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Fra le numerose persone salite alla capanna sociale del Cai intitolata a Roberto Barbero - ai piedi della Nord dell’Asta sottana in alta valle Gesso -, anche tre alpini con il trombettiere. Negli anni alla costruzione della struttura (dal ’63), parte del materiale venne portato sulle spalle anche dagli alpini.

Un momento di condivisione quello di sabato per festeggiare la fine dei lavori che hanno dotato la capanna dei servizi igienici e di una piccola tettoia.

«L’impegno del presidente del Cai di Cuneo, Paolo Salsotto è stato determinante per concretizzare finalmente una richiesta che negli anni passati era sempre stata boicottata dalla burocrazia, ma spesso anche per inerzia e disattenzione - spiegano gli “Amici di Roberto” -. Il servizio riqualifica l’ospitalità della nostra capanna. Una piccola struttura d’eccellenza sempre molto frequentata». Lo scorso anno era anche stata lanciata una raccolta fondi per finanziarne l’ampliamento. Ha fruttato più di 10 mila euro.

Capanna Barbero è nata sulle fondamenta della generosità perché già allora l’edificio fu costruito grazie all’aiuto di molte persone e soprattutto dagli amici di Roberto Barbero, morto 61 anni fa sulla cima Plent, nella Catena delle Guide, in alta valle Gesso.

Per usufruire della struttura (che non è nè custodita nè gestita) occorre ritirare le chiavi alla sezione Cai di Cuneo oppure al bar-osteria di San Lorenzo di Valdieri. Le tariffe variano rispetto chi è socio Cai e chi non lo è.

Novità: i libri in quota. Fra gli «Amici di Roberto» c’è un falegname che ha realizzato una piccola riproduzione della capanna dove sono stati sistemati alcuni libri che possono essere presi in prestito dagli ospiti che, a loro volta, possono portarne altri.

Sabato fra i tanti a festeggiare c’era anche Franco Giglio Tos, ultraottantenne, arrivato con la moglie da Torino, da sempre profondamente legato al ricordo di Roberto Barbero e alla capanna sociale. La coppia ha raggiunto già venerdì la struttura in compagnia di Luciano Ellena e delle sue mule che hanno portato il materiale per il rinfresco. Intervenuti anche il presidente Cai Paolo Salsotto, il presidente del Parco Alpi Marittime, Piermario Giordano, il consigliere Emanuele Lovera in rappresentanza del Comune di Valdieri e il parroco don Alberto Aimar.

«Allo sperone che si affaccia sulla valle, c’è stata la cerimonia dell’alzabandiera sulle note dell’Inno nazionale eseguito alla tromba da un alpino. Un momento particolarmente emozionante a cui sono seguiti, in quel luogo dell’anima, discorsi legati da fili d’amicizia».

La festa aveva avuto un’anteprima lo scorso settembre a Sant’Anna di Valdieri a cui aveva partecipato anche la corale La Baita di Cuneo.

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