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In Academia.edu, nella sezione "Polemichette" della mia pagina, ho pubblicato tempo addietro nun intervento polemico nei confrontio del libro "Rinascimento perduto" di Gigliola Fragnito: la "polemichetta" ha avuto un discreto numero di... more
In Academia.edu, nella sezione "Polemichette" della mia pagina, ho pubblicato tempo addietro nun intervento polemico nei confrontio del libro "Rinascimento perduto" di Gigliola Fragnito: la "polemichetta" ha avuto un discreto numero di lettori. Aldi là di quell'intervento, profondamente rivisto e ampliato nel libro ora pubblicato, ho voluto ricostruire come  e quanto il libro letterario del Rinascimento fosse ancora presente in molte biblioteche , di laici e di religiosi tra fine Cinquecento e primo Seicento (e ancora nei nostri OPAC e METAOPAC), accertando che, malgrado la ferocia degli interventi censori, nessuno è andato perduto, per la resistenza opposta dal mondo del libro (autori, editori, librai, lettori, eccetera), e dalla letteratura stessa, orgogliosa della propria autonomia, oltre che dalla complessa situazione dei rapporti tra Chiesa e stati italiani di Antico regime.
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Il libro descrive analiticamente i dati che documentano il rapporto di amicizia tra Baldassarre Castiglione e Raffaello Sanzio, discutendo il problema dell'attribuzione della Lettera a Leone X (ne riconosce l'esclusiva autorialità di... more
Il libro descrive analiticamente i dati che documentano il rapporto di amicizia tra Baldassarre Castiglione e Raffaello Sanzio, discutendo il problema dell'attribuzione della Lettera a Leone X (ne riconosce l'esclusiva autorialità di Castiglione, che ovviamente si avvalse della collaborazione di Raffaello); affronta anche il problema della Lettera su Villa Madama; nel contesto di una valutazione complessiva delle competenze linguistiche e culturali del Pittore.
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E' la nuova edizione, riveduta e ampliata, e soprattutto disponibile in commercio, del libro dedicato all'analisi delle strutture argomentative e dell'impianto teorico-ideologico della "Storia della letteratura italiana" di Francesco De... more
E' la nuova edizione, riveduta e ampliata, e soprattutto disponibile in commercio, del libro dedicato all'analisi delle strutture argomentative e dell'impianto teorico-ideologico della "Storia della letteratura italiana" di Francesco De Sanctis.
Con la precedente edizione (registrata in Academia.edu) ha vinto il Premio De Sanctis 2918 per la saggistica.
Il libro propone la descrizione analitica dell'impianto argomentativo, concettuale e ideologico, della "Storia della letteratura italiana" di Francesco De Sanctis, attraverso la ricognizione della sua storia compositiva ed editoriale, e... more
Il libro propone la descrizione analitica dell'impianto argomentativo, concettuale e ideologico, della "Storia della letteratura italiana" di Francesco De Sanctis, attraverso la ricognizione della sua storia compositiva ed editoriale, e soprattutto del suo lessico primario, con la discussione di alcuni luoghi comuni (la "Storia" come romanzo e come manuale per i licei). Il tutto nel contesto di una più ampia riflessione sulle difficoltà (o l'assenza) di una storiografia "letteraria" nella tradizione novecentesca, e non solo, in grado di misurarsi con le coeve, e innovative, esperienze della storiografia "storica".
Qui si propone l'indice generale del volume e le sue pagine conclusive: "Congedo".
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Il volume raccoglie in traduzione una scelta di saggi sulla tradizione discorsiva italiana ed europea intorno alla Corte e al Cortigiano.
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Movendo dalle metamorfosi dei castelli del Tirolo nelle nuove forme (e funzioni) architettoniche delle residenze nobiliari, analizza le categorie di Umanesimo, Rinascimento e Classicismo, descrivendone la storia linguistica e semantica:... more
Movendo dalle metamorfosi dei castelli del Tirolo nelle nuove forme (e funzioni) architettoniche delle residenze nobiliari, analizza le categorie di Umanesimo, Rinascimento e Classicismo, descrivendone la storia linguistica e semantica: un Rinascimento e tante metamorfosi del Classicismo, di cui è protagonista quel miles litteratus che volle farsi gentiluomo
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Con un'antologia delle poesie che sono state a lungo nei programmi scolastici come testi di riferimento della memoria della Nazione nata dal Risorgimento (Monti, Foscolo, Leopardi, Manzoni, Berchet, Rossetti, Poerio, Mameli, Mercantini,... more
Con un'antologia delle poesie che sono state a lungo nei programmi scolastici come testi di riferimento della memoria della Nazione nata dal Risorgimento (Monti, Foscolo, Leopardi, Manzoni, Berchet, Rossetti, Poerio, Mameli, Mercantini, Fusinato, Niccolini Carducci), è descritta la loro funzione nelle pratiche anche ad alta voce delle generazioni protagoniste dell'Unità d'Italia.
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La tradizione del discorso morale nell'età moderna e nell'esperienza italiana è indagato nelle sue molteplici tipologie, comprese quelle relative alla tradizione mitografica e della institutio umanistica, e con saggi monografici dedicati... more
La tradizione del discorso morale nell'età moderna e nell'esperienza italiana è indagato nelle sue molteplici tipologie, comprese quelle relative alla tradizione mitografica e della institutio umanistica, e con saggi monografici dedicati a Petrarca, fondatore del discorso morale moderno, Vergerio, Alberti, Pontano; ampio rilievo è dato ai ricordi di Guicciardini, come modello dell'argomentazione asistematica (breve e aforistica) di quesa etica relativa e distintiva che prospetta una forma del vivere per il gentiluomo letterato.
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Ricostruisce il processo di formazione del modello italiano della conversazione, dalle sue remote genealogie medievali alla organica sistemazione di Pontano nel De sermone, alla grande stagione rinascimentale di Castiglione, Della Casa e... more
Ricostruisce il processo di formazione del modello italiano della conversazione, dalle sue remote genealogie medievali alla organica sistemazione di Pontano nel De sermone, alla grande stagione rinascimentale di Castiglione, Della Casa e Guazzo.
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Indagine sulla nascita della moda maschile in nero nell'Italia spagnola di primo Cinquecento: con la rivendicazione di quella "migliore forma" che allora garantì alla cultura italiana una sua autonomia malgrado la sconfitta militare e... more
Indagine sulla nascita della moda maschile in nero nell'Italia spagnola di primo Cinquecento: con la rivendicazione di quella "migliore forma" che allora garantì alla cultura italiana una sua autonomia malgrado la sconfitta militare e poilitica.
