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Il ritorno di Casanova

Film 2023 | Drammatico, 95 min.

Regia di Gabriele Salvatores. Un film con Toni Servillo, Fabrizio Bentivoglio, Sara Serraiocco, Natalino Balasso, Alessandro Besentini. Cast completo Genere Drammatico, - Italia, 2023, durata 95 minuti. Uscita cinema giovedì 30 marzo 2023 distribuito da 01 Distribution. Oggi tra i film al cinema in 322 sale cinematografiche - MYmonetro 3,12 su 16 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento domenica 26 marzo 2023

Un regista non riesce a completare il suo ultimo film su Giacomo Casanova. Comincia ad essere tormentato da sogni e visioni dello stesso personaggio che vuole raccontare. Il ritorno di Casanova è 3° in classifica al Box Office, ieri ha incassato € 123.385,00 e registrato 18.650 presenze.

Consigliato sì!
3,12/5
MYMOVIES 3,00
CRITICA 2,36
PUBBLICO 4,00
CONSIGLIATO SÌ
Un film dall'atmosfera sospesa, pieno di una grazia dolorosa donata dalla prova intensa e nuda di Servillo.
Recensione di Paola Casella
domenica 26 marzo 2023
Recensione di Paola Casella
domenica 26 marzo 2023

Leo Bernardi è un regista che non riesce a completare il suo ultimo film su Giacomo Casanova, in procinto di partecipare in concorso alla Mostra del Cinema di Venezia. Il suo montatore Gianni cerca di farlo uscire dall'impasse e da una depressione incipiente, mentre Leo si consuma fra due sentimenti che gli paiono inadatti ai sui 63 anni: la competitività con un giovane regista, Lorenzo Marino, osannato dalla critica e anche lui in predicato per il concorso veneziano, e l'amore per Silvia, un contadina volitiva e indipendente, molto più giovane di lui. Dunque Leo temporeggia, procrastina, è nervoso e distratto, agitato da sogni e visioni, impolverato come il Casanova che racconta, cui tutto appare "insensato e ripugnante" - a cominciare dal passaggio inesorabile del suo tempo di vita.

Con Il ritorno di Casanova, liberamente tratto dal romanzo omonimo di Arthur Schnitzler, Gabriele Salvatores si confronta sia con il passare inevitabile del tempo, tema del suo film-nel film-nel film (innumerevoli le scatole cinesi tecnologiche in cui è ingabbiata l'opera di Bernardi, che è a colori, mentre la vita del regista si trascina stancamente in bianco e nero), che con un gigantesco fantasma cinematografico, il Federico Fellini di 8 ½ e Il Casanova.

Ma anche lo spirito di Jacques Tati aleggia sulla trama, attraverso la casa automatizzata che si inceppa e si ribella, o l'intrappolamento di Bernardi dietro il vetro di uno sportello bancomat: lì a ricordarci l'aspetto comicamente surreale dell'esistenza, così come la presenza di alcuni attori - Marco Bonadei, Natalino Balasso e il duo Ale e Franz, questa volta in due vicende separate - che provengono dal precedente film sperimentale di Salvatores, Comedians, a riprova di quanto il regista si avventuri sempre su strade nuove (ricordate Nirvana?) senza mai riposare sugli allori.

"Ora i miei incantesimi si sono tutti spenti, la forza che possiedo è solamente mia, ed è poca", cita Salvatores da "La tempesta" di Shakespeare prima di un prologo che dura quasi 12 minuti, ed è già un'esitazione tangibile che riassume il senso della storia. Anche le scelte estetiche, a cominciare da un bianco e nero che alterna spietata nitidezza con spiazzanti fuori fuoco (la bella fotografia è di Italo Petriccione), puntano ad uno smarrimento esistenziale.

È questa atmosfera sospesa, da quadro di Magritte, la forza di Il ritorno di Casanova, insieme all'interpretazione intensa e nuda di Toni Servillo, fragilissimo dietro la maschera del grande autore e dell'uomo di mondo, sfuggente e inadeguato davanti alla violenza dell'attrazione che prova verso Silvia, altro fantasma, questa volta di giovinezza leopardiana: peccato che il copione la voglia contadina, poiché l'aspetto di Sara Serraiocco e il suo linguaggio forbito - per non parlare dell'abito da sera di un famoso stilista - rendono poco credibile il suo mestiere. Fabrizio Bentivoglio, soprattutto nel contesto della filmografia di Salvatores, è un casting ispirato: un ex bellissimo che il tempo ha sfiorito, ma la cui passata irresistibilità è ben impressa nel nostro immaginario collettivo.

