Tratto da una storia vera, il ritratto di una ginnasta di 15 anni divisa tra la Svizzera, dove si allena in vista dei Campionati Europei, e la sua Ucraina, dove la madre giornalista rischia ogni giorno la vita. Da giovedì 8 giugno al cinema. La recensione
Olga, basato su una storia vera, è stato girato prima e dopo la pandemia, con in mezzo una lunga pausa dovuta al lockdown, e il percorso di riprese ha visto la situazione ucraina precipitare.
Il regista franco-svizzero Elie Grappe aveva solo 22 anni quando ha iniziato a scrivere la sceneggiatura, e ha concluso le riprese appena 27enne: probabilmente la sua giovane età gli ha consentito di sintonizzarsi perfettamente con i dubbi e la paure di un’adolescente che, oltre al consueto carico emotivo legato all’età, deve confrontarsi con una situazione politica difficile, con la preoccupazione per un genitore costantemente in pericolo, e con la tensione per le gare sportive in arrivo.
Grappe racconta molto bene le lealtà divise all’interno della mente della ragazza, che ha tutto il diritto di investire sul suo futuro sportivo ma anche tutto il rimpianto di doverlo fare lontana da Kiev e da sua madre. In questo senso il film, già narrativamente riuscito, diventa efficace metafora di una situazione comune a molti e dolorosamente attuale. La recensione
Prossimi film in uscita nelle sale.
Guida alla programmazione dei film in uscita nelle sale cinematografiche della tua città.
Scopri i film GRATUITI in streaming.
Scopri i film delle maggiori piattaforme digitali al miglior prezzo.
Guida alla programmazione tv. Palinsesto completo del digitale terrestre e di Sky, orari delle trasmissioni.
Film e serie tv in programmazione su Sky.