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Il libro racconta tre episodi fondamentali della lunga storia del rapporto degli Inglesi con l'Italia del Rinascimento: dalla metà del Settecento (Lord Chesterfield) al primo Ottocento (William Roscoe) e a fine Ottocento (John Addington... more
Il libro racconta tre episodi fondamentali della lunga storia del rapporto degli Inglesi con l'Italia del Rinascimento: dalla metà del Settecento (Lord Chesterfield) al primo Ottocento (William Roscoe) e a fine Ottocento (John Addington Symonds). Tre forme di una stessa passione per l'Italia: di contro al disdegnoso cipiglio con cui il "nostro" Ottocento elimina il Rinascimento dalla genealogia dell'identità nazionale.
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Come nel primo Ottocento, nel processo di formazione della nuova identità romantica e risorgimentale, Petrarca fu rimosso dalla plurisecolare funzione di Padre della lingua e della cultura italiana: sostituito da Dante nel nuovo canone e... more
Come nel primo Ottocento, nel processo di formazione della nuova identità romantica e risorgimentale, Petrarca fu rimosso dalla plurisecolare funzione di Padre della lingua e della cultura italiana: sostituito da Dante nel nuovo canone e nel nuovo paradigma della storia nazionale.
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L'analisi iconografica della splendida armatura che l'orafo di Anversa, Eliseus Libaerts, eseguì per il re di Svezia Erik XIV tra il 1562 e il 1564 conduce alla ricognizione della cultura identitaria del principe moderno che indossa le... more
L'analisi iconografica della splendida armatura che l'orafo di Anversa, Eliseus Libaerts, eseguì per il re di Svezia Erik XIV tra il 1562 e il 1564 conduce alla ricognizione della cultura identitaria del principe moderno che indossa le storie di Ercole e di altri miti antichi.
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Edizione della princeps (1 volume) e del manoscritto di tipografia (2 volume) e Nota al testo (3 volume).
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Miscellanea di saggi di letteratura e cultura italiana
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Nella Roma dei Barberini e dell'Accademia degli umoristi Giovanni Ricci compie un'esperienza giocosa di contraffazione letteraria con diverse sue opere, pure voluminose, che mettono in scena gli scrittori della tradizione letteraria, di... more
Nella Roma dei Barberini e dell'Accademia degli umoristi Giovanni Ricci compie un'esperienza giocosa di contraffazione letteraria con diverse sue opere, pure voluminose, che mettono in scena gli scrittori della tradizione letteraria, di cui imita lessico e stile, compresi quelli da tempo all'Indice, a partire da Boccaccio. Questa caratteristica delle sue opere, peraltro alla fine stucchevoli, documenta che la parodia implica sempre la piena conoscenza da parte dei lettori o spettatori delll'autore parodiato, e dunque la sua circolazione.
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Partendo da una ricognizione di semantica storica, il saggio riflette sulla pertinenza etica oltre che estetica delle tipologie del Palazzo (& Co.) nelle dinamiche della prima età moderna in Europa, e sull'impatto dei modelli italiani del... more
Partendo da una ricognizione di semantica storica, il saggio riflette sulla pertinenza etica oltre che estetica delle tipologie del Palazzo (& Co.) nelle dinamiche della prima età moderna in Europa, e sull'impatto dei modelli italiani del Palazzo non più Castello (anche quando continua ad avere questo nome) come spazio di Virtù, identitario di chi lo vive.
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Ripubblico questo vecchio saggio sulla singolare testimonianza (de relato) che del Sacco di Roma lasciò una monaca trasteverina (80 anni dopo l'evento) solo per un personale debito di memoria verso Armando Petrucci: non volle esservi... more
Ripubblico questo vecchio saggio sulla singolare testimonianza (de relato) che del Sacco di Roma lasciò una monaca trasteverina (80 anni dopo l'evento) solo per un personale debito di memoria verso Armando Petrucci: non volle esservi citato, né tanto meno ringraziato, ma senza la sua sempre generosa presenza non sarei stato in grado di scriverlo (sono ovviamente sue le osservazioni sulla cultura grafica di suor Orsola).
Erano gli anni dell'intenso fervore suscitato dal seminario perugino su "Alfabetismo e cultura scritta", e più ancora dalla pubblicazione del saggio che Petrucci dedicò al libro di conti di un'altra donna di Trastevere, Maddalena pizzicarola, vissuta un secolo prima di suor Orsola. Erano gli anni in cui Petrucci inventava la storia della scrittura e la storia del libro. In quegli anni la distanza tra gli studi che nella Facoltà di Lettere della Sapienza ospitavano gli Istituti di Paleografia  e di Filologia moderna era di pochi metri:  il confine era segnato da un corridoio e da due porte a vetri. Varcarle era un'occasione quotidiana.
Forse è solo per questo che resto affezionato a suor Orsola Formicini, abbadessa di San Cosimato in Mica Aurea.
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E' il testo originale di quello in traduzione tedesca già pubblicato in Academia.edu.
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Pubblico in pdf il testo di questo saggio (quasi un libro) apparso nel remotissimo 1981: non tanto per metterlo a disposizione degli studiosi che da tempo lo conoscono (e ne hanno – mi sembra – fatto buon uso: di questo li ringrazio),... more
Pubblico in pdf il testo di questo saggio (quasi un libro) apparso nel remotissimo 1981: non tanto per metterlo a disposizione degli studiosi che da tempo lo conoscono (e ne hanno – mi sembra – fatto buon uso: di questo li ringrazio), quanto per poter finalmente correggere un refuso (a p. 19), la cui esistenza mi ha spesso assillato in tutti questi anni.
Non sembrino ridondanti le seguenti precisazioni: il saggio fu scritto quando l’attenzione per i libri di lettere e per gli epistolari non aveva le positive caratteristiche che ha oggi; quando non esiste-vano né EDIT16 né SBN (e tanto meno Google Books), e tutt’al più si poteva fare ricorso allo Short Title della British Library; quando i libri erano composti in tipografia da una linotype e la correzione delle bozze era operazione assai impegnativa (donde il refuso di cui sopra); quando ero di gran lunga più giovane, ma questo poco importa. Importa invece tornare a ringraziare quella straordinaria (quasi eroica) istituzione che era ed è l’ICCU: fui generosamente accolto nelle sue stanze dove erano dispo-nibili le copie di tanti cataloghi dei fondi antichi di biblioteche italiane (servivano al Censimento delle cinquecentine). Così nacque la bibliografia pubblicata in quel libro, che non ripubblico perché supe-rata, ora che EDIT16 ed SBN sono operativi online (e lo è anche USTC) e sono tante le risorse messe a disposizione da autorevoli centri di studio e da un’ampia serie di saggi e strumenti.
