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Lo studio dell\u2019immigrazione straniera in Italia, negli ultimi decenni, ha a lungo fatto leva su impianti di ricerca prevalentemente qualitativi. Tuttavia, ci sembrano sorprendentemente rari i lavori di taglio metodologico che... more
Lo studio dell\u2019immigrazione straniera in Italia, negli ultimi decenni, ha a lungo fatto leva su impianti di ricerca prevalentemente qualitativi. Tuttavia, ci sembrano sorprendentemente rari i lavori di taglio metodologico che rivisitino gli studi gi\ue0 svolti in senso riflessivo, per valutare potenzialit\ue0, limiti e possibili nuovi sviluppi della ricerca etnografica, in senso lato. Questo numero monografico di Mondi Migranti \ue8 stato ideato per avanzare nuove piste di riflessione su questo campo in movimento, in ottica interdisciplinare e guardando a una variet\ue0 di sfaccettature del \u201cfare ricerca\u201d sui processi di insediamento locale, di interazione quotidiana e di partecipazione transnazionale degli stranieri in Italia. L\u2019obiettivo di questo volume \ue8 quindi di fornire strumenti per rivisitare metodologicamente studi qualitativi gi\ue0 svolti \u2013 etnografie, analisi biografiche, studi documentali, ecc. Coltivare la riflessivit\ue0 (auto)critica sul lavoro di campo ci pare un requisito importante per imparare dal passato e progettare la ricerca futura. In questa introduzione proponiamo una mappa orientativa per il dibattito sul tema, a partire da quattro nodi metodologici: 1) Il contributo della ricerca qualitativa allo studio delle istituzioni deputate a gestire i fenomeni migratori, oltre che delle collettivit\ue0 di stranieri in quanto tali, e delle forme emergenti di multiculturalismo quotidiano; 2) La dimensione multi-situata, nello spazio ma anche nel tempo, che informa molti dei migliori studi qualitativi sulle migrazioni; 3) Le interazioni tra i vari ruoli, e le diverse identit\ue0, attribuibili a chi fa ricerca di campo in contesti di elevata \u201cdiversit\ue0\u201d; 4) Il significato, ma anche le tensioni e i limiti, delle varie forme di confine \u2013 disciplinare, metodologico, nazionale \u2013 che delimitano convenzionalmente il campo della ricerca sociale sulle migrazioni. I contributi di questo numero monografico invitano a rivisitare il significato di confini disciplinari tradizionali come quello tra antropologia e sociologia, almeno rispetto allo studio dei fenomeni migratori. Nonostante alcune caratteristiche distintive, la porosit\ue0 di questi confini, che riflettono distinte eredit\ue0 e genealogie disciplinari pi\uf9 che specifiche differenze di metodo (queste ultime, infatti, tendono ad attraversare i confini disciplinari), \ue8 ben nota al dibattito internazionale dei migration studies. Detto altrimenti, ci pare che l\u2019agenda futura della ricerca sulle migrazioni (come altri campi quali il turismo, la cooperazione allo sviluppo, l\u2019ambiente ecc.) abbia bisogno di maggiore investimento e sensibilit\ue0 nel lavoro di campo, anche in senso comparativo e metodologicamente integrato, pi\uf9 che di ulteriori rivendicazioni di label categoriali da parte di campi disciplinari compartimentati e mutuamente impermeabili, come pu\uf2 succedere nel dibattito accademico italiano. Lo studio di campo delle migrazioni, come mostrano gli articoli che seguiranno, richiede di spingersi anche al di l\ue0 dei confini nazionali. Non soltanto perch\ue9 i fenomeni migratori spesso li valicano. E non soltanto perch\ue9 allo studio di qualsiasi esperienza di immigrazione, compresa quella italiana, contribuiscono anche ricercatori di altri paesi, portatori di uno sguardo diverso, forse meno attento alle specificit\ue0 dei contesti locali italiani, certo pi\uf9 slegato dal \u201cnazionalismo metodologico\u201d di chi fa ricerca nel paese in cui vive. Al di l\ue0 di questo, il punto di forza della ricerca etnografica e qualitativa, laddove non si riduce a descrizione compilativa, sta nella capacit\ue0 di sviluppare significati e interpretazioni che risuonano ben oltre il contesto locale e nazionale in cui vengono prodotti. In questa prospettiva, la \u201ccontaminazione\u201d della ricerca qualitativa italiana con ricerche ed etnografi di paesi diversi, in senso comparativo o di contributo congiunto a temi di interesse pi\uf9 ampio, ci sembra un indicatore cruciale della capacit\ue0 delle etnografie delle migrazioni di adempiere al proprio mandato
