Primo Maggio. La propaganda del governo, la debolezza del sindacato
di Alessandro De Angelis
Da un lato la narrazione del governo operoso e che dà soldi (tralasciando l'allargamento della precarietà). Dall'altro una mobilitazione più annunciata che agìta, che segnala una fragilità dei sindacati italiani rispetto a quelli europei nella gestione del conflitto sociale
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Si chiama, tecnicamente, propaganda. Prima il finto incontro coi sindacati. Non per aprire un confronto, ma per informarli a cose fatte su un provvedimento appreso dai giornali. Poi il suo climax con il video di Giorgia Meloni, in perfetto stile “populista”: dopo la sostanziale disintermediazione con le forze sociali, anche quella coi giornalisti. E non è una difesa di categoria sottolineare come l’ultima occasione in cui la premier si è degnata di rispondere alle domande sia stato la catastrofica conferenza stampa di Cutro.
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PRIMO MAGGIO
LA PROPAGANDA DEL GOVERNO, LA DEBOLEZZA DEL SINDACATO
Da un lato la narrazione del governo operoso e che dà soldi (tralasciando l'allargamento della precarietà). Dall'altro una mobilitazione più annunciata che agìta, che segnala una fragilità dei sindacati italiani rispetto a quelli europei nella gestione del conflitto sociale
di Alessandro De Angelis
Meloni preferisce tre minuti di video ai giornalisti
L'ultima conferenza stampa a Cutro, quasi due mesi fa
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