Ricordo infine che il progetto “per un indice di lettere del Cinquecento”, fervidamente proget-tato con tanti colleghi e amici agli albori delle Digital Humanities (oggi panacea della strutturale debolezza degli studi che chiamiamo di umanità) e che era stato descritto nel volume in cui il saggio fu pubblicato, riuscì a mobilitare diversi studiosi che si impegnarono nell’allestimento di alcune edi-zioni, per poi arenarsi: anche perché, forse, era troppo in anticipo sui tempi.
Roma, 28 maggio 2021
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The story of Biblioteca italiana, which has followed from the first moment the entire experience of Digital Humanities, is narrated to focus on some of the structural problems that the research and documentation projects, developed in... more
The story of Biblioteca italiana, which has followed from the first moment the entire experience of Digital Humanities, is narrated to focus on some of the structural problems that the research and documentation projects, developed in these innovative fields, encounter after their publications on the Web, which are primarily about maintenance and durability.
Analisi del dialogo di Tasso nel contesto della tradizione del discorso cortigiano.
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Con un affettuoso omaggio alla cara memoria di Giorgio Fulco il saggio introduce il poderoso volume di Atti del Convegno dedicato alla straordinaria figura di Matteo di Conca, Principe di Capua, effimero Mecenate delle arti e delle... more
Con un affettuoso omaggio alla cara memoria di Giorgio Fulco il saggio introduce il poderoso volume di Atti del Convegno dedicato alla straordinaria figura di Matteo di Conca, Principe di Capua, effimero Mecenate delle arti e delle lettere a Napoli tra Cinque e Seicento
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Il saggio illustra alcuni temi della cultura tra Quattro e Cinquecento pertinenti al discorso sulla donna, nei loro rapporti con le immagini e in particolare con i ritratti tizianeschi di donne.
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Nel rinnovato interesse per la storia dei giochi nelle società e culture europee della prima età moderna potrebbe sembrare ridondante proporre ancora una riflessione sulla parte, ampiamente studiata, che sta-bilmente vi ha la corte, nelle... more
Nel rinnovato interesse per la storia dei giochi nelle società e culture europee della prima età moderna potrebbe sembrare ridondante proporre ancora una riflessione sulla parte, ampiamente studiata, che sta-bilmente vi ha la corte, nelle sue funzioni primarie di comunità sociale ad alto indice di formalizzazione istituzionale e di soggetto culturale forte e propulsivo, elaboratore di pervasivi modelli e produttore di infinite e innovative pratiche (perché, in questo caso, il gioco stanca facilmente, ·come recitano i proverbi), anche nei campi dell'impiego virtuoso e onorato del tempo libero, che a corte non è mai mancato.
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In questo intervento non parlerò di coches, né di movilidad cortesa-na, ma della distinción aristocratica che trova nella "gloria" del cavallo uno dei suoi fattori macrostrutturali e di lunga durata, propriamente an-tropologici, come è... more
In questo intervento non parlerò di coches, né di movilidad cortesa-na, ma della distinción aristocratica che trova nella "gloria" del cavallo uno dei suoi fattori macrostrutturali e di lunga durata, propriamente an-tropologici, come è finalmente stato acquisito da una serie di studi sulle culture dell'Antico regime (in costante sviluppo), peraltro consapevoli delle radici remote del rapporto tra uomo e cavallo in tempo di guerra e in tempo di pace.
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Utilizzando le risorse dell’OPAC SBN e di altre banche dati bibliografiche disponibili in rete, e piú ancora le preziose bibliografie ottocentesche della novella in prosa, il saggio analizza la lunga durata della grande tradizione della... more
Utilizzando le risorse dell’OPAC SBN e di altre banche dati bibliografiche disponibili in rete, e piú ancora le preziose bibliografie ottocentesche della novella in prosa, il saggio analizza la lunga durata della grande tradizione della narrativa breve dal Novellino alla reinvenzione del genere che si compie tra Otto e Novecento. Con questa impostazione documentaria descrive la fluidità di forme e funzioni della novella nel corso dei secoli, riconoscendovi il pervasivo e perdurante primato del modello del Novellino, cioè di narrazioni esemplari con prioritaria funzione morale ed edificante (il piacevole che insegna e ammonisce:  per  classicistiche  tipologie)  e  con  una  costante  presenza  sul  mercato (molto marcata nel Seicento) di raccolte allestite da autori o compilatori di status ecclesiastico. Di contro a questa imponente tradizione la presenza delle novelle di consapevole imitazione boccacciana, indipendentemente dal loro costituirsi in “libro” organico o di restare spicciolate, risulta invece un’esperienza di nicchia, seppure di medio e alto profilo letterario, che però stenta a imporsi sul mercato del libro di lettura  (sono  tanti  i  narratori  di  questo  tipo  che  restano inediti fino al Sette-Ottocento), dominato sia dalle narrazioni lunghe (romanzi e poemi) sia dalle narrazioni brevi, ma del tipo delNovellino.
E' una parte del libro "De Sanctis e la Storia" (Viella 2018: nuova edizione rivista e ampliata), che analizza la presenza fondamentale, e ideologicamente distorsiva, delle occorrenze di "borghesia" e "borghese" nella "Storia della... more
E' una parte del libro "De Sanctis e la Storia" (Viella 2018: nuova edizione rivista e ampliata), che analizza la presenza fondamentale, e ideologicamente distorsiva, delle occorrenze di "borghesia" e "borghese" nella "Storia della letteratura italiana" di Francesco De Sanctis.
In sintesi, e con poche note, è il Prologo del volume "De Sanctis e la Storia".
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Discute se sia riconoscibile una linea boccacciana nel gran mare delle forme brevi del narrare della tradizione classicistica: dalla ricognizione dei dati editoriali sembra infatti che sia la forma "Novellino" a vincere sulla forma... more
Discute se sia riconoscibile una linea boccacciana nel gran mare delle forme brevi del narrare della tradizione classicistica: dalla ricognizione dei dati editoriali sembra infatti che sia la forma "Novellino" a vincere sulla forma "Decameron".
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E' descritta la costruzione dei miti fondativi dell'identità nazionale nella cultura dell'Italia postunitaria (in particolare per opera di Francesco De Sanctis), con la "decadenza", l'"invidia della Riforma e i "tre secoli senza storia".
