Titolo internazionale | Barking Dogs Never Bite |
Anno | 2000 |
Genere | Commedia, |
Produzione | Corea del sud |
Durata | 106 minuti |
Regia di | Bong Joon-ho |
Attori | Sung-jae Lee, Du-na Bae, Doona Bae, Ho-jung Kim, Su-hee Go Roe-ha Kim, Jin-gu Kim, Im Sang-soo, Seong-hae Kang. |
Uscita | giovedì 27 aprile 2023 |
Tag | Da vedere 2000 |
Distribuzione | PFA Films |
MYmonetro | Valutazione: 3,50 Stelle, sulla base di 1 recensione. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 14 aprile 2023
Il film di Bong Joon-ho racconta la storia di un giovane lettore universitario che, infastidito dai cani del quartiere in cui vive, decide di rapirli.
CONSIGLIATO SÌ
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Yun-ju è un nullafacente che non ha i soldi per corrompere il suo preside e diventare professore; frustrato, si sfoga con i cani del vicinato, cercando goffamente di eliminarli. Di contro Hyun-nam, giovane svampita ma di buon cuore, decide di indagare per scovare il rapitore di cani.
Mascherato sotto i panni della commedia surreal-demenziale, Cane che abbaia non morde lavora sottopelle e insinua più di un dubbio sulla sua reale natura.
Commedia bizzarra o riflessione tutt'altro che banale e tutt'altro che ottimista sul quotidiano? Verrebbe da propendere per la seconda ipotesi, anche considerato il prosieguo della carriera - Memories of Murder, The Host, Mother - di uno dei maggiori talenti emersi dalla Corea del Sud di terzo millennio, quel Bong Joon-ho che si rivelerà solidissimo autore apprezzato internazionalmente e nel contempo brillante interprete dei gusti del pubblico sudcoreano, da cui sarà sistematicamente ripagato con incassi da capogiro.
È negli anfratti della vicenda, anziché nell'intreccio principale, che si coglie l'amarezza dell'analisi di Bong; un aspirante professore che deve pagare per diventarlo, la Tv come unica via per il successo dei più sfortunati in una vita altrimenti inutile, ma soprattutto le condizioni di lavoro disagiate di una donna incinta in un sistema fondamentalmente misogino come quello coreano. Nell'assurdo della superficie, invece, pullula una fauna variegata di psicosi umane, talora a livelli parossistici, come il custode che si cucina cani nello scantinato o il barbone che ripara le antenne e vive nei ripostigli del condominio.
Un mondo caotico e privo di un filo logico, che porta naturalmente a solidarizzare con i reietti, i disadattati, coloro che si rifiutano di aderire a comportamenti e priorità che implicano comportamenti nel migliore dei casi stupidi, nel peggiore malvagi.
Per i teneri di cuore come Hyun-nam - una giovane e già bravissima Bae Doo-na (Mr. Vendetta), di lì in avanti specializzata nella parte della ragazza stralunata - resta solo tanta frustrazione, benché questa non incrini minimamente l'ottimismo proprio dei semplici. Pregevole anche la colonna sonora, a base di un avant-jazz schizoide che si rivela appropriato per punteggiare le sequenze più folli, quelle in cui il Fato più si diverte a prendersi gioco dei personaggi, permettendo loro di incontrarsi e/o scontrarsi senza che possano mai capire - ammesso che esista - la direzione corretta da seguire.
Yun-ju vorrebbe diventare professore, ma sa che per far questo dovrebbe pagare una tangente al rettore dell’universitario. Sua moglie è in attesa del loro figlio e sfoga su di lui tutte le sue ansie, cosi che il giovane finisce per sfogarsi con i cani che abbaiando disturbano la quiete del condominio. Ma nel condominio stesso scoprirà che c’è qualcuno che negli scantinati [...] Vai alla recensione »
A proposito di "politica degli autori", tutto si può dire tranne che nel 2000 l'allora esordiente Bong Joon-ho non avesse già le idee chiare su cosa raccontare e su come farlo. Già, perché Cane che abbaia non morde, opera prima del cineasta sudcoreano finalmente distribuita nelle sale italiane, a distanza di due abbondanti decenni sembra proprio uno di quei film-summa nei quali poter ritrovare luoghi, [...] Vai alla recensione »