My research interests are focused in two areas, methodology of social sciences and sociology of health. Studies related to the first area focus on methods and epistemology of qualitative research. In particular I intend to frame the procedures commonly used in qualitative research, from the choice of cases to the defence of the results drawn from their analysis, into the theory of argumentation. In the second area, the sociology of health, my interests are directed toward mental health and disability, particularly on the experience of dyslexia.
Google Citations Index: http://tinyurl.com/q6emjn8
Address: Dipartimento di Culture Politica e Società
Università di tORINO
Lungo Dora Siena 100/A Torino
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O objetivo do livro, expresso claramente em seu título, é oferecer um conjunto de ferramentas teóricas para defender a solidez dos resultados de uma pesquisa qualitativa, enfrentando as críticas mais comuns direcionadas a ela, como subjetividade e a dificuldade na generalização dos resultados — em uma palavra: falta de rigor.
A ferramenta oferecida no livro tem suas raízes na Teoria da Argumentação, apresentada como o instrumento que, na pesquisa qualitativa, desempenha o mesmo papel que a teoria da probabilidade desempenha na pesquisa quantitativa.
O livro não é apenas uma tradução dos meus trabalhos anteriores. Para sua redação, consultei os manuais de pesquisa qualitativa mais citados no Brasil, como os de Gil, Minayo, Taquette e Borges, Turato e também o primeiro manual de cartografia de Passos, Kastrup e Escóssia. A referência a esses textos, assim como a algumas das principais pesquisas qualitativas realizadas no Brasil, pretende tornar meu livro um pouco menos como uma 'coisa de gringo' e talvez mais atraente para os leitores brasileiros.
A dispetto della sua ampia diffusione, la ricerca qualitativa continua a essere bersaglio di critiche sulla solidità dei suoi risultati e sulla loro generalizzabilità. Tutti questi addebiti sono solitamente ricondotti a una contestazione più generale, la mancanza di rigore. Questo libro sostiene le ragioni della ricerca qualitativa, proponendo una versione alternativa di rigore, modellata attingendo agli strumenti della teoria dell’argomentazione. L’autore concentra l’attenzione sulle tappe della ricerca qualitativa che precedono e seguono il lavoro sul campo, il disegno della ricerca, l’analisi dei dati e la scrittura. Corredato da un ricco repertorio di esempi, il volume tratteggia un insieme di principi teorici ed epistemologici utili a guidare la pratica della ricerca qualitativa.
Da un po’ di tempo a questa parte si è assistito a un ritorno del sacro e della religiosità, espresso in varie forme, ora privatizzate, con la costruzione à la carte di una spiritualità personale, ora collettive, con l’emergere di nuovi movimenti religiosi. L’adesione a questi nuovi movimenti religiosi è stata oggetto di studi approfonditi che hanno messo a fuoco le ragioni dei convertiti e le proposte spirituali di queste organizzazioni. Decisamente minore è stata l’attenzione riservata ai processi di deconversione, di congedo, da queste organizzazioni. Alla deconversione dai nuovi movimenti religiosi, a queste «piccole apostasie», è dedicato questo volume che focalizza l’attenzione sul congedo da quattro movimenti religiosi attivi in Italia, diversi per struttura organizzativa e proposta dottrinaria: Damanhur, Soka Gakkai, Testimoni di Geova e Scientology. Gli autori, attraverso l’analisi di narrazioni online e di interviste a ex membri, si soffermano sui processi di ricostruzione identitaria di chi compone nella propria vita due punti di svolta, due scelte controcorrente: l’adesione a un’organizzazione religiosa alternativa – quando seguire la corrente consiste nell’appartenenza, talvolta senza credenza, alla Chiesa cattolica –, e poi l’abbandono – contro l’organizzazione religiosa di cui si è parte – del nuovo credo. In questa radicalità si esprime la ragione d’interesse per queste transizioni biografiche, nelle quali diventa possibile cogliere – delineati con tratti più forti – le peculiarità di fenomeni sociali che, con incisioni meno nette, si mostrano in altri contesti. Si tratta, con Edgar Morin, di «vedere nello straordinario, la spia dell’ordinario», di cercare, nei passaggi biografici più ripidi, le forme – magnificate – del mutamento quotidiano.
IL VOLUME È IN STAMPA E SARÀ IN LIBRERIA A SETTEMBRE.