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Analizza la formazione del mito della decadenza italiana nel secolo del barocco, come paradigma storiografico e interpretativo dell'identità nazionale
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L'ordine degli studi (Ratio studiorum) che ha governato la rete globale dei collegi gesuitici è analizzata nei suoi fondamenti che riorganizzano i criteri della pedagogia umanistica in un funzionale sistema educativo classicistico: per... more
L'ordine degli studi (Ratio studiorum) che ha governato la rete globale dei collegi gesuitici è analizzata nei suoi fondamenti che riorganizzano i criteri della pedagogia umanistica in un funzionale sistema educativo classicistico: per formare il moderno gentiluomo.
Research Interests:
L'ordine degli studi (Ratio studiorum) che ha governato la rete globale dei collegi gesuitici è analizzata nei suoi fondamenti che riorganizzano i criteri della pedagogia umanistica in un funzionale sistema educativo classicistico: per... more
L'ordine degli studi (Ratio studiorum) che ha governato la rete globale dei collegi gesuitici è analizzata nei suoi fondamenti che riorganizzano i criteri della pedagogia umanistica in un funzionale sistema educativo classicistico: per formare il moderno gentiluomo.
Research Interests:
Utilizzando gli OPAC disponibili on line analizza le dinamiche, attraverso i secoli, del farsi e disfarsi del canone dei classici della letteratura italiana.
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Analizza le più recenti acquisizioni degli studi su Girolamo Ruscelli per riflettere sull'assoluta inadeguatezza della banale categoria di "poligrafi" e per ribadire l'importanza degli studi su queste nuove figure professionali che... more
Analizza le più recenti acquisizioni degli studi su Girolamo Ruscelli per riflettere sull'assoluta inadeguatezza della banale categoria di "poligrafi" e per ribadire l'importanza degli studi su queste nuove figure professionali che operano per l'editoria
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Gli annali tipografici del leggendario editore veneziano di primo Cinquecento Niccolò Zoppino, allestiti per la prima volta da Lorenzo Baldacchini nello stesso volume, sollecitano una riflessione sulle sue scelte culturali e più in... more
Gli annali tipografici del leggendario editore veneziano di primo Cinquecento Niccolò Zoppino, allestiti per la prima volta da Lorenzo Baldacchini nello stesso volume, sollecitano una riflessione sulle sue scelte culturali e più in generale sugli studi dedicati al libro antico e all'editoria nella tradizione storiografica italiana.
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Si analizzano le strutture profonde del sistema delle arti elaborato dal Classicismo rinascimentale (natura e forma), e le dinamiche relazioni tra le "arti sorelle".
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Si discute degli usi e abusi contemporanei della parola Rinascimento e della sua funzione come categoria storiografica e interpretativa della modernità.
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Si descrive la fondazione di questo tema archetipico nelle culture letterarie della prima età moderna
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Indagine sulle metamorfosi semantiche di "nazione" tra Medioevo ed Età moderna
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Analisi degli usi della parola virtù nelle Vite di Vasari
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Analizza il contesto culturale e metodologico del libro di Mazzacurati al momento della sua prima edizione nel 1985.
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Questa analisi delle opzioni teoriche e critiche che strutturano e connotano in profondità le Vite belloriane ne illustra e valorizza la fondamentale funzione di restauro del Classicismo ben temperato dopo l'esperienza barocca, in grado... more
Questa analisi delle opzioni teoriche e critiche che strutturano e connotano in profondità le Vite belloriane ne illustra e valorizza la fondamentale funzione di restauro del Classicismo ben temperato dopo l'esperienza barocca, in grado di legittimare teoricamente le successive scelte che porteranno, in Roma, all'Arcadia.-
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Potrà sembrare temerario pubblicare qui oggi un saggio che risale a tanti, troppi, anni fa, ma il crescente interesse per la storia delle Accademie italiane, con contributi di rilevante impegno e valore, mi ha sollecitato a farlo per il... more
Potrà sembrare temerario pubblicare qui oggi un saggio che risale a tanti, troppi, anni fa, ma il crescente interesse per la storia delle Accademie italiane, con contributi di rilevante impegno e valore, mi ha sollecitato a farlo per il semplice fatto che (mi sembra) concordino più o meno tutti nel ritenere questo saggio un punto di riferimento in questo campo.
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Il saggio analizza la straordinaria serie dei paratesti che Aldo Manuzio pubblica in molti dei suoi libri, come lettere di dedica e come avvisi ai lettori, dando molte e intense informazioni sul suo lavoro editoriale e sulla missione... more
Il saggio analizza la straordinaria serie dei paratesti che Aldo Manuzio pubblica in molti dei suoi libri, come lettere di dedica e come avvisi ai lettori, dando molte e intense informazioni sul suo lavoro editoriale e sulla missione culturale che lo sostiene e anima: tra Ercole e Sisifo.
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Discute una lezione del Decameron e propone un emendamento testuale.
Research Interests:
Discute una lezione del Decameron e propone un emendamento testuale.
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Scritto come premessa al saggio che qui in Academia.edu segue, ma non fu possibile pubblicarlo per ragioni di spazio editoriale, propone cinque documenti sulla fortuna europea di Petrarca nei secoli d'Antico regime.
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In scorciata sintesi, seguendo l'impostazione generale dell'opera edita dalla Treccani, il saggio descrive la fondamentale parte che Petrarca ha avuto nella storia della cultura italiana ed europea come fondatore, rifondatore, innovatore... more
In scorciata sintesi, seguendo l'impostazione generale dell'opera edita dalla Treccani, il saggio descrive la fondamentale parte che Petrarca ha avuto nella storia della cultura italiana ed europea come fondatore, rifondatore, innovatore di forme, modelli, pratiche: all'inizio di tutti, o quasi tutti, i percorsi della modernità c'è lui.
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Il De remediis utriusque fortunae come fondazione della tradizione dei moralisti classici
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Nell'esperienza culturale e letteraria di Petrarca è ovviamente fondamentale il rapporto con gli Antichi: il saggio ne analizza l'aspetto costitutivo e proprio in quanto invenzione della sincronia tra Moderni e Antichi.
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Nell'esperienza culturale e letteraria di Petrarca è ovviamente fondamentale il rapporto con gli Antichi: il saggio ne analizza l'aspetto costitutivo e proprio in quanto invenzione della sincronia tra Moderni e Antichi.
Analisi complessiva della fenomenologia petrarchistica come pratica identitaria del moderno gentiluomo letterato e come forma primaria della lingua volgare dell'eloquenza, con particolare attenzione ai riusi del testo lirico (di antichi e... more
Analisi complessiva della fenomenologia petrarchistica come pratica identitaria del moderno gentiluomo letterato e come forma primaria della lingua volgare dell'eloquenza, con particolare attenzione ai riusi del testo lirico (di antichi e moderni) nella grande stagione del madrigale.