Se Casanova si aggira intorno alle lagune veneziane che hanno testimoniato la sua gloria, Leo Berardi si muove in una Milano irriconoscibile, popolata da grattacieli e blogger ambiziosi, combattuto fra l'esigenza professionale di decidere e quella personale di desiderare. Salvatores lo racconta in modo cerebrale ma mai algido, come un uomo il cui "sistema centrale" sta andando quietamente in tilt: uno che, come dice la prosa di Schnitzler, "si cerca e non si trova", perde pezzi (e denti) e si specchia nella propria solitudine, senza confidarsi con nessuno e senza dire a Silvia ciò che prova davvero, con la paura che lei veda in lui solo "un vecchio: poiché lei ha "tanta vita davanti e tutto il tempo per innamorarsi di nuovo", mentre lui nelle mani non ha (più) niente.

Ma Il ritorno di Casanova è anche una riflessione sul cinema e la sua impermanenza "se non c'è un pubblico che vuole vederlo", nonché sui registi che non sanno vivere al di fuori del set, sui giornalisti gossippari, sui montatori mai celebrati e invece coautori dei film dei loro registi (il montaggio di Il ritorno di Casanova è di Julien Panzarasa). Un film pieno di una grazia dolorosa cui Servillo si abbandona senza opporre resistenza, con un "que sera sera" che appartiene ad Alfred Hitchcock più che a Livingston & Evans, o a Doris Day.

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Dall'omonimo romanzo dell'austriaco Arthur Schnitzler, un delizioso gioco meta-cinematografico.
Overview di Archimede Favini
mercoledì 22 marzo 2023

Due anni dopo Comedians, una riflessione meta teatrale sul ruolo della comicità, Gabriele Salvatores torna nelle sale con Il ritorno di Casanova.

Dopo i progetti piuttosto sperimentali e innovativi che lo hanno occupato negli ultimi anni, pensiamo ad esempio ai due capitoli de Il ragazzo invisibile o, ancora, al coraggio mostrato nell'affrontare un tema complesso come l'autismo in Tutto il mio folle amore, Salvatores ci fa dono di un'opera che sembra estremamente ambiziosa e, per la prima volta in tutta la sua carriera, spiccatamente personale.

Ma vediamo qualche anticipazione sulla trama. Al centro della vicenda c'è Leo Bernardi: un affermato regista, interpretato dall'ottimo Toni Servillo, ormai sul far del tramonto; Leo, tuttavia, non è assolutamente disposto ad accettare l'andamento discendente della sua parabola e sentendo addosso il peso di doversi riaffermare per un'ultima volta, si appresta a presentare il suo ultimo film basato sul Casanova di Arthur Schnitzler. Per quanto lui stesso non riesca inizialmente a vederne le analogie, il Casanova di Schnitzler gli somiglia terribilmente: è ormai vecchio, ha perso la capacità di esercitare alcun tipo fascino sulle persone e soprattutto nei confronti delle donne; gli rimane un solo obiettivo, quello di tornarsene a casa. E sarà proprio un incontro fatto nel viaggio verso casa a rendere il Casanova conscio dei suoi ormai evidenti limiti: si renderà conto inevitabilmente di rappresentare solo l'ombra dell'uomo che è stato in passato.

Dal potente trailer vediamo l'evidente fascinazione felliniana, inevitabile quando si tratta un tema del genere: da 8 e mezzo a Il Casanova di Federico Fellini; Salvatores, arrivato a questo punto della sua carriera, non può più evitare questo confronto con il Cinema e dunque con Fellini.

Il ruolo di Casanova, meta-personaggio e doppelganger di Servillo, e di conseguenza dello stesso Salvatores, è affidato a Fabrizio Bentivoglio, in quello che si presenta come un delizioso gioco meta-cinematografico, tra cinema, romanzo e vita.

A concludere questo meraviglioso cast ci sono Natalino Balasso, Alessandro Besentini e Bianca Panconi. Il film è prodotto da Indiana Production con Rai Cinema, Ba.Be Productions ed Edi Effetti Digitali Italiani, in collaborazione con 3Marys Entertainment, con il contributo della Regione Veneto e della Veneto Film Commission. Dopo l'anteprima al Bif&st;, il film sarà in sala dal 30 marzo, distribuito da 01 Distribution.

