STORIE E LINGUAGGI – 34
STORIE E LINGUAGGI UMBERTO
SABA STORIE E LINGUAGGI
IL CANZONIERE (1945)
OLTRE IL CANZONIERE (1946-1957)
STORIE E LINGUAGGI EDIZIONE
CRITICA E INTRODUZIONE
A CURA DI GIUSEPPE EMILIANO
BONURA STORIE E LINGUAGGI
STORIE E LINGUAGGI STORIE E
LINGUAGGI STORIE E LINGUAGGI
STORIE E LINGUAGGI STORIE E
LINGUAGGI STORIE E LINGUAGGI
STORIE E LINGUAGGI STORIE E
LINGUAGGI STORIE E LINGUAGGI
STORIE E LINGUAGGI
Collana diretta da Franco Cardini e Paolo Trovato
Il Canzoniere (1945)
Oltre il Canzoniere (1946-1957)
STORIE E LINGUAGGI
Direttori
Franco Cardini, Università di Firenze
Paolo Trovato, Università di Ferrara
Comitato scientifico
Angela Maria Andrisano, Università di Ferrara
Olivier Bivort, Università di Ca’ Foscari, Venezia
Maria Adele Cipolla, Università di Verona
José Enrique Ruiz Domenec, Universidad Autónoma de Barcelona
Andrea Giardina, Scuola Normale Superiore di Pisa
Loretta Innocenti, Università di Ca’ Foscari, Venezia
Martin McLaughlin, University of Oxford
Brian Richardson, University of Leeds
Francisco Rico, Universidad Autónoma de Barcelona
Marco Tarchi, Università di Firenze
Raymund Wilhelm, Alpen-Adria-Universität Klagenfurt
‘Storie e linguaggi’ è una collana sottoposta a peer-review
‘Storie e linguaggi’ is a Peer-Reviewed Series
Umberto Saba
Il Canzoniere (1945)
Oltre il Canzoniere (1946-1957)
Edizione critica e introduzione a cura di
Giuseppe Emiliano Bonura
Tomo i
Proprietà letteraria riservata
© libreriauniversitaria.it edizioni
Webster srl, Padova, Italy
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Prima edizione: dicembre 2019
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Volume realizzato in collaborazione con l'Università per Stranieri di Siena
SOMMARIO
TOMO I
Introduzione. I Canzonieri di Umberto Saba . . . . . . . . . . . . . .
VII
Le forme del Canzoniere (1945) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . xxxvi
L’apparato. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . xxxix
Per un’edizione commentata. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . xlvii
Testimoni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . li
Testimoni pre-45 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . lii
Testimoni post-45 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . cxii
Bibliografia dei testi citati . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . clxxxi
Umberto Saba
IL CANZONIERE (1900-1945)
Volume primo (1900-1920)
Poesie dell’adolescenza e giovanili (1900-1907) .
Versi militari (Salerno, 12° Fanteria, 1908) . . .
Casa e campagna (1909-1910) . . . . . . . . .
Trieste e una donna (1910-1912) . . . . . . . .
La serena disperazione (1913-1915). . . . . . .
Poesie scritte durante la guerra . . . . . . . . .
Tre poesie fuori luogo . . . . . . . . . . . . . .
Cose leggere e vaganti (1920) . . . . . . . . . .
L’amorosa spina (1920) . . . . . . . . . . . . .
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. 65
. 81
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173
187
193
213
Sommario
Volume secondo (1921-1932)
Preludio e canzonette (1922-1923)
Autobiografia (1924) . . . . . . .
I prigioni (1924). . . . . . . . . .
Fanciulle (1925) . . . . . . . . . .
Cuor morituro (1925-1930) . . . .
L’uomo (1928) . . . . . . . . . .
Preludio e fughe (1928-1929) . . .
Il piccolo Berto (1929-1931) . . .
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365
385
429
Indice dei testi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 463
[ VI ]
INTRODUZIONE.
I CANZONIERI DI UMBERTO SABA
«Proprio perché ribelle, insorgente sull’orizzonte degli odî inessenziali, questa ostinazione volontaria di amore, questo amore nonostante
tutto di Saba il vecchio c’investono nella nostra attualità: omaggio,
una simile pubblicazione, di noi uomini disinfettati d’illusione ma
abitati da una fede assurda e caparbia». (Dall’ introduzione di Gianfranco Contini a Ultime cose, Lugano, Collana di Lugano, 1944).