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Discuto la situazione degli studi sulla tradizione lirica petrarchistica nell'attuale congiuntura di crisi delle humanities.
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Una rapida sintesi sulla straordinaria storia (dal punto di vista dell'editoria) della poesia lirica nel Cinquecento italiano: il Petrarchismo, un modello europeo
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Attraverso l'analisi del Petrarchista e dei Dialoghi piacevoli di Nicolò Franco (Giolito, Venezia1539) si propone una ricognizione delle dinamiche letterarie degli anni Trenta che portano alla definitiva vittoria del moderno Petrarchismo... more
Attraverso l'analisi del Petrarchista e dei Dialoghi piacevoli di Nicolò Franco (Giolito, Venezia1539) si propone una ricognizione delle dinamiche letterarie degli anni Trenta che portano alla definitiva vittoria del moderno Petrarchismo modellato da Pietro Bembo
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Attraverso l'analisi del Petrarchista e dei Dialoghi piacevoli di Nicolò Franco (Giolito, Venezia1539) si propone una ricognizione delle dinamiche letterarie degli anni Trenta che portano alla definitiva vittoria del moderno Petrarchismo... more
Attraverso l'analisi del Petrarchista e dei Dialoghi piacevoli di Nicolò Franco (Giolito, Venezia1539) si propone una ricognizione delle dinamiche letterarie degli anni Trenta che portano alla definitiva vittoria del moderno Petrarchismo modellato da Pietro Bembo.
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IN questa prima parte il saggio descrive il campo (negletto) della tradizione lirica "spirituale", nel contesto della più articolata poesia "religiosa", che ha una parte rilevante, tutta ancora da analizzare nelle sue tipologie formali e... more
IN questa prima parte il saggio descrive il campo (negletto) della tradizione lirica "spirituale", nel contesto della più articolata poesia "religiosa", che ha una parte rilevante, tutta ancora da analizzare nelle sue tipologie formali e di contenuti, nelle dinamiche culturali del Cinquecento, prima durante e dopo la riforma tridentina.
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Nella costruzione del mito di Michelangelo anche la poesia trova la sua parte, e già nelle grandiose esequie del 14 luglio 1564 in San Lorenzo, ma a ben osservare le sue tante rime che pure accompagnano la lunga vita di Michelangelo, non... more
Nella costruzione del mito di Michelangelo anche la poesia trova la sua parte, e già nelle grandiose esequie del 14 luglio 1564 in San Lorenzo, ma a ben osservare le sue tante rime che pure accompagnano la lunga vita di Michelangelo, non hanno circolazione alcuna, né a stampa né manoscritte: non solo a riscontro della loro genetica alterità rispetto al petrarchismo dominante, ma anche della loro natura di privati esercizi di scrittura spesso incompiuti e quasi sempre ben poco "politi". E il tentativo del nipote, Michelangelo Buonarroti jr, di darne una stampa nel 1623, ma profondamente manipolata e riscritta, non è «il falso più subdolo e incontinente che sia stato perpetrato nelle nostre lettere», bensì un atto di pietas editoriale per rendere quelle rime presentabili: al dottissimo e raffinatissimo dedicatario Maffeo Barberini, poi papa Urbano VIII.
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Per l'amico Giorgio Ficara ho pubblicato questo saggio che è il primo capitolo del libro su Castiglione al quale sto lavorando da anni e che prima o poi finirò: per tranquillizzare gli scettici.
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Le lettere di Castiglione scritte da Roma prima e dopo l'elezione imperiale documentano le diversereazioni che l'evento suscitò in città, in Curia e nelle diverse "nazioni" residenti, e le dinamiche del nuovo rapporto con la Spagna... more
Le lettere di Castiglione scritte da Roma prima e dopo l'elezione imperiale documentano le diversereazioni che l'evento suscitò in città, in Curia e nelle diverse "nazioni" residenti, e le dinamiche del nuovo rapporto con la Spagna imperiale dell'ambasciatore mantovano presso il Papa.
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This article offers an interview with Amedeo Quon-dam. The article aims to analyse the main researches of the scholar focusing on the relationship between literature and typography and on the study of Cortegiano.
Si analizzano le resistenze della storiografia culturale e letteraria italiana ad assumere la Corte come luogo primario di riferimento nei secoli dell'Antico regime, si ricostruisce il campo semantico di "Corte" nella tradizione testuale... more
Si analizzano le resistenze della storiografia culturale e letteraria italiana ad assumere la Corte come luogo primario di riferimento nei secoli dell'Antico regime, si ricostruisce il campo semantico di "Corte" nella tradizione testuale in lingua italiana tra Medioevo e prima età moderna, e si propongono alcuni sondaggi sulle letterature cortigiane.
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Questa interpretazione del Libro del Cortegiano di Baldassarre Castiglione porta a un'analisi dei tanti ritratti di Federico di Montefeltro, che ne rappresentano l'immagine come icona simbolica (e politica) del nuovo Principe letterato e... more
Questa interpretazione del Libro del Cortegiano di Baldassarre Castiglione porta a un'analisi dei tanti ritratti di Federico di Montefeltro, che ne rappresentano l'immagine come icona simbolica (e politica) del nuovo Principe letterato e delle sue virtù.
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In scorciata sintesi, seguendo l'impostazione generale dell'opera edita dalla Treccani, il saggio descrive la fondamentale parte che il "Libro del Cortegiano" ha avuto nella pervasiva diffusione in Europa di una forma del vivere per il... more
In scorciata sintesi, seguendo l'impostazione generale dell'opera edita dalla Treccani, il saggio descrive la fondamentale parte che il "Libro del Cortegiano" ha avuto nella pervasiva diffusione in Europa di una forma del vivere per il gentiluomo letterato di Antico regime. Un modello italiano reso universale dal "Galateo" di Giovanni Della Casa e dalla "Civil conversazione" di Stefano Guazzo.
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Il saggio analizza la famosa lettera di Castiglione e Raffaello a papa Leone X sulle antichità di Roma.