The notion of migration as being at least partly about ‘choice’ is deeply rooted in both academic thought and public policy. Recent contributions have considered migration choice as step-wise in nature, involving a separation between... more
The notion of migration as being at least partly about ‘choice’ is deeply rooted in both academic thought and public policy. Recent contributions have considered migration choice as step-wise in nature, involving a separation between ‘aspiration’ and ‘ability’ to migrate, whilst stressing a range of non-economic factors that influence migration choices. But such nuances have not prevented the emergence of a significant area of public policy that seeks to influence choices to migrate from Africa through ‘irregular’ channels, or at all, through a range of development interventions. This paper explores evidence from West Africa on how young people formulate the boundaries of such choice. Drawing on approaches in anthropology and elsewhere that stress the value of a ‘future-orientated’ lens, we show how present uncertainty is a central framing that fundamentally limits the value of thinking about migration as a choice. This has important implications for policy on ‘migration and develop...
... 19, n. 2 : 69-84. Campani, Giovanna, Carchedi, Francesco, Mottura, Giovanni. 1999. Spazi migratori e luoghi dello sviluppo, Torino, L'Harmattan Italia. Caritas di Roma. 2007. Immigrazione dossier statistico 2007, Roma, Idos.... more
... 19, n. 2 : 69-84. Campani, Giovanna, Carchedi, Francesco, Mottura, Giovanni. 1999. Spazi migratori e luoghi dello sviluppo, Torino, L'Harmattan Italia. Caritas di Roma. 2007. Immigrazione dossier statistico 2007, Roma, Idos. Carter, Donald. 1997. ...
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Over the past few years, the European crisis and the EU enforcement and externalization of border control have shaped how Europe and migration are perceived in Africa. Areas of out-migration, such as Senegal, are not only experiencing... more
Over the past few years, the European crisis and the EU enforcement and externalization of border control have shaped how Europe and migration are perceived in Africa. Areas of out-migration, such as Senegal, are not only experiencing changes in mobility patterns but also a social diversification in the way in which «Europe» is viewed and talked about. While several studies have underlined transformations occurring over time amongst Senegalese migrants in Europe, less attention has been paid to analysing their migration decision-making practices through a diachronic perspective. Drawing on ethnographic research carried out in Senegal and Italy between the mid-1990s and the first decade of the 2000s, this paper aims to explore how imaginaries and narratives of migration and destination countries are formed. Taking into account the interconnections of global and local dynamics, the paper discusses shifting perceptions of Europe and mobility in Senegal, highlighting how imaginaries of «elsewhere» are ambivalent and historically grounded.
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"Co-development" is the term to name those aid projects where migrants present themselves as "actors of development. Those programmes involve also local government, migrant and non-migrant associations and NGOs. After a brief glance... more
"Co-development" is the term to name those aid projects where migrants present themselves as "actors of development. Those programmes involve also local government, migrant and non-migrant associations and NGOs. After a brief glance towards the debate over transnational migration and development nexus, I focus on the different perspectives towards co-development and, relying on some examples, on the ambivalent nuances characterizing such projects. Nevertheless, I argue that these projects are an interesting subject of study, which provides a fruitful methodological solution to observe the interplay between associations and institutions in the receiving context, various transnational practices and the economic and socio-cultural changes in the context of origin.
