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Al secondo giorno del Festival della tv di Dogliani, Lucio Presta dialoga con Elvira Serra in piazza Belvedere sul difficile mestiere del manager delle star. «Se uno tradisce una volta, tradisce sempre», esordisce Presta in merito all’addio di Stefano De Martino. E parla anche della showgirl Heather Parisi, costretta a sborsargli una «somma ingente» come risarcimento di una condanna per diffamazione, dopo essere stata raggiunta dall'ufficiale giudiziario in uno studio televisivo. «Lei una mattina ha postato una foto con la mia ex moglie Emanuela Contessi, che nel frattempo era deceduta, con una didascalia che io ritenevo diffamatoria. Mi ha fatto molto male perché Emanuela non poteva ribattere».
E su Barbara D’Urso azzarda: «A breve tornerà il tempo di Barbara, troppo presto dire però su quale canale». In merito al «divorzio» con Amadeus: «Io ho vuotato il sacco rispettando tempi e modi. Amedeo, che io stimo moltissimo dal punto di vista personale, ha fatto una cosa che non si fa neanche a chi fa del male. A Capodanno è andato nella mia terra, in Calabria, e ha detto: “Presta sa quello che ha fatto”. Volevo solo spiegare come erano andate le cose».

Sul suo lavoro il manager confessa: «È un mestiere privilegiato, non ci sono cose che non rifarei. A volte sbagliamo anche per sfortuna». Uno dei suoi vanti è stato portare Roberto Benigni al Festival di Sanremo nel 2011: «Il 14 febbraio, giorno del mio compleanno, Roberto mi chiamò e mi disse di avere un regalo per me: saper come riproporre l’Inno di Mameli. Quei 45 minuti sono stati qualcosa di irripetibile. Domani mattina vi invito a non perdervi, dopo l’Angelus, il monologo proprio di Roberto Benigni con di fronte il papa, in occasione della Giornata mondiale dei bambini».


Sul rapporto con Matteo Renzi: «Quando diventò presidente del Consiglio interruppi la nostra corrispondenza. Quando si dimise ci siamo di nuovo sentiti e abbiamo ripreso l’idea di un documentario su Firenze durante un pranzo insieme. Ed è nata “Firenze secondo me”. Non sono uno che ama salire sul carro del vincitore, mi piace tenere compagnia a chi ha perso».

Per quanto riguarda il rapporto con la moglie Paola Perego, seduta fra il pubblico in attesa di salire lei stessa sul palco del Festival, in piazza Umberto I: «È sempre stata penalizzata, quando non potevano attaccare me attaccavano lei».

E infine, un invito per i giovani: «Dedicate del tempo ai vostri genitori, finché sono con voi». Con un momento di commozione a ricordo della mamma Lucia: «Mi ha dato la capacità di credere nei miei sogni».

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