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Correggo un'errata attribuzione a Castiglione del manoscritto della Lettera su Villa Madama
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Ragionando sulla "Civil conversazione" di Stefano Guazzo  (1574) discute delle dinamiche semantiche di "civilitas" e "civis"-"cittadino" nelle culture di Antico regime
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Un  dialogo a quattro voci sulla conversazione nella cultura europea
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I "Libri de familia" e le Intercenales come esperienze diverse delle forme  e funzioni del discorso morale umanistico e del dialogo
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Sono analizzati i trattati pontaniani De liberalitate, De beneficentia, De magnificentia, De splendore, De conviventia, come testi fondativi delle nuove virtù del decoro nobiliare
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Il De ingenuis moribus et liberalibus studiis adulescentiae di Pietro Paolo Vergerio e la nascita della pedagogia degli umanisti
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Sono particolarmente lieto di dedicare a Daniela Ferrari questo ritaglio (senza note bibliografiche e , purtroppo, senza immagini) da un libro ancora incompiuto che vorrebbe descrivere le tante e tante diverse forme che la Virtù assume... more
Sono particolarmente lieto di dedicare a Daniela Ferrari
questo ritaglio (senza note bibliografiche e , purtroppo, senza immagini) da un libro
ancora incompiuto che vorrebbe descrivere le tante e
tante diverse forme che la Virtù assume nelle metamorfiche
dinamiche del Classicismo di Antico regime: qui tratto delle medaglie con ritratti di personaggi storici sul recto e con altre immagini, spesso di Virtù, sul verso.
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In questa sezione raccolgo le anticipazioni di un libro in preparazione ("La Virtù dipinta"), pubblicate, senza note e di molto scorciate in alcune miscellanee di studi in onore di cari amici e colleghi. Questo primo breve saggio... more
In questa sezione raccolgo le anticipazioni di un libro  in preparazione ("La Virtù dipinta"), pubblicate, senza note e di molto scorciate in alcune miscellanee di studi in onore di cari amici e colleghi.
Questo primo breve saggio contiene i primi rilievi per l'analisi della grande tradizione europea della Virtù dipinta: quella che popola di immagini i palazzi, le ville, i giardini della nobiltà di Antico regime. Una grammatica pervasiva per la forma del vivere del gentiluomo moderno, per la sua etica distintiva.
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In questa sezione raccolgo le anticipazioni di un libro in preparazione ("La Virtù dipinta"), pubblicate, senza note e di molto scorciate in alcune miscellanee di studi in onore di cari amici e colleghi. Il breve saggio è dedicato... more
In questa sezione raccolgo le anticipazioni di un libro  in preparazione ("La Virtù dipinta"), pubblicate, senza note e di molto scorciate in alcune miscellanee di studi in onore di cari amici e colleghi.
Il breve saggio è dedicato all'analisi della famosa incisione del Trionfo di Massimiliano , eseguita da Albrecht Durer: straordinario compendio delle virtù del moderno principe e funzioni primarie della sua maiestas.
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In questa sezione raccolgo le anticipazioni di un libro in preparazione ("La Virtù dipinta"), pubblicate, senza note e di molto scorciate in alcune miscellanee di studi in oinore di cari amici e colleghi. Con il ritorno dei papi a Roma... more
In questa sezione raccolgo le anticipazioni di un libro  in preparazione ("La Virtù dipinta"), pubblicate, senza note e di molto scorciate in alcune miscellanee di studi in oinore di cari amici e colleghi.
Con il ritorno dei papi a Roma non si avvia solo la trasformazione del suo tessuto urbano e architettonico (Roma che rinasce nella "pristina forma"), ma anche la nuova codificazione del cerimoniale pontificio sulla base delle nuove parole d'ordine: ordo, decus, gravitas, eccetera; cioè, sulla base delle nuove istanze classicistiche, ma anche della nuova cultura della spettacolarità teatrale: il rituale del "possesso" del nuovo papa diventa un trionfo all'antica.
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In questa sezione raccolgo le anticipazioni di un libro in preparazione ("La Virtù dipinta"), pubblicate, senza note e di molto scorciate in alcune miscellanee di studi in onore di cari amici e colleghi. In questo breve saggio illustro... more
In questa sezione raccolgo le anticipazioni di un libro  in preparazione ("La Virtù dipinta"), pubblicate, senza note e di molto scorciate in alcune miscellanee di studi in onore di cari amici e colleghi.
In questo breve saggio illustro le pervasive pratiche del trionfo "all'antica" che tornano a connotare le cerimonie della sovranità come rappresentazione degli attributi del potere del principe moderno e delle virtù che lo legittimano
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In questa sezione raccolgo le anticipazioni di un libro in preparazione ("La Virtù dipinta"), pubblicate, senza note e di molto scorciate in alcune miscellanee di studi in onore di cari amici e colleghi. Il breve saggio descrive il... more
In questa sezione raccolgo le anticipazioni di un libro  in preparazione ("La Virtù dipinta"), pubblicate, senza note e di molto scorciate in alcune miscellanee di studi in onore di cari amici e colleghi.
Il breve saggio descrive il processo di costituzione, nella Napoli Aragonese e altrove, di una tipologia culturale, al tempo stesso etica e politica, destinata a diventate una struttura profonda delle pratiche di Antico regime: il trionfo all'antica.
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E' una lunga e analitica discussione critica (assai critica) del recente libro di Settis e Ammannati (Skira,Milano 2022).
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Racconto le peripezie di un'appendice scomparsa
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Una consolidata e nobile tradizione di studi ha definito il paradigma storiografico dei rapporti tra censura ecclesiastica e letteratura, rafforzato dalla straordinaria disponibilità di documenti degli Archivi dell'Inquisizione, da... more
Una consolidata e nobile tradizione di studi ha definito il paradigma storiografico dei rapporti tra censura ecclesiastica e letteratura, rafforzato dalla straordinaria disponibilità di documenti degli Archivi dell'Inquisizione, da qualche tempo aperti alla ricerca.
Discutendo a fondo l'impostazione e i dati del libro di Gigliola Fragnito, questa settima polemichetta si propone come un contributo serio alla ridiscussione di quel solido paradigma, nella sua durata e nel suo impatto.
Pubblicato in Academia.edu il 9 giugno 2020.
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Ragionando su di un recente articolo di Salvatore Settis Intervengo ancora una volta sulla questione di chi abbia scritto la "Lettera a Leone X", ritenendo inaccettabili le disinvolture e le distorsioni che sempre più spesso accompagnano... more
Ragionando su di un recente articolo di Salvatore Settis Intervengo ancora una volta sulla questione di chi abbia scritto la "Lettera a Leone X", ritenendo inaccettabili le disinvolture e le distorsioni che sempre più spesso accompagnano gli scritti più recenti su quel testo, che non danno pienamente conto del fatto che nasce invece integralmente autografo dalla mano di Castiglione. Analizzo poi quale possa essere stata la parte, certamente importante, di Raffaello e propongo una soluzione di buon senso per risolvere il problema di come indicare l'autore.