A cipher of the recent times is the return of the sacred and the religiosity, expressed in a variety of shapes. Alongside the spread of “privatized” expressions, based on the construction à la carte of a personal spirituality, we can observe the growth of new religious movements. The process of conversion to these new religious movements has been the subject of extensive studies that have focused on the reasons of converts and on the spiritual proposals of these organizations. Much less attention has been paid to processes de-conversion, or apostasy from these religious organizations. This book focuses on this last process, on the leave from new religious movements, on these "small apostasy". The research, based on the analysis of apostasy narratives, compares the exiting from four religious movements active in Italy: Damanhur, Soka Gakkai, Jehovah's Witnesses and Scientology. The book focuses on the process of reconstruction of identity of who contemplate in his/her own life two dramatic turning points: the conversion to an alternative religious organization (subversive in the Bromley terms) in open contrast with the Italian mainstream; and the apostasy from the religious movement previously embraced, in open contrast with the new brothers in faith. In the radicalness of these biographical transitions rests the interest of this study, guided by the Edgar Morin idea of «seeing in the extraordinary, the trace of the ordinary», led by the idea of seeking in the steeper biographical passages the expression – magnified – of the daily changes.
THE BOOK (in Italian) IS IN PRESS AND IT WILL BE AVAILABLE IN SEPTEMBER.
http://www.youtube.com/watch?v=XYOPYJfTz5c
La storia raccontata in questo libro comincia in Olanda, negli anni Ottanta. A innescare l’intreccio fu Pasty Hage, una paziente psichiatrica tormentata dalle voci. Queste voci cessarono di costituire un problema quando la signora
Hage ebbe la ventura di imbattersi nel libro di Jaynes, L’origine della coscienza e il crollo della mente bicamerale. In questo controverso volume, l’autore afferma che ciò che oggi chiamiamo coscienza sia un costrutto relativamente recente. Prima di allora gli uomini orientavano il proprio agire guidati dalla voce degli dei, che udivano nella loro mente, non diversamente dagli eroi dell’antica Grecia, cantati da Omero. Le vestigia di questa mente
primordiale – prosegue Jaynes – si possono rinvenire ancora oggi nelle persone che odono le voci. Forte di questo sapere, Pasty Hage ebbe l’opportunità di dare alla propria differenza un significato nobile: come gli eroi dell’Iliade, anche lei aveva il privilegio di udire la voce degli dei. La condivisione con altri pazienti di questo sapere diede il via alla nascita del movimento degli Uditori di voci. Un movimento internazionale che si contrappone alla medicalizzazione della differenza da cui sono abitati i suoi membri, al discorso egemone della psichiatria biologica, per la quale le voci sono nulla più che il sintomo di un disturbo cerebrale devastante. Di questo vasto movimento – con alcuni importanti distinguo – è parte anche il Gruppo Voci di Settimo Torinese, seguendo le cui vicende approdiamo alla fine della nostra narrazione. Il Gruppo Voci si costituisce nel febbraio del 2001, non già come un gruppo terapeutico, ma come un gruppo di ricerca sulle voci; un gruppo nel quale veniva riconosciuto agli uditori il compito di condurre in prima persona
uno studio sulle allucinazioni uditive, valorizzando il proprio «sapere per esperienza». Il gruppo si costituisce con un proposito che – a dieci anni dalla sua costituzione – trova finalmente compimento: la redazione di un libro col quale dar conto di questo singolare lavoro di ricerca."
- Ève Dubé, Centro di Ricerca CHU de Québec, Università Laval
- Diego Gambetta, Collegio Carlo Alberto, Torino
- Guido Möllering, Reinhard Mohn Institute of Management, Università Witten/Herdecke
- Fabrizio Macagno, Faculdade de Letras, Universidade de Lisboa
- Federico Neresini, Università di Padova
- Jeremy Ward, Centro di ricerca CERMES3, INSERM
Participation in the seminar is free. Interested colleagues can register for the seminar on this website:
https://e-commerce.symposium.it/web/it/login
O objetivo do livro, expresso claramente em seu título, é oferecer um conjunto de ferramentas teóricas para defender a solidez dos resultados de uma pesquisa qualitativa, enfrentando as críticas mais comuns direcionadas a ela, como subjetividade e a dificuldade na generalização dos resultados — em uma palavra: falta de rigor.
A ferramenta oferecida no livro tem suas raízes na Teoria da Argumentação, apresentada como o instrumento que, na pesquisa qualitativa, desempenha o mesmo papel que a teoria da probabilidade desempenha na pesquisa quantitativa.