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PUBBLICO
RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
sabato 1 aprile 2023
enzo70

Gabriele Salvatores dirige due attori in stato di grazia. Questo film sembra, infatti, pensato per Toni Servillo e Fabrizio Bentivoglio. Il tema della vecchiaia, della decadenza del fisico, del tempo in cui non c’è più tempo viene inquadrato attraverso gli occhi di due personaggi: Leo Bernardi, un regista depresso, che vive con difficoltà l’ascesa di un giovane astro [...] Vai alla recensione »

venerdì 31 marzo 2023
ROSMERSHOLM

Quello che frega Salvatores è la sua piacioneria. Prepara il terreno per un gran film e poi cade col desiderio di compiacere il pubblico, vedasi -a parte alcuni sketch dimenticabili- la scena del duello: potenzialmente memorabile ed infine invece un penoso balletto che manca tutte le sue potenzialità cinematografiche. E poi, il buon Bentivoglio per quanto belloccio, non ha mai avuto il [...] Vai alla recensione »

domenica 2 aprile 2023
Riccardo

Mi dispiace che si siano sprecati soldi pubblici (produzione RAI movie) per una cosa che definire film è addirittura assurdo. È un racconto noioso, ripetitivo, senza trama logica, Sceneggiatura e soggetto scritti da qualcuno che farebbe meglio a rivolgersi a uno psichiatra bravo. Mi chiedo perché dobbiamo continuare a sovvenzionare queste opere da niente, invece di spendere i [...] Vai alla recensione »

STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
giovedì 30 marzo 2023
Alessandra Levantesi
La Stampa

Nel 1917, quando nel pieno del conflitto che avrebbe distrutto la felix Austria scrisse Il ritorno di Casanova, il viennese Arthur Schnitzler aveva 53 anni, cioè quanti ne attribuisce al suo protagonista, colto in una fase di ripensamento forse simile a quella che lui stava vivendo; e chissà, magari simile a quella di Gabriele Salvatores, che sullo schermo si sdoppia nel personaggio di un noto regista [...] Vai alla recensione »

giovedì 30 marzo 2023
Pedro Armocida
Il Giornale

Il cinema nel cinema è ormai quasi un genere a parte nella storia della settima arte. Prima o poi tutti gli autori, o presunti tali, vagheggiano di girare un film sui propri tormenti artistici e qualcuno alla fine riesce a mettere in pratica il proposito. Certamente il padre di tutti è 8½ di Federico Fellini, a cui in qualche modo è stato paragonato, solo per restare in tempi molto recenti, Bardo, [...] Vai alla recensione »

giovedì 30 marzo 2023
Adriano De Grandis
Il Gazzettino

il ritorno di Salvatores. Entrambi commettono un'imprudenza. Il primo finisce a duello con il sottotenente Lorenzi, per via di Marcolina, ma si salva; il secondo si avventura sui terreni minati di proprietà felliniana e non gli va altrettanto bene: d'altronde confrontarsi con "8 1/2" è un percorso che nessuno finora aveva fatto, a parte un migliaio di altri registi (non ultimo, il pessimo Iñarritu [...] Vai alla recensione »

giovedì 30 marzo 2023
Marco Contino
Il Mattino di Padova

"Ora i miei incantesimi si sono tutti spenti, la forza che possiedo è solamente mia, ed è poca". Si apre con una citazione di Shakespeare (tratta dalla sua ultima opera teatrale "La tempesta") il nuovo film di Gabriele Salvatores - Il ritorno di Casanova - sul tema del tempo che passa e sull'avvicinarsi di un crepuscolo vissuto con malinconia ma anche con il piglio stizzoso di chi non vorrebbe arrendersi [...] Vai alla recensione »

giovedì 30 marzo 2023
Valentina Vignoli
Sentieri Selvaggi

Il ritorno di Casanova è un doppio viaggio in un inconscio collettivo. Il sociologo Zygmunt Bauman parla di "amore liquido", per definire l'incapacità (sempre più contemporanea) di vivere sentimenti stabili e duraturi. La figura del Casanova è attuale quanto inafferrabile. Toni Servillo interpreta Leo Bernardi, un regista alle prese con il montaggio del suo ultimo film.

giovedì 30 marzo 2023
Alberto Libera
Cineforum

A partire dal 1917, Arthur Schnitzler si dedicò alla parallela stesura della commedia Le sorelle ovvero Casanova a Spa (pubblicata nel 1919) e della novella Il ritorno di Casanova (pubblicata invece l'anno precedente). Se la prima mostra il celebre libertino nell'ardente vigore della giovinezza, dedito ai piaceri dorati della gozzoviglia e del godimento saturnino, la seconda ne esibisce spietatamente [...] Vai alla recensione »

giovedì 30 marzo 2023
Graziarosa Villani
Asbury Movies

Un regista in piena crisi esistenziale, annoiato dalla vita, annoiato dallo stesso cinema, felice solo di ritirarsi nella sua casa trasformata in una cuccia domotica, che minaccia di trasformarsi in intelligente arrivando per assurdo anche a poter interpretare la profonda malinconia dell'uomo. In sostanza, ne Il ritorno di Casanova, si condensano tre film in uno che corrono paralleli tra loro segnati [...] Vai alla recensione »

giovedì 30 marzo 2023
Silvio Danese
Quotidiano Nazionale

Solitudine e bilanci di Casanova, in faccia all'età che Erasmo e Shakespeare pensano come ritorno all'infanzia, nella crisi di un regista che lavora al film sugli ultimi anni del seduttore. Spettri e amori, Fabrizio Bentivoglio e Toni Servillo, tra vecchie ciprie e ingovernabile domotica, biancoenero e colori, proiettano lo sguardo dalla torre di Salvatores su carriera, vita, gesta e rimpianti.