Era il settembre del 1921 quando Umberto Saba pubblicò il suo primo Canzoniere col marchio editoriale della libreria antiquaria di cui era proprietario. Come noto,1 si trattava di una pubblicazione privata, seguita al rifiuto
dell’editore Vallecchi di pubblicare il libro La serena disperazione. Quella
raccolta avrebbe dovuto contenere tutte le poesie dal 1912 sino a quel momento, diversamente dunque dal Canzoniere pubblicato, che incluse composizioni che andavano dal 1900 al 1921.2
Dall’edizione del 1921 in poi si contano decine di plaquette, pubblicazioni
su rivista, oltre ad altre edizioni del Canzoniere, progetti d’opera, forme
dell’opera principale superstiti e nascoste tra le centinaia di manoscritti
e dattiloscritti.3 Lo studio di questo materiale, dei testi e dei progetti noti
(come l’opera omnia per Mondadori o l’Antologia postuma per l’Universale
Einaudi) o sommersi e salvati ha rappresentato la parte certamente più complessa ma anche densa di maggiori novità per l’allestimento dell’edizione
critica delle poesie di Saba e per l’individuazione di un testo base del Canzoniere che fosse originale e rispettoso della tradizione. Ciò a beneficio del
lettore e dello studioso.
1
Saba (a cura di A. Stara) 1988, p. LXXXI.
2 Tra gli studi che affrontano la tradizione dei testi di Saba si segnala Vela 2001, pp. 12611300; sulla storia delle raccolte si veda Coccia 1998, pp. 61-71.
3
Sulle “forme” del Canzoniere (dal 1919 al 1965) si veda Brugnolo 1995, pp. 497-508.
Il Canzoniere
Di quel libro edito nel 1921 si dispone di un’edizione critica a cura di
Giordano Castellani,4 la quale ricostruisce la fase genetica del primo Canzoniere, distinguendolo e separandolo con convincente esattezza dalla stagione
poetica successiva, che approderà all’edizione del 1945 e alle successive. Si
noti, infatti, come nonostante il libro porti lo stesso titolo, il Canzoniere
edito nel 1921 non rappresenta una prima stesura delle successive edizioni
del Canzoniere, esso è invece un altro libro rispetto all’edizione einaudiana
del 1945, sia da un punto di vista strutturale che testuale.
L’esemplare del 1921 contiene le poesie degli anni 1912-1918 già pubblicate in varie riviste, le poesie dell’adolescenza (rifiutate nella raccolta di Poesie del 1911 per la «Casa editrice italiana») e gli ultimi risultati del proprio
lavoro (L’amorosa spina). Come nota Castellani:
A questa complessa opera di rielaborazione Saba attendeva dal 1913, prima in vista di un canzoniere antologico, poi, con la riscoperta nel 1917 dei
sonetti dell’adolescenza rifiutati nella silloge dell’11, per una minuziosa cronistoria dell’intero itinerario artistico compiuto. Ma la scarsa disponibilità
degli editori, insieme alla rapida evoluzione estetica degli anni 1919-1921,
indussero il poeta ad abbandonare il manoscritto pronto all’inizio del ’19 e
a riscrivere da capo il suo libro, che arriverà finalmente alla stampa in una
redazione più equilibrata fra linguaggio comune e registro aulico. Forma
provvisoria anche questa però, e lontana da quella fissata nelle edizioni del
secondo dopoguerra, come si avverte in Storia e cronistoria del Canzoniere5.
Il libro edito per Einaudi nel 1945 presenta sin dall’impianto generale dell’opera un’importante distinzione, risulta infatti diviso in tre volumi, di cui il primo
racchiude la produzione inclusa nel ’21, pure se molto diminuita, con nuove immissioni e con consistenti e significative varianti testuali e di posizione; gli altri
due includono invece poesie inedite o, nella grande maggioranza, non ancora
scritte nel 1921. È proprio questa remota identità a suggerire correttamente al
Castellani un’edizione critica ad hoc del Canzoniere del 1921.
È evidente dunque quanto l’edizione del 1945 rappresenti un nuovo e
importante punto di arrivo nella produzione poetica di Umberto Saba, tanto
nuovo che il libro è presentato nel colophon come una «prima edizione».
4
5
Saba (ed. critica a cura di Castellani) 1981. Sempre a Giordano Castellani si deve il contributo per una nuova edizione critica del libro: Castellani 1982, pp. 301-329.
Castellani 1983, pp. 10-11.
[ VIII ]
Introduzione
Vivo Saba, le edizioni d’autore che fanno da confine cronologico al Canzoniere sono quella pubblicata a Trieste nel 1921 e quella di lusso della Garzanti
uscita nel 1951. Dopo il 1951 l’Einaudi stampa un’altra edizione nella collana
«I millenni», edita postuma nel 1957, la cui correzione delle bozze un vecchio
e malato Saba decide di delegare ai correttori della casa editrice torinese. Del
resto, lo stesso autore, scrivendo il 25 febbraio 1956 a Giulio Einaudi, affermava di non essere in grado di correggere le bozze, chiedendo all’Editore di
prendere «come teste quello che ti ho inviato già corretto».6 Si riferisce alle
bozze di un Canzoniere corretto e inviato a Einaudi già nell’ottobre del 19557
e che risulta attualmente disperso o almeno non identificabile.