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This chapter, after having introduced the activities of the Italian Society of Applied Anthropology and the plurality of approaches, postures and methodologies that characterizes it, will focus on the complex nexus between migration,... more
This chapter, after having introduced the activities of the Italian Society of Applied Anthropology and the plurality of approaches, postures and methodologies that characterizes it, will focus on the complex nexus between migration, policies and anthropological perspectives. Differently than " development " , this is a field where reflections is still needed and I argue that using professional reflexivity on the problems (time, lack of flexibility, objectification) as much as on the opportunity to champion anthropological approaches, constitutes a useful process for the design of anthropological contributions to migration and asylum policies. It is an ongoing but fruitful process.
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anni conduce ricerche in contesti di pratiche e saperi non mainstream conosce difficoltà e rischi connessi sia alla propria posizio-ne sul campo che alla diffusione stessa dei risultati dei propri studi. La recente condanna penale nel... more
anni conduce ricerche in contesti di pratiche e saperi non mainstream conosce difficoltà e rischi connessi sia alla propria posizio-ne sul campo che alla diffusione stessa dei risultati dei propri studi. La recente condanna penale nel caso Chiroli e le indagini aperte nei confronti di studiose e studiosi di movimenti dal basso aprono scenari inediti. Quando, infatti, da territori di ricerca in cui di frequente si riscontrano " stati di eccezione " (zone di guerra, post-conflict countries, regimi autoritari extraeuropei) si passa a fieldworks nelle democrazie occidentali, si assume che il contesto si ispiri ai canoni dello stato di diritto. L'acuirsi del controllo nei confronti sia dei contesti di cui sopra che della produzione di conoscenze non embedded mostrano come le istituzioni possano con facilità passare, in specifici ambiti, a una tutela meramente formale della nostra attuale democrazia, riducendo l'effettività di diritti, tra cui la libertà di ricerca, che ormai sembravano assodati. La pervasività del pensiero e delle narrazioni mainstream, la conseguente restrizione degli spazi di comunicazione e compren-sione delle conoscenze critiche, la forza del ricatto che il potere esercita, pongono una serie di questioni, che questo workshop sviluppa a partire da una riflessione sul ruolo dell' intellettuale – gramscianamente inteso – oggi e la pratica del pensiero critico. Tra gli ampi e possibili temi di diversa natura, i partecipanti saranno invitati a contribuire ai seguenti:-come ottenere il riconoscimento da parte delle istituzioni delle metodologie proprie della ricerca sul campo, in modo da consentire la messa in atto di procedure che consentano di poter svolgere il proprio studio anche in contesti caratterizzati da tensioni e contrapposizioni ideologiche e politiche?;-elaborare indicazioni per i giovani ricercatori su come condurre una ricerca in situazioni " a rischio " ;-proposte di creazione di spazi per l'implementazione, produzione e diffusione nella comunità scientifica e nella società civile di conoscenze e saperi critici;-strategie contro il disciplinamento e la censura;-come ottenere non solo il riconoscimento delle libertà di ricerca ma anche la libertà di esprimere il posizionamento del ricercatore nel campo di forze dove anch'egli è parte. Oltre agli interventi programmati, il workshop prevede un dibattito aperto.
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... Cruise O'Brien 1988; Diop, AB 1981; Ebin 1996). Relying on a multi-sited ethnography (in Italy and Senegal), I will stress the relevance of migration contexts in influencing the range and depth of transnational... more
... Cruise O'Brien 1988; Diop, AB 1981; Ebin 1996). Relying on a multi-sited ethnography (in Italy and Senegal), I will stress the relevance of migration contexts in influencing the range and depth of transnational activities, and argue 95 Page 117. BRUNO RICCIO against a ...