O livro não é apenas uma tradução dos meus trabalhos anteriores. Para sua redação, consultei os manuais de pesquisa qualitativa mais citados no Brasil, como os de Gil, Minayo, Taquette e Borges, Turato e também o primeiro manual de cartografia de Passos, Kastrup e Escóssia. A referência a esses textos, assim como a algumas das principais pesquisas qualitativas realizadas no Brasil, pretende tornar meu livro um pouco menos como uma 'coisa de gringo' e talvez mais atraente para os leitores brasileiros.
A dispetto della sua ampia diffusione, la ricerca qualitativa continua a essere bersaglio di critiche sulla solidità dei suoi risultati e sulla loro generalizzabilità. Tutti questi addebiti sono solitamente ricondotti a una contestazione più generale, la mancanza di rigore. Questo libro sostiene le ragioni della ricerca qualitativa, proponendo una versione alternativa di rigore, modellata attingendo agli strumenti della teoria dell’argomentazione. L’autore concentra l’attenzione sulle tappe della ricerca qualitativa che precedono e seguono il lavoro sul campo, il disegno della ricerca, l’analisi dei dati e la scrittura. Corredato da un ricco repertorio di esempi, il volume tratteggia un insieme di principi teorici ed epistemologici utili a guidare la pratica della ricerca qualitativa.
Da un po’ di tempo a questa parte si è assistito a un ritorno del sacro e della religiosità, espresso in varie forme, ora privatizzate, con la costruzione à la carte di una spiritualità personale, ora collettive, con l’emergere di nuovi movimenti religiosi. L’adesione a questi nuovi movimenti religiosi è stata oggetto di studi approfonditi che hanno messo a fuoco le ragioni dei convertiti e le proposte spirituali di queste organizzazioni. Decisamente minore è stata l’attenzione riservata ai processi di deconversione, di congedo, da queste organizzazioni. Alla deconversione dai nuovi movimenti religiosi, a queste «piccole apostasie», è dedicato questo volume che focalizza l’attenzione sul congedo da quattro movimenti religiosi attivi in Italia, diversi per struttura organizzativa e proposta dottrinaria: Damanhur, Soka Gakkai, Testimoni di Geova e Scientology. Gli autori, attraverso l’analisi di narrazioni online e di interviste a ex membri, si soffermano sui processi di ricostruzione identitaria di chi compone nella propria vita due punti di svolta, due scelte controcorrente: l’adesione a un’organizzazione religiosa alternativa – quando seguire la corrente consiste nell’appartenenza, talvolta senza credenza, alla Chiesa cattolica –, e poi l’abbandono – contro l’organizzazione religiosa di cui si è parte – del nuovo credo. In questa radicalità si esprime la ragione d’interesse per queste transizioni biografiche, nelle quali diventa possibile cogliere – delineati con tratti più forti – le peculiarità di fenomeni sociali che, con incisioni meno nette, si mostrano in altri contesti. Si tratta, con Edgar Morin, di «vedere nello straordinario, la spia dell’ordinario», di cercare, nei passaggi biografici più ripidi, le forme – magnificate – del mutamento quotidiano.
IL VOLUME È IN STAMPA E SARÀ IN LIBRERIA A SETTEMBRE.
A cipher of the recent times is the return of the sacred and the religiosity, expressed in a variety of shapes. Alongside the spread of “privatized” expressions, based on the construction à la carte of a personal spirituality, we can observe the growth of new religious movements. The process of conversion to these new religious movements has been the subject of extensive studies that have focused on the reasons of converts and on the spiritual proposals of these organizations. Much less attention has been paid to processes de-conversion, or apostasy from these religious organizations. This book focuses on this last process, on the leave from new religious movements, on these "small apostasy". The research, based on the analysis of apostasy narratives, compares the exiting from four religious movements active in Italy: Damanhur, Soka Gakkai, Jehovah's Witnesses and Scientology. The book focuses on the process of reconstruction of identity of who contemplate in his/her own life two dramatic turning points: the conversion to an alternative religious organization (subversive in the Bromley terms) in open contrast with the Italian mainstream; and the apostasy from the religious movement previously embraced, in open contrast with the new brothers in faith. In the radicalness of these biographical transitions rests the interest of this study, guided by the Edgar Morin idea of «seeing in the extraordinary, the trace of the ordinary», led by the idea of seeking in the steeper biographical passages the expression – magnified – of the daily changes.