Agli errori dell’edizione del ’57 si aggiungono ulteriori imperfezioni nella
ristampa del 1958, presentata come «quarta edizione» dall’Editore, ma descritta nel colophon come «ristampa identica alla precedente». Questa infatti
era stata ricomposta con una seconda fusione e impaginazione dei piombi
scomposti per errore, «riutilizzando tuttavia i nastri perforati disponibili».8
All’edizione del 1957 seguono altre due edizioni einaudiane nel 1961 e nel
1965. L’edizione del ’65 (la sesta edizione) corregge i diversi errori introdotti
nella stampa del ’57 e funge da testo di riferimento per l’edizione dei «Meridiani» curata da Arrigo Stara.9
L’ultima edizione sorvegliata dall’autore è, quindi, quella di lusso della Garzanti uscita nel 1951,10 pure non priva di imperfezioni, come sottolinea Stara:
6
Lettera conservata presso l’Archivio di Stato di Torino nel Fondo della casa editrice all’interno del faldone «Giulio Einaudi 184» al fascicolo n. 198.
7 Lettera conservata presso l’Archivio di Stato di Torino nel Fondo della casa editrice all’interno
del faldone «Giulio Einaudi 184» al fascicolo n. 186. Sembra almeno inverosimile che Saba si
riferisca al Canzoniere conservato nello stesso Fondo all’interno del Faldone «Giulio Einaudi
Ufficio tecnico originali e bozze n. 1564» al fascicolo n. 4654, il quale è una bozza corretta per
l’edizione del 1948 (con firma autografa di Saba). Nonostante nelle lettere conservate Giulio
Einaudi confermi di averlo ricevuto, non v’è traccia di questo Canzoniere presso l’Archivio di
Stato di Torino, né al «Centro di Ricerca sulla tradizione manoscritta di autori moderni e contemporanei» dell’Università degli Studi di Pavia o nei fondi privati triestini ci sono testimoni del
Canzoniere databili a questa altezza cronologica. Il più vicino in termini di tempo è la copia del
Canzoniere Garzanti (con rilegatura verde) con interventi autografi conservata a Pavia e databile
alla fine del 1953. Una lettera allegata autografa ne chiarisce lo scopo quasi testamentario e ne
varietur, escludendo quindi la possibilità che si tratti delle bozze del ’56.
8
9
Castellani 1983, p. 38.
«in una veste parzialmente modificata rispetto all’edizione Einaudi 1965, e che si spera il
più possibile corrispondente alla volontà di Saba», Saba (a cura di A. Stara) 1988, p. XCIV.
10
Ivi, p. 33.
[ IX ]
VOLUME PRIMO
(1900-1920)
POESIE DELL’ADOLESCENZA E GIOVANILI
(1900-1907)
A32 M43 M45
M48C45 C48 AG49 C51 MC51 Co53C51
Titolo: M435 POESIE DELL’ADOLESCENZA | E GIOVANILI | 1900-1910 M433 POESIE
DELL’ADOLESCENZA | E GIOVANILI (cassato e riscritto a penna nera) | 1900-1910
Datazione: A32 M433a M45 1900-1907] A32 M435 1900-1910 M433 1900-1903 M431
(1900-1902)
A32: introduzione a firma di Umberto Saba: Questo libro raccoglie – sotto il titolo della prima
che ho scritta – il testo definitivo di tutte le poesie che voglio conservate dell’adolescenza e
della giovinezza, anteriori a «Trieste e una donna». Il lettore che conosce l’ormai esaurito
«Canzoniere» vedrà quanto severa è stata la scelta; quanto opportuni gli ultimi ritocchi. La
mia esperienza di oggi, e la memoria che serbo di come sono nate le mie poesie anche più
lontane, mi hanno concesso di compiere – in un momento di grazia – questo difficile e delicato
lavoro, del quale da anni sentivo la necessità. | Col presente volumetto potrebbe avere inizio
l’edizione completa e definitiva di tutta la mia opera poetica. «Trieste e una donna» sarebbe,
in questo caso, il secondo libro.
Il Canzoniere (1945)
Ammonizione
A32 (=RA32) M43 M45
M48C45 C48 C51 MC51 MAnt53 Co53C51
Che fai nel ciel sereno
bel nuvolo rosato,
acceso e vagheggiato
dall’aurora del dì?
