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ARCHIVIO ROMANZO · 37 PIETRO G. BELTRAMI AMORI CORTESI SCRITTI SUI TROVATORI FIRENZE EDIZIONI DEL GALLUZZO PER LA FONDAZIONE EZIO FRANCESCHINI 2020 ARCHIVIO ROMANZO 37 FONDAZIONE EZIO FRANCESCHINI FONDO GIANFRANCO CONTINI ARCHIVIO ROMANZO Collana a cura di Lino Leonardi PIETRO G. BELTRAMI AMORI CORTESI SCRITTI SUI TROVATORI FIRENZE EDIZIONI DEL GALLUZZO PER LA FONDAZIONE EZIO FRANCESCHINI 2020 Il volume è stato pubblicato con un contributo del Dipartimento di Filologia, Letteratura e Linguistica dell’Università di Pisa Fondazione Ezio Franceschini ONLUS via Montebello 7 I-50123 Firenze tel. +39.055.204.97.49 fax +39.055.230.28.32 [email protected] www.fefonlus.it SISMEL · EDIZIONI DEL GALLUZZO via Montebello 7฀ I-50123 Firenze tel. +39.055.237.45.37฀ fax +39.055.239.92.93฀ [email protected] · [email protected] www.sismel.it · www.mirabileweb.it ISBN 978-88-8450-924-6 © 2020 - SISMEL · Edizioni del Galluzzo e Fondazione Ezio Franceschini ONLUS SOMMARIO VII IX XI XV XXXIII Premessa dei curatori Provenienza dei saggi Tabula gratulatoria Bibliografia degli scritti di Pietro G. Beltrami Nota dell’Autore AMORI CORTESI. SCRITTI SUI TROVATORI I. LEGGERE I TROVATORI 3 1. Leggere i trovatori oggi (e domani?) II. I ‘TROVATORI ANTICHI’ 29 61 95 119 145 179 2. 3. 4. 5. 6. 7. Ancora su Guglielmo IX e i trovatori antichi Per la storia dei trovatori: una discussione Cercamon ‘trovatore antico’: problemi e proposte La canzone «Belhs m’es l’estius» di Jaufre Rudel Per una rilettura di «Deiosta·ls breus jorns e·ls loncs sers» Peire d’Alvernhe e l’interpretazione dei trovatori III. GIRAUT DE BORNEIL 191 229 265 293 323 345 359 371 8. Giraut de Borneil «plan e clus» 9. Giraut de Borneil, la pastorella ‘alla provenzale’ e il moralismo cortese 10. Lettura di «Ben cove, pus ja baissa·l ram» (BdT 242,25) 11. Lettura di «Quan lo fregz e·l glatz e la neus» (BdT 242,60) 12. Un divertimento di Giraut de Borneil con Delfino d’Alvernia 13. La canzone «Per solatz revelhar» di Giraut de Borneil 14. Note su «Ans que venha» di Giraut de Borneil 15. Appunti per una nuova edizione di Giraut de Borneil v SOMMARIO IV. BERTRAN DE BORN 389 407 441 463 16. Bertran de Born poeta galante: la canzone della domna soiseubuda 17. Bertran de Born il giovane e suo padre 18. Giochi di corte per Bertran de Born («Chazutz sui de mal en pena») 19. Bertran de Born fuori da Altaforte. Qualche nota su «Ges no mi desconort» V. ARNAUT DANIEL 489 503 20. «Lo ferm voler» di Arnaut Daniel: noterella per una traduzione 21. Arnaut Daniel e la ‘bella scuola’ dei trovatori di Dante VI. TROVATORI DEL DUECENTO 535 567 22. Appunti su «Razo e dreyt ay si·m chant e·m demori» 23. Spigolature su Sordello e la poesia italiana del Duecento VII. QUESTIONI DI METRICA 611 649 707 24. Variazioni di schema e altre note di metrica provenzale 25. «Er auziretz» di Giraut de Borneil e «Abans qe·il blanc puoi» di autore incerto BIBLIOGRAFIA INDICI 763 789 Indice degli autori, dei testi e dei personaggi storici Indice degli studiosi vi PREMESSA DEI CURATORI G li scritti di questa raccolta sono rappresentativi di un solo aspetto dell’opera di Pietro Beltrami, che abbraccia ambiti diversi, dalla metrica italiana e romanza alla lessicografia, dalla critica del testo alla storia letteraria medievale, dalla lirica cortese alla narrativa arturiana, dalla letteratura enciclopedica a quella allegorica in francese, con significativi sconfinamenti nella letteratura moderna e contemporanea. In occasione della conclusione dell’attività didattica all’Università, abbiamo pensato di aiutarlo a realizzare un antico progetto di raccolta dei suoi studi trobadorici, sicuri di interpretare il suo desiderio, perché questo è l’interesse che ha coltivato di più e con maggiore continuità, facendone anche materia privilegiata del suo insegnamento e trasmettendo così ai suoi allievi questo interesse. Pietro Beltrami ha saputo fornirci gli strumenti necessari per affrontare in modo rigoroso il tipo di lavoro probabilmente più arduo e formativo per un filologo romanzo, l’edizione critica. Dalla sua scuola sono uscite edizioni critiche di autori di prima grandezza, impegnativi sul piano della ricostruzione e dell’interpretazione testuale e anche dei tempi. Possiamo riconoscere a posteriori che Pietro, come certi grandi maestri del passato, non si preoccupava di aspetti pratici legati alla spendibilità accademica e concorsuale del lavoro filologico ma esclusivamente della necessità di quel lavoro per l’avanzamento degli studi. Un lavoro sfidante e motivante per noi allievi e vogliamo credere un arricchimento anche per lui. I saggi qui raccolti sono perciò testimonianza di un magistero, oltre che un contributo originale di ricerca. Come ha scritto Pietro in uno dei suoi libri, «la filologia, particolarmente in quanto si applica alla critica del testo, è un abito mentale [...]; una specie di igiene mentale contro il pressappochismo e l’indifferenza per i fatti [...] e la degenerazione delle informazioni». Ed è forse questo l’insegnamento più importante che ci ha trasmesso, senza imporci metodi filologici precostituiti ma dimostrando con il suo stesso esempio che la prassi filologica va sempre misurata sull’oggetto di studio e in questo modo perseguita con rigore e coerenza. Tra le sue qualità di maestro e di uomo, la generosità e la disponibilità, la capacità di comprendere e di valorizzare le nostre potenzialità, e soprattutto l’apertura a un confronto autentico, al punto da rivedere a volte le sue vii PREMESSA DEI CURATORI posizioni sulla base delle nuove acquisizioni di taluni di noi, dote quest’ultima veramente non comune. Speriamo di aver fatto opera utile e gradita, non solo all’autore ma anche alla comunità degli studiosi che troveranno qui riuniti per la prima volta tutti i suoi saggi dedicati ai trovatori. Gian Paolo Codebò Elisa Guadagnini Antonella Martorano Paolo Squillacioti Sergio Vatteroni viii