Andrea Canova
Address: Università Cattolica del S. Cuore
Dipartimento di Scienze storiche e filologiche
Via Trieste, 17
25121 Brescia
Italia
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generated a predictable bibliographic proliferation about the voyage of
Ferdinand Magellan and Juan Sebastián Elcano. In this article an attempt
is made to focus on some of the issues crucial to the study of those events
and their effects; the perspective employed moves from the philological
investigation of the sources. The main aspects considered are the first
dissemination of the news concerning the enterprise; the philological issues
related to the most important texts; the socio-economic contexts and cultural
premises at the origin of the expedition; the survival of some false myths;
and the memory of the circumnavigation in the places explored (particularly
in the Philippines).
generated a predictable bibliographic proliferation about the voyage of
Ferdinand Magellan and Juan Sebastián Elcano. In this article an attempt
is made to focus on some of the issues crucial to the study of those events
and their effects; the perspective employed moves from the philological
investigation of the sources. The main aspects considered are the first
dissemination of the news concerning the enterprise; the philological issues
related to the most important texts; the socio-economic contexts and cultural
premises at the origin of the expedition; the survival of some false myths;
and the memory of the circumnavigation in the places explored (particularly
in the Philippines).
A cura di Simone Albonico e Simone Moro
Questo secondo volume della Lettura dell’«Orlando furioso», nel quale sono compresi i canti XXIII-XLVI – cui si aggiungono due interventi di carattere generale (sui «Cinque canti» e sulla tradizione testuale del poema) –, porta a termine l’impresa di una lectura integrale del poema, un progetto avviato da tempo dalle Università di Losanna e di Padova. Se nel «Furioso» unità discorsiva e unità narrativa spesso non coincidono, in virtù dell’adozione della tecnica narrativa dell’«entrelacement»,
il singolo canto costituisce di per sé un momento discreto e circoscritto
del racconto con il quale ogni lettore deve misurarsi. E proprio a partire
da questa esperienza diversi critici, ciascuno con un proprio specifico sguardo, si sono confrontati con i canti della seconda sezione del poema. Il volume è inoltre corredato da indici dei nomi, dei personaggi letterari e dei luoghi del «Furioso», relativi ai due volumi che compongono l’opera, dei veri e propri ‘strumenti di navigazione’ pensati per aiutare il lettore e lo studioso.
At the moment, there are four databases available for consultation: a database of documents on Giulio Romano, a database of the Gonzaga Correspondence from 1563 to 1630, a database dedicated to Theatre and Entertainment at the Gonzaga court (1480-1630) and a database of the Artistic and Architectural Heritage of the Gonzaga family of Mantua in the city and in the province.
Link: http://banchedatigonzaga.centropalazzote.it/portale/index.php?id=2&L=0
L’impatto tra il vecchio e il nuovo mondo crea nuove conoscenze, interazioni di svariata natura e differente portata in ogni attività economica dei principali centri europei. Con la scoperta dell’America, una terra florida considerata l’Eldorado, si accentua il contatto con “l’altro”, talvolta “ingenuo” e “primitivo”, ma anche “infedele” e “nemico”.
Anche i Gonzaga, che già da oltre un secolo si rapportavano con l’Asia e con l’Africa, si aggiornano sulla conoscenza del continente americano e il gusto dell’esotico entra prepotentemente nella collezione di Palazzo Ducale con la ricerca di nuovi materiali e nuove tecniche artistiche. Nei giardini gonzagheschi compaiono piante e fiori esotici insieme agli animali: pappagalli e scimmie, sono acquistati per la riserva creata a bosco della Fontana e i tacchini sono destinati ai banchetti dei duchi. Nuove acquisizioni botaniche e zoologiche, nonché nuove conoscenze di medicina e farmacologia, fanno il loro ingresso nella corte mantovana, come del resto le nuove tecniche artigianali apprese attraverso il ricco carteggio oggi raccolto nelle Banche Dati Gonzaga.