mercoledì 29 marzo 2023
Alessandra De Luca
Ciak

Leo Bernardi, acclamato regista cinematografico, non si arrende all'inevitabile scorrere del tempo e, ancora in cerca di successo, decide di dedicare il suo nuovo film al Casanova, ormai anziano e spiantato, raccontato da Arthur Schnitzler. Durante le riprese il cineasta si rende conto pero` di quanto il celebre seduttore, ormai sul viale del tramonto, gli assomigli.

mercoledì 29 marzo 2023
Ilaria Falcone
NonSoloCinema

Liberamente tratto da "Il ritorno di Casanova" di Arthur Schnitzler, scritto da Umberto Contarello, Sara Mosetti e dal regista Gabriele Salvatores, il film racconta e riflette sul rapporto che c'è tra vita e cinema, e quindi sulla paura di affrontare la vita vera, una volta superata a grandi passi quella linea invisibile tra il lungo passato e il futuro che resta, che la società indica come "mezza [...] Vai alla recensione »

martedì 28 marzo 2023
Maria Lucia Tangorra
Cineclandestino

Sul grande schermo sono le prime parole che leggiamo, nello specifico le pronuncia Prospero ne "La Tempesta" di Shakespeare proprio nell'epilogo. La scelta di Gabriele Salvatores di inserirle all'inizio de Il ritorno di Casanova ci anticipa un punto cardine che viene affrontato: la crisi creativa - e non solo. Leo Bernardi (interpretato da Toni Servillo che si dimostra ancora una volta credibile) [...] Vai alla recensione »

martedì 28 marzo 2023
Giulio Sangiorgio
Film TV

Se c'è una cosa che ci piace, del cinema di Salvatores, è la leggiadria con cui si reinventa film dopo film, non cercando mai l'opera assoluta, ma lasciando che i suoi lavori portino i segni del loro essere tentativi, laboratori, scommesse. Un cinema vivo, ludico, libero, familiare (come un ritorno alla dimensione della compagnia teatrale da cui tutto nacque), a suo modo sperimentale (nel senso che [...] Vai alla recensione »

domenica 26 marzo 2023
Michele Anselmi
Cinemonitor.it

In esergo, prima dei titoli di testa, si legge: «Ora i miei incantesimi si sono tutti spenti. La forza che possiedo è solo mia, ed è poca». Lo dice Prospero nel finale di "La Tempesta" di Shakespeare, ma ho come la sensazione che Gabriele Salvatores, classe 1950, parli un po' di sé, citando quei versi, nel suo nuovo film "Il ritorno di Casanova". Ha inaugurato il 25 sera il Bif&st; di Bari e poi sarà [...] Vai alla recensione »

domenica 26 marzo 2023
Davide Maria Zazzini
La Rivista del Cinematografo

"Come mai un altro film su Casanova?". La provocazione di un giornalista a Leo Bernardi, regista di successo ormai sul viale del tramonto, coglie anche noi sui titoli di coda: c'era bisogno di un altro film su Casanova all'interno di un film sull'ennesimo regista in crisi che non riesce a fare un film? Salvatores, per celebrare i primi (pluridecorati) quarant'anni di cinema, sceglie di guardarsi allo [...] Vai alla recensione »

NEWS
BOX OFFICE
venerdì 31 marzo 2023
Andrea Chirichelli

Il film con Toni Servillo debutta al terzo posto con 31mila euro, davanti a un'altra new entry: Quando di Walter Veltroni. Scopri la classifica »

OVERVIEW
mercoledì 22 marzo 2023
Archimede Favini

Salvatores racconta una vicenda dall'evidente fascinazione felliniana. Con Toni Servillo e Fabrizio Bentivoglio. Dal 30 marzo al cinema. Vai all'articolo »

TRAILER
mercoledì 22 febbraio 2023
 

Regia di Gabriele Salvatores. Un film con Toni Servillo, Fabrizio Bentivoglio, Sara Serraiocco, Natalino Balasso, Alessandro Besentini. Da giovedì 30 marzo al cinema. Guarda il trailer »

NEWS
mercoledì 3 marzo 2021
 

Toni Servillo è il protagonista del nuovo film di Gabriele Salvatores che, tratto dall'omonimo romanzo di Arthur Schnitzler, racconterà dell'arrivo dell'età avanzata per il latin lover Casanova. l film è co-prodotto da Marco Cohen, Fabrizio Donvito, Benedetto [...]

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