Come anticipazione di una sesta polemichetta su questo tema (nell'anno, sfortunato fin qui, di Raffaello), che dovrà necessariamente essere argomentata molto meglio, pubblico il testo destinato all'Accademia Nazionale Virgiliana per il... more
Come anticipazione di una sesta polemichetta su questo tema (nell'anno, sfortunato fin qui, di Raffaello), che dovrà necessariamente essere argomentata molto meglio, pubblico il testo destinato all'Accademia Nazionale Virgiliana per il suo sito e pubblicato anche dalla "Voce di Mantova".
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Analizzo criticamente il progetto di convegno internazionale di studi "Canoni d'Arcadia. 1 Il custodiato di Crescimbeni, valutandolo come un'occasione sciupata, perché non si studia così un'Accademia, e un'Accademia del peso dell'Arcadia,... more
Analizzo criticamente il progetto di convegno internazionale di studi "Canoni d'Arcadia. 1 Il custodiato di Crescimbeni, valutandolo come un'occasione sciupata, perché non si studia così un'Accademia, e un'Accademia del peso dell'Arcadia, poi!
Pubblicato in Academia.edu il 18 agosto 2018
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Pubblico integralmente il testo che ho letto solo in parte, come Keynote Speaker, in apeertura dell'International Conference dell'AATI, Cagliari 20-24 giugno 2018.
Pubblicato in Academia.edu il 23 giugno 2018.
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Discute l'edizione del Libro del Cortegiano curata da Walter Barberis, pubblicata da Einaudi nel 1998 e riedita questo anno 2017
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Discute la riedizione del Cortegiano curata da Walter Barberis.
Pubblicato in Academia.edu il 3 ottobre 2017.
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E' un vero e proprio commento quello del Decameron preparato per la BUR Rizzoli nel 2013?
Pubblicato in Academia.edu il 26 febbraio 2016.
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A proposito delle edizioni del "Libro del Cortegiano" (Bulzoni Editore, 2016) e delle "Lettere famigliari e diplomatiche (Einaudi, 2016)
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Presentazione dei volumi: Nicolò Maldina, "Ariosto e la battaglia della Polesella. Guerra e poesia nella Ferrara di inizio Cinquecento", Bologna, il Mulino, 2016; Antonella Ghignoli," «Chartacea supellex». L'inventario dei libri di Celio... more
Presentazione dei volumi: Nicolò Maldina, "Ariosto e la battaglia della Polesella. Guerra e poesia nella Ferrara di inizio Cinquecento", Bologna, il Mulino, 2016; Antonella Ghignoli," «Chartacea supellex». L'inventario dei libri di Celio Calcagnini", Roma, Istituto storico italiano per il medio evo, 2016.
Interverranno Giulio Ferroni e Amedeo Quondam.
Nel celebrare la nascita di Giovan Battista Manso (1567-1645), cofondatore del Pio Monte della Misericordia nel 1602, fondatore del Monte Manso nel 1608 e dell’Accademia degli Oziosi nel 1611, il Convegno intende presentare il risultato... more
Nel celebrare la nascita di Giovan Battista Manso (1567-1645), cofondatore del Pio Monte della Misericordia nel 1602, fondatore del Monte Manso nel 1608 e dell’Accademia degli Oziosi nel 1611, il Convegno intende presentare il risultato di nuove indagini sull'ambiente culturale napoletano durante i regni di Filippo III e Filippo IV.
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Mantova, Biblioteca Comunale Teresiana - Giovedì 25 - venerdì 26 ottobre 2018 Nel 2018 ricorre il terzo centenario della nascita di Saverio Bettinelli (1718-1808), letterato mantovano che nel Settecento ebbe una grande importanza per... more
Mantova, Biblioteca Comunale Teresiana - Giovedì 25 - venerdì 26 ottobre 2018

Nel 2018 ricorre il terzo centenario della nascita di Saverio Bettinelli (1718-1808), letterato mantovano che nel Settecento ebbe una grande importanza per l’antidantismo della sua opera forse più celebre, le Lettere virgiliane. La sua attività letteraria è però molto più complessa e articolata: egli infatti fu autore di tragedie, di libri di lettere, di trattati di retorica e di arte, di poesie, e in particolare di una raccolta poetica, insieme a Francesco Algarotti e Innocenzo Frugoni, in verso sciolto, un metro largamente utilizzato nei secoli successivi, a partire da Leopardi.
La Biblioteca Comunale Teresiana, l’Accademia Nazionale Virgiliana e il Centro di Ricerca sugli Epistolari del Settecento (Dipartimento di Culture e Civiltà, Università di Verona) intendono ricordare la figura di Bettinelli e ripercorrerne l’attività di letterato, cercando di far luce soprattutto sugli aspetti meno noti e meno studiati, attraverso il coinvolgimento di specialisti della letteratura del Settecento.
Una prima rilevante acquisizione è rappresentata dal lavoro di ri-catalogazione dei fondi bettinelliani conservati in Teresiana, lavoro che verrà pubblicato in volume insieme alla bibliografia critica e ad altri contributi sull’autore.
In concomitanza con il convegno, sempre presso la Biblioteca Teresiana, verrà allestita una mostra di documenti inediti, ritratti ed edizioni delle opere di Bettinelli, della quale sarà pubblicato un catalogo.

Interverranno:
Franco Arato, Luca Bani, Alberto Beniscelli, Stefania Baragetti, Paola Besutti, Simona Brunetti, Cristina Cappelletti, Giovanni Catalani, Fabio Danelon, Matilde Dillon, Alessandra Di Ricco, Fabio Forner, Piero Gualterotti, Gian Paolo Marchi, Franco Motta, Roberto Navarrini, Rosa Necchi, Gilberto Pizzamiglio, Amedeo Quondam, Renzo Rabboni, Anna Maria Salvadè, William Spaggiari, Corrado Viola
Research Interests:
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Des études récentes sur l’histoire de la « ludicità » dans l’espace européen ont montré dans quelle mesure ‘le jouer’ en tant qu’acte de parole et d’image représente un observatoire privilégiée permettant de s’interroger sur des questions... more
Des études récentes sur l’histoire de la « ludicità » dans l’espace européen ont montré dans quelle mesure ‘le jouer’ en tant qu’acte de parole et d’image représente un observatoire privilégiée permettant de s’interroger sur des questions primordiales dont la portée intellectuelle, politique et sociale a été largement sous-estimée par les historiens. Cette rencontre, organisée par la Fondazione Benetton Studi e Ricerche, le Centre de recherche historique (CRH, EHESS) et l’University College Dublin se propose de fournir un parcours historiographique et une nouvelle interprétation critique de la culture éthique du jeu comme forme et norme du vivre social dans l’histoire de l’Europe entre moyen Age et modernité (XIVe-XVIIe siècle). L’histoire de la normalisation du jeu comme phénomène anthropologique et social, qui tient notamment une place fondamentale dans la genèse des sociétés de l’Ancien Régime, mérite en effet d’être inscrite dans le cadre d’un long parcours spécialement occidental, voué ‘à la recherche de la norme’ sous la forme d’un codex moral destiné à régler les conduites verbales et non verbales de l’homme en société. D’où la nécessité d’acquérir ici une perspective interdisciplinaire autour de l’histoire de la performativité des discours et des pratiques du jeu et sur le jeu par l’étude de plusieurs typologies de sources (scholastiques, normatives, littéraires, iconographiques, scientifiques), de méthodologies et d’approches historiographiques différents.