THE BOOK (in Italian) IS IN PRESS AND IT WILL BE AVAILABLE IN SEPTEMBER.
http://www.youtube.com/watch?v=XYOPYJfTz5c
La storia raccontata in questo libro comincia in Olanda, negli anni Ottanta. A innescare l’intreccio fu Pasty Hage, una paziente psichiatrica tormentata dalle voci. Queste voci cessarono di costituire un problema quando la signora
Hage ebbe la ventura di imbattersi nel libro di Jaynes, L’origine della coscienza e il crollo della mente bicamerale. In questo controverso volume, l’autore afferma che ciò che oggi chiamiamo coscienza sia un costrutto relativamente recente. Prima di allora gli uomini orientavano il proprio agire guidati dalla voce degli dei, che udivano nella loro mente, non diversamente dagli eroi dell’antica Grecia, cantati da Omero. Le vestigia di questa mente
primordiale – prosegue Jaynes – si possono rinvenire ancora oggi nelle persone che odono le voci. Forte di questo sapere, Pasty Hage ebbe l’opportunità di dare alla propria differenza un significato nobile: come gli eroi dell’Iliade, anche lei aveva il privilegio di udire la voce degli dei. La condivisione con altri pazienti di questo sapere diede il via alla nascita del movimento degli Uditori di voci. Un movimento internazionale che si contrappone alla medicalizzazione della differenza da cui sono abitati i suoi membri, al discorso egemone della psichiatria biologica, per la quale le voci sono nulla più che il sintomo di un disturbo cerebrale devastante. Di questo vasto movimento – con alcuni importanti distinguo – è parte anche il Gruppo Voci di Settimo Torinese, seguendo le cui vicende approdiamo alla fine della nostra narrazione. Il Gruppo Voci si costituisce nel febbraio del 2001, non già come un gruppo terapeutico, ma come un gruppo di ricerca sulle voci; un gruppo nel quale veniva riconosciuto agli uditori il compito di condurre in prima persona
uno studio sulle allucinazioni uditive, valorizzando il proprio «sapere per esperienza». Il gruppo si costituisce con un proposito che – a dieci anni dalla sua costituzione – trova finalmente compimento: la redazione di un libro col quale dar conto di questo singolare lavoro di ricerca."
- Ève Dubé, Centro di Ricerca CHU de Québec, Università Laval
- Diego Gambetta, Collegio Carlo Alberto, Torino
- Guido Möllering, Reinhard Mohn Institute of Management, Università Witten/Herdecke
- Fabrizio Macagno, Faculdade de Letras, Universidade de Lisboa
- Federico Neresini, Università di Padova
- Jeremy Ward, Centro di ricerca CERMES3, INSERM
Participation in the seminar is free. Interested colleagues can register for the seminar on this website:
https://e-commerce.symposium.it/web/it/login
Candidates must write their research project by choosing one of the nine proposed lines. The project - in Italian - must be illustrated in a text of
no more than 3000 words, excluding references.
The PhD programme in «Health Sciences: Sociology, Nursing and Rehabilitation Sciences» has a marked interdisciplinary vocation.
Therefore, it will be particularly appreciated the research projects that – due to their theoretical and methodological dimensions – can summon at
least two of the disciplines constitutive of the PhD school. The research project will guide the candidates' selection procedure without
constraining the doctoral research activity undertaken by those selected. The latter will be defined during the first year of the course, encouraging the preparation of the thesis through the empirical collaboration of two students facing the same topic from different disciplinary perspectives.
Keywords: vaccine hesitancy, rapid team ethnography, vaccination, childhood vaccine, qualitative health research, thought style, reflexive account, EU research policies.
divided into three sections. The first one, The sociology of madness, illustrates the origins of this field and shows how it has contributed to the development of Sociology as such. The second, Coercion as a form of social control, begins by illustrating the intertwined concepts of social control, medical social control, and medical social control of madness. It proceeds to present a set of tools of negotiation for controlling madness organised into three categories: non-coercive, non-physically-coercive, and coercive tools of negotiation. This includes, for example, negotiation, inducement, use of force, mechanical restraints and chemical restraints. The last section, A historical outlook on otherness policies, deals with the control of madness from a historical perspective, starting with a general overview of the government of madness in Western countries and closing with a focus on the Italian context.
Il saggio affronta il tema della contenzione meccanica in pischiatria combinando mteriali etnografici e riferimenti letterari.
Alessandra Dino, A colloquio con Gaspare Spatuzza. Un racconto di vita una storia di stragi, Bologna, il Mulino, 2016.
Federico Varese, Vita di mafia. Amore, morte e denaro nel cuore del crimine organizzato, Torino, Einaudi, 2017.
Versione a stampa a questo indirizzo: https://www.rivisteweb.it/doi/10.1423/89780