Durante il webinar streaming gratuito – previa iscrizione su www.tinyurl.com/2kbrncx6 – interverranno con i curatori Andrea Canova (Università Cattolica, Sedi di Milano e di Brescia) e Daniela Sogliani (Fondazione Palazzo Te) gli studiosi: Alessandro Tripepi (Università degli Studi di Milano), David Salomoni (Università di Lisbona), Laura Madella (Università di Parma), Francesco Morena e Davide Trentacoste (Università di Teramo).
E' qui indicato il link del video di Presentazione del volume degli Atti del Convegno di studi https://www.centropalazzote.it/i-gonzaga-tra-oriente-e-occidente/
Attraverso gli interventi di studiosi e storici dell’arte e la presentazione di contributi speciali, sarà preso in esame un arco temporale tra il Cinquecento e il Seicento, l’epoca in cui i Gonzaga organizzano i più importanti banchetti, e saranno indagati i rapporti tra le corti padane a partire dai documenti relativi alla cultura e alle pratiche alimentari.
La circolazione di prodotti quali vino, riso, grano per un’economia di base, fino allo zucchero, caffè e cioccolato per le tavole di lusso, ha condizionato le relazioni economiche e commerciali contribuendo a creare un bacino di circolazione e scambi tra le città. I processi di comunicazione hanno influito in modo decisivo anche sulla storia della cultura, intesa nel suo senso più lato, lasciando tracce profonde nelle consuetudini, ma anche nella documentazione pratica e letteraria.
Interventi degli studiosi: Alvise Andreose (Università eCampus Novedrate), Cecilia Baraldi (Progetto “Banche dati Gonzaga”), Simona Bellesini (Progetto “Banche dati Gonzaga”), Andrea Canova (Università Cattolica del Sacro Cuore, Brescia), Giuseppe Crimi (Università degli Studi Roma Tre), Giorgio Dell’Oro (Ricercatore indipendente), Blythe Alice Raviola (Università degli Studi di Milano), Filippo Ribani (Università degli Studi di Bologna), Daniela Sogliani (Centro Internazionale d’Arte e di Cultura di Palazzo Te), Annalisa Spinello (Università degli Studi di Verona), e Carlo Togliani (Politecnico di Milano-Polo territoriale di Mantova).
Se il cibo si rivela oggetto di interesse con piena dignità attraverso la costante evoluzione dei rapporti politici ed economici dello stato gonzaghesco, con altrettanta evidenza emerge che la natura del territorio mantovano, la sua ricchezza di acque e di coltivazioni di pianura, determinano gli assetti interni ed esterni di produzione e commercio. La pesca e colture come quella del riso sono costantemente centrali e le dinamiche di importazione-esportazione si arricchiscono, per esempio, con l’acquisizione del Monferrato, di nuovi generi di consumo e di nuove rotte.
Molte altre le tematiche che saranno indagate: la gastronomia di corte, i suoi luoghi, le pratiche più raffinate della pasticceria confrontate con quelle di altre sedi principesche, termometro prezioso, di cui il lessico dei carteggi ne registra le variazioni di temperatura con esattezza e precisione; l’ampio spettro dei corrispondenti gonzagheschi operanti nelle corti italiane e straniere che permette anche escursioni sociologiche ampie, talvolta ridimensionando la distanza tra la mensa dei signori e quella del popolo; gli ingredienti in continuo movimento che servono per la cucina, ma anche per il vicino laboratorio del medico: in entrambi i casi ci lasciano tracce utili per intendere la conquista e il mantenimento della salute in età pre-scientifica.
L’intervento intende illustrare come, grazie soprattutto al forte interessamento che il duca Vincenzo I nutriva nei confronti del Levante, anche la città di Mantova fu capace di svolgere quel ruolo di ‘cerniera’ fra Europa e Oriente, il quale, troppo spesso, viene attribuito solo alle grandi città portuali, come Venezia o Genova, o alle capitali dei grandi imperi coloniali, come Lisbona o Madrid.
