Il Far East Film Festival di Udine festeggia un quarto di secolo. 25 anni di un evento cresciuto al di là di ogni aspettativa sul piano qualitativo e quantitativo, fino a collocarsi come punto di riferimento internazionale per il cinema dell’Estremo Oriente. Anche in questa edizione 2023, accanto al festival in presenza ci sarà la possibilità di recuperare una nutrita selezione di titoli anche sulla piattaforma di streaming MYmovies ONE. 

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Dei 22 titoli proposti 5 sono caratterizzati come GALA, ossia special screenings che saranno disponibili online per una sola serata. Chi ha amato Escape from Mogadishu potrà ritrovarne le atmosfere in Home Coming, action bellico sulla complicata evacuazione di due cittadini cinesi in una situazione di guerra nel continente africano. Di tutt’altro tenore Yudo: The Way of the Bath, commedia giapponese incentrata sugli onsen, i bagni pubblici, in cui tradizione e contemporaneità cercano una difficile armonia.

Un tema che ritorna in A Light Never Goes Out, mélo di Hong Kong che regalerà emozioni e commozione: un cast di star, Simon Yam e Sylvia Chang, sulla resistenza al cambiamento imposto dall’alto, che intende mettere fine all’arte delle insegne al neon, tipica dell’ex colonia. Da Taiwan arriva Marry My Dead Body, commedia queer e ghost story insieme, con un fantasma che chiede la mano di un uomo in carne e ossa. E infine The Sales Girl, un’altra commedia che proviene dalla cinematograficamente poco conosciuta Mongolia, su una ragazza che si trova a sostituire un’amica nella gestione di un sexy shop. Seguiranno stranezze.

Per dodici titoli della selezione sul presente del cinema Far East offerta da MYmovies ONE, invece, ci sarà a disposizione una “finestra” di visione online più ampia. Tra questi You’ve Got a Friend di un habitué del FEFF come Ryuichi Hiroki, regista di una love story ambientata nel mondo S&M. Sempre dal Giappone arrivano il dramma in costume The Legend & Butterfly e l’eccentrico She is Me, I Am Her di Mayu Nakamura, intreccio di quattro storie che hanno come comun denominatore l’impatto della pandemia sulla vita quotidiana di gente comune.

Ben due titoli provengono dalla poco esplorata Malaysia: Abang Adik e Coast Guard Malaysia: Ops Helang, action che garantisce un body count all’altezza di John Wick – e altrettanti dalla Corea del Sud, con il romance fantasy Ditto, storia d’amore divisa da piani temporali differenti, e l’horror The Other Child, inquietante ghost story con al centro un’adozione osteggiata. La palma del titolo più curioso va indubbiamente all’unico film thailandese in concorso di FEFF 25: You & Me & Me, diretto dalle gemelle Wanweaw & Weawwan Hongvivatana, che racconta la storia di due… gemelle adolescenti, che si innamorano dello stesso ragazzo e vengono divise in seguito alla separazione dei genitori.

MYmovies ONE fornisce anche la possibilità, per chi non sarà a Udine, di recuperare 5 estratti dalle preziose retrospettive di questa edizione del Far East. La principale è dedicata al decennio precedente alla nascita del festival e include il noir Dang Bireley's and Young Gangsters, cult della new wave thailandese dallo stile iperrealista e debutto dietro la macchina da presa di Nonzee Nimibutr, autore del successivo Nang Nak.

La firma di Hou Hsiao-hsien dovrebbe essere una garanzia per ogni cinefilo che si rispetti: Dust in the Wind del 1986 è un gioiello della new wave di Taiwan e chiude una trilogia che include il capolavoro A Time to Live, A Time to Die. Si vola nelle Filippine per un’accoppiata di titoli fondamentali sulla condizione femminile: Flowers in the City Jail del 1984 è un durissimo dramma carcerario sugli abusi subiti da una donna in un sistema biecamente maschilista, mentre A Separated Woman del 1994 si concentra sulle difficoltà di una madre rimasta single dopo il tradimento del marito.

L’altra mini-retrospettiva, omaggio a Johnnie To, è rappresentata su piattaforma da Sparrow, deliziosa pochade cinefila con un Simon Yam mattatore. Uno dei titoli meno noti del grande regista, ma un cult da riscoprire.