro. I secondi si concentrano, invece, sulla possibilità che la politica di coesione dell'UE possa rappresentare una variazione della politica regionale tradizionale o piuttosto un nuovo approccio ai problemi del divario regionale 1. In tal senso si analizza il processo politico-cioè, outputs and outcomes-e di come la politica di coesione affronti e sostenga l'efficienza degli sforzi di crescita, e l'equità nella distribuzione del benessere su tutto il territorio nazionale. In merito a questo Robert Leonardi traccia un quadro interpretativo interessante sulla evoluzione della politica regionale europea dal 1989 a oggi sostenendo due tesi importanti. 2 Innanzitutto la politica di coesione territoriale non è in contrapposizione al mercato, ma è in funzione della costituzione di quel mercato unico europeo, all'origine della crescita economica in tutti i Paesi europei dal secondo dopoguerra a oggi. In secondo luogo, dopo anni di indecisione su chi debba assumere la responsabilità̀ di essere il decisore dello sviluppo 3 , ad oggi spetta alla Commissione prendere in mano le redini del comando superando l'Agenda di Lisbona 2000 che la consegnava invece ai 1 Monti L, (2005) L'Europa delle regioni.