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Fulcro di questo volume è lo studio del particolare statuto attribuito alla giovinezza entro le scritture in versi del medioevo galloromanzo. Periodo di sboccio del valore e del sentimento amoroso, l’età verde si offre alla... more
Fulcro di questo volume è lo studio del particolare statuto attribuito alla giovinezza entro le scritture in versi del medioevo galloromanzo. Periodo di sboccio del valore e del sentimento amoroso, l’età verde si offre alla rappresentazione letteraria quale summa delle virtù cortesi e momento cruciale per il pieno sviluppo delle qualità marziali. Il cavaliere nel fiore degli anni, combattente gioioso e feroce, è portatore di una forza vitale devastante, che di norma protegge l’integrità tribale, ma in certi casi può minacciarla e metterla in serio pericolo. In queste manifestazioni di oltranza e di eccesso, la gioventù cavalleresca risulta sorprendentemente vicina ai campioni militari delle tradizioni mitiche e delle leggende indoeuropee, ma trova paralleli e riscontri anche nel folclore internazionale, tanto da configurare uno stock di universali culturali e antropologici delle “infanzie” in armi. Muovendo da un’indagine di semantica storica condotta sul lessico e passando per l’analisi delle più significative realizzazioni testuali del rapporto tra rigoglio giovanile e funzione guerriera, oltre che delle relazioni tra racconto iniziatico di “formazione” e strutture narrative, il presente lavoro identifica nell’archetipo della giovinezza e nelle sue molteplici variazioni tematiche una delle vie d’accesso privilegiate alla comprensione del discorso eroico nel medioevo letterario di Francia.
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Intervento al convegno "Alterni Riflessi. I generi allo specchio tra corresponsione e reciprocità", Padova, Sala delle Edicole, 17-18 ottobre 2016.
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Il convegno intende proporre delle riflessioni trasversali e pluridisciplinari sul gender, adottando una particolare prospettiva che inquadri il genere non tanto all’interno di una dualità bipolare che si definisca attraverso le... more
Il convegno intende proporre delle riflessioni trasversali e pluridisciplinari sul gender, adottando una particolare prospettiva che inquadri il genere non tanto all’interno di una dualità bipolare che si definisca attraverso le inconciliabili differenze, quanto piuttosto valorizzando le situazioni letterarie, comunicative e sociali all’interno delle quali i diversi generi si pongono sullo stesso piano e si rapportano attraverso dinamiche di parità, reciprocità e corresponsione, dalle quali, nonostante le dissomiglianze, emergano dei legami biunivoci e speculari in cui non vi è un soggetto e un oggetto, bensì due soggetti. L’utilizzo delle categorie “maschile” e “femminile” in questa proposta è solo esemplificativo di una pluralità irriducibile di identità all’interno di un panorama complesso.
Lo scopo del convegno è di proporre, dunque, una riflessione originale sul genere, che esuli dall’atavica visione della donna come un’alterità che si contrappone irrimediabilmente all’uomo, e di ripensare al genere e a tutte le sue declinazioni in determinate situazioni in cui operano sinergicamente. Il convegno si propone inoltre di dimostrare l’interesse dell’Ateneo patavino ad inserirsi nel dibattito sugli studi di genere.
Quest’iniziativa si propone come un momento di confronto che coinvolga giovani studiosi e che si configuri come un esempio di ricerca trasversale tra discipline differenti all’interno di un percorso di dottorato che ha tra le sue prerogative l’interdisciplinarità.
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