I Gonzaga e la moda tra Mantova e l’Europa
23-24 novembre 2018
Mantova, Archivio di Stato, Sacrestia
A cura di Marco Carlo Belfanti e Daniela Sogliani
Nella richiesta, nell'acquisto e nel consumo di oggetti e prodotti di lusso, la corte dei Gonzaga costituisce un caso di studio sia su scala italiana che europea. Noti sono nella corrispondenza di Isabella d’Este (1474-1539) gli acquisti di abiti e i contatti con tutte le corti in materia di moda e costume. Anche nella corrispondenza gonzaghesca successiva, a partire dagli anni ottanta del Cinquecento, l'acquisto e il consumo di prodotti di lusso del duca Vincenzo I Gonzaga (1562-1612) aumenta in maniera significativa. Vincenzo sembra dedicare molta cura alla ricerca di materiali tessili pregiati e alla realizzazione dei capi per occasioni speciali e nei documenti emergono notizie sulle tipologie di tessuti e la loro descrizione, sugli intermediari e i metodi di approvvigionamento, sui luoghi di rifornimento, nonché sulle occasioni di ostentazione, le tendenze e l'evolversi del gusto e della moda. Il ruolo degli intermediari per gli acquisti dei duchi mantovani è di grande importanza e ricalca le dinamiche già in atto per l'acquisto di opere d'arte.
I contributi richiesti agli studiosi che hanno accolto l’invito di questa Giornata di studi intendono indagare le dinamiche di acquisto e consumo di prodotti di lusso della moda e del costume della corte Gonzaga anche in rapporto ad altre corti italiane e straniere, cercando di estrapolare e contestualizzare le informazioni relative alle seguenti parole chiave: tessuti e accessori, intermediari, artigiani (sarti, ricamatori), luoghi, occasioni.
L’attività di ricerca dell’anno in corso si è concentrata anche su nuove serie di corrispondenza dei Gonzaga con le corti. In particolare il carteggio tra Mantova e le Fiandre rivela il dinamismo commerciale e politico della regione oggi conosciuta come Paesi Bassi. Le città più rappresentative sono Bruxelles e Anversa dove si trovano botteghe di artigiani e «rarità di ogni genere per dame e cavalieri». Qui i Gonzaga acquistano camicie, ventagli, collari, pizzi e merletti di seta. Anche la corrispondenza da Genova ha rivelato interessanti rapporti con i Gonzaga: dalla città dei Doria arrivano a Mantova sacchi di lana o seta, tessuti e abiti preziosi.
Il progetto di ricerca “I Gonzaga digitali” della Fondazione Palazzo Te è promosso da Comune di Mantova, Dipartimento di Scienze storiche e filologiche (Università Cattolica del Sacro Cuore-Sede territoriale di Brescia), Archivio di Stato di Mantova; con il patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività culturali e il Complesso Museale di Palazzo Ducale di Mantova; con il sostegno di Fondazione Comunità mantovana onlus, Mantova Outlet Village, ABITO. Storie di Moda e Costume, Amici di Palazzo Te e dei musei mantovani, Associazione Mantova-Nevers; Main sponsor dell’evento LUBIAM.
I documenti della corte Gonzaga tra Cinquecento e Seicento, trascritti e studiati in questo
progetto di ricerca, sono disponibili nelle banche dati della Fondazione Palazzo Te a questo link http://banchedatigonzaga.centropalazzote.it/portale/
Titolo della comunicazione: «La gran bontade del volgare di sì» (Conv. I X 12): leggere Dante, scoprire l'italiano.
Con il patrocinio dell'Accademia della Crusca e dell'Associazione per la Storia della Lingua Italiana
10, 17 marzo, 7 aprile, 5 maggio.
È possibile seguire gli eventi in diretta streaming al link https:// global.gotomeeting.com/join/ 491430493
VIII Giornata di studi "Libri e lettori a Brescia tra Medioevo ed Età moderna".
Venerdì 15 novembre 2019
Sala della Gloria, ore 9.00
Università Cattolica del Sacro Cuore
Via Trieste 17, Brescia