5
10
15
Cangi tue forme e perdi
quel fuoco veleggiando;
ti spezzi e, dileguando,
ammonisci così:
Tu pure, o baldo giovane,
cui suonan liete l’ore,
cui dolci sogni e amore
fanno scordar l’avel,
scolorerai, chiudendo
le azzurre luci, un giorno;
mai più vedrai d’intorno
gli amici e il patrio ciel.
In A32, in alto a sinistra: “(Trieste, 1900)”.
1 M45 sereno] A32 M435 sereno,
6 A32 M431 M45 fuoco] M435 fuoco,
7 A32 M45 spezzi] M435 spezzi,
9 M435 M45 Tu] A32 «Tu
M45 o baldo] A32 o altero M435 altero
5
10 M43 M45 l’ore,] A32 l’ore;
12 M45 fanno scordar l’avel,] A32 fanno a un pensier ribel; M435 nascondono l’avel; M432
nascondono l’avel,
14 A32 M451 M45 luci,] M435 luci
16 M435 M45 ciel.] A32 ciel.»
MAnt53 Riporta la sezione di appartenenza e la data: Da “Poesie dell’adolescenza e giovanili”:
1900
5 C48 AG49 C51 MAnt53 Cangi tue forme e] MC513 Co53C511 Cangi di forma e
9 C48 AG49 C51 MAnt53 pure, o] MC513 Co53C511 pure,
12 fanno scordar l’avel] M48C452 C48 AG49 C51 MAnt53 nascondono l’avel
[8]
Poesie dell’adolescenza e giovanili (1900-1907)
La casa della mia nutrice
A32 (= RA32) M43 M45
C48 AG49 C51 MC51 Co53C51
4
La casa della mia nutrice posa
tacita in faccia alla Cappella antica,
ed al basso riguarda, e par pensosa,
da una collina alle caprette amica.
8
La città dove nacqui popolosa
scopri da lei per la finestra aprica;
anche hai la vista del mar dilettosa
e di campagne grate alla fatica.
11
Qui – mi sovviene – nell’età primiera,
del vecchio camposanto fra le croci,
giocavo ignaro sul far della sera.
14
A Dio innalzavo l’anima serena;
e dalla casa un suon di care voci
mi giungeva, e l’odore della cena.
In A32, in alto a destra, sotto il titolo: “(Trieste, 1901)”.
1 M435 M45 posa] A32 posa,
2 M435 M45 tacita] A32 tacita, M435 M45 antica,] A32 antica;
6 A32 M45 aprica;] M435 aprica,
7 M435 M45 dilettosa] A32 dilettosa,
9 A32 M45 qui – mi sovviene –] M435 qui, mi sovviene, A32 M45 primiera,] M435 primiera
10 A32 M45 camposanto] M435 cimitero A32 M45 croci,] M435 croci
11 A32 M45 ignaro] M435 a lungo
12 M435 M45 A Dio] A32 O a Dio A32 M435 M45 innalzavo] M433 M431 inalzavo l’intervento a lapis (M431) è nel margine destro in corrispondenza del verso.
13 A32 M433 M45 dalla casa] M435 dall’interno
14 A32 M45 giungeva,] M435 giungeva
12 C48 AG49 C51 A Dio] MC513 Co53C511 O a Dio
[9]
Giuseppe Emiliano Bonura (Catania, 1984) ha conseguito il titolo di dottore di ricerca in Storia
della Lingua, Letteratura e Filologia italiana presso l'Università per Stranieri di Siena nel 2013.
Oltre che a una serie di pubblicazioni e conferenze nazionali e internazionali sull'opera di
Umberto Saba, si è dedicato allo studio critico della letteratura italiana delle origini all'interno
del progetto LIO della Fondazione Ezio Franceschini di Firenze e a lavori bibliografici e filologici
su Pellegrino Artusi, Mario Tobino, Giorgio La Pira e Giovanni Battista Montini.
ISBN 978-88-3359-217-6
€ 49,90
(prezzo dei due tomi indivisibili)
STORIE E LINGUAGGI – 34
Questa è la prima edizione critica delle poesie di Umberto Saba successive al 1921. Il libro
ricostruisce il percorso genetico ed evolutivo della produzione poetica sabiana. Dall’edizione del
Canzoniere del 1921 in poi si contano decine di plaquette, pubblicazioni su rivista, successive
edizioni del Canzoniere, progetti d’opera, forme dell’opera principale superstiti e nascoste tra
le centinaia di manoscritti e dattiloscritti. Lo studio di questo materiale, dei testi e dei progetti
noti o sommersi e salvati ha rappresentato la parte certamente più complessa ma anche densa di
maggiori novità per l’allestimento dell’edizione critica delle poesie di Saba e per l’individuazione
di un testo base che fosse originale e rispettoso della tradizione.