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La riqueza política, económica y cultural del «mundo del caballo» no ha sido tratada con la importancia que se merece. En este segundo congreso -que organizamos conjuntamente Córdoba Ecuestre y el IULCE-UAM- pretendemos llamar la atención... more
La riqueza política, económica y cultural del «mundo del caballo» no ha sido tratada con la importancia que se merece. En este segundo congreso -que organizamos conjuntamente Córdoba Ecuestre y el IULCE-UAM- pretendemos llamar la atención sobre otros aspectos distintos a los que ya estudiamos en el congreso anterior, cuyas actas publicadas constituyen la primera monografía de la colección Las caba-llerizas reales y el mundo del caballo que se pone en marcha.11

Las aportaciones del segundo encuentro científico se recogen en es-ta nueva publicación, coeditada por el Instituto Universitario “La Corte en Europa” de la Universidad Autónoma de Madrid y Córdoba Ecuestre.

Queremos resaltar la ayuda prestada por Córdoba Ecuestre en la or-ganización y desarrollo del mencionado congreso internacional, así como la difusión que hicieron los medios de comunicación, de manera especial el Diario Córdoba al que agradecemos su interés.

La actividad que vienen desarrollando ambas instituciones se en-cuadra dentro del proyecto de investigación europeo (del que Córdoba Ecuestre forma parte, al igual que el IULCE-UAM) «La herencia de los reales sitios. Madrid, de corte a capital (Historia, Patrimonio y Turis-mo)» (H2015/HUM3415) de la Convocatoria de Programas de I+D en Ciencias Sociales y Humanidades 2015 de la Comunidad de Madrid financiado por el Fondo Social Europeo.
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Il volume ripercorre un fecondo campo di indagine ampiamente sondato in anni recenti a partire dal saggio fondativo di Amedeo Quondam sulla poesia spirituale tra Quattro e Cinquecento, al quale ha fatto seguito un crescente interesse per... more
Il volume ripercorre un fecondo campo di indagine ampiamente sondato in anni recenti a partire dal saggio fondativo di Amedeo Quondam sulla poesia spirituale tra Quattro e Cinquecento, al quale ha fatto seguito un crescente interesse per la letteratura di ambito sacro con un infittirsi di edizioni, monografie e miscellanee dedicate all’approfondimento di singole opere e tradizioni o volte a tracciare quadri diacronici di ampio respiro.
I saggi raccolti nel volume offrono una ricognizione mirata, condotta per campioni e casi di studio esemplari, che prende le mosse da un quadro critico aggiornato per riflettere su alcuni problemi ancora aperti, privilegiando una prospettiva attenta alla continuità dei fenomeni di lunga durata nella storia religiosa e nella scrittura letteraria tra Medioevo e Rinascimento. L’esigenza di riconsiderare il rapporto tra lirica e sacro alla luce della specificità del genere – al cui interno agiscono le tensioni dialettiche tra sfera profana e spirituale, tra codice amoroso e Parola biblica, tra poesia e preghiera – nasce dalla volontà di rileggere in chiave problematica l’applicazione al dato letterario di categorie ermeneutiche derivanti da nozioni storiografiche quali Riforma e Concilio, coniate in relazione ai grandi rivolgimenti del pensiero religioso moderno e interpretate talvolta come spartiacque fin troppo netti nei confronti della produzione e della circolazione dei testi.
Research Interests:
Introduce
Gaetano Lettieri

Interverranno:
Lorenzo Geri e Marco Grimaldi

Sarà presente l'autore
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venerdì 5 novembre 2021, ore 17:00-19.3 Andrea Severi (Università di Bologna), La poesia umanistica italiana per il giovane Erasmo, Aula A Studi storico religiosi  mercoledì 24 novembre 2021, ore 15:00-17:00 Elisabetta Selmi (Università... more
venerdì 5 novembre 2021, ore 17:00-19.3 Andrea Severi (Università di Bologna), La poesia umanistica italiana per il giovane Erasmo, Aula A Studi storico religiosi 

mercoledì 24 novembre 2021, ore 15:00-17:00 Elisabetta Selmi (Università degli Studi di Padova), Tasso lettore di Erasmo: per la ritrattistica del "principe cristiano", Aula B sezione Storia moderna e contemporanea

lunedì 6 dicembre 2021, ore 17:00-19:00 Lucia Felici (Università degli Studi di Firenze), Realizzare un'utopia: la fondazione di Erasmo da Rotterdam nel Cinquecento. L'autrice discute con Ludovico Battista e Matteo Al-Kalak il suo volume: Senza frontiere. L'Europa di Erasmo (1538-1600) (Carocci, Roma 2021),  Aula Paleografia

venerdì 10 dicembre 2021, ore 10 dicembre 2021, ore 10-13:00 Amedeo Quondam (Università di Roma La Sapienza), Le ruine di Roma: da studiare, collezionare, tutelare nell'età di Leone X.  L'autore discute con Caterina Volpi e Alessandro Zuccari il suo libro:  l Letterato e il Pittore. Per una storia dell'amicizia tra Castiglione e Raffaello (Viella, Roma 2021)

gli incontri si potranno seguire in streaming all'indirizzo: https://uniroma1.zoom.us/j/82781377244?pwd=TjBHdCs5N1A2SHdUcGRFbVFlTlNEQT09#success
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Con un’attenta analisi del dialogo Il Malpiglio overo della Corte il saggio descrive le continuità e le trasformazioni del discorso cortigiano attraverso il Cinquecento, da Castiglione a Tasso.