Attraverso lo spoglio di fonti edite ed inedite, si è cercato di fare luce sulla raccolta grafica appartenuta all'antiquario ed editore di origine vicentina Pietro Stefanoni (1557ca.-1642 ca.), di cui l’unica testimonianza nota erano le...
moreAttraverso lo spoglio di fonti edite ed inedite, si è cercato di fare luce sulla raccolta grafica appartenuta all'antiquario ed editore di origine vicentina Pietro Stefanoni (1557ca.-1642 ca.), di cui l’unica testimonianza nota erano le parole di Cassiano dal Pozzo che ricordava un «libro de’ disegni» dall’antico costituito da fogli «d’esquisita bellezza». Conferme sono emerse da materiale archivistico e da testimonianze contemporanee che hanno permesso di risalire, da un lato, all’acquisto dello «studio» del canonico cremonese Pietro Antonio Tolentino e, dall’altro, di mettere a fuoco i successivi passaggi ereditari e le dinamiche di dispersione del prezioso materiale. Ma sono state le lettere e le postille del famoso conoscitore padre Sebastiano Resta a essersi rivelate – ancora una volta - strumenti fondamentali per l’identificazione di alcuni disegni appartenuti a Stefanoni nelle più importanti collezioni di grafica del mondo.
The paper investigates the graphic collection belonged to Pietro Stefanoni (1557ca. – 1642ca. ). If Cassiano dal Pozzo remembered a "book of drawing” from the Antique consisting of sheets "of exquisite beauty ", other evidences emerged from archival material and contemporary statements that allowed to track down the purchase of the "studio" of Pietro Antonio Tolentino, a clergyman of Cremona, and to focus on the inheritance and the way this precious material was dispersed. In the end, the letters and the annotations of the famous connoisseur Sebastiano Resta allowed to identify some drawings belonged to Stefanoni in the most important graphic collections in the world .