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Tel Aviv torna a vivere l'incubo dei razzi. A diversi mesi dall'ultimo attacco dalla Striscia di Gaza, una raffica di missili è piovuta nel centro di Israele, facendo scattare le sirene d'allarme non solo nella capitale ma anche a Herzliya, Kfar Shmaryahu, Ramat Hasharon, e Petah Tikva e attivando il sistema di difesa Iron Dome. Minimi i danni ma l'offensiva la dice lunga sulle residue capacità militari di Hamas a Gaza nonostante oltre sette mesi di offensiva israeliana nell'enclave. Diversi razzi, poi, sarebbero stati lanciati da Rafah, su cui l'Idf ha recentemente intensificato gli attacchi, senza tuttavia avviare le temuta operazione di terra. Le Brigate Qassam, ala militare di Hamas, hanno rivendicato i lanci, definiti una "risposta ai crimini sionisti" contro i civili.

Tel Aviv, lancio di missili di Hamas sulla città: i video social

Per approfondire

Idf conferma raid su Rafah, 'verifichiamo i dettagli'

L'Idf israeliana ha confermato che è stato effettuato un attacco nella zona nord-occidentale del distretto di Rafah, dove sono state segnalate decine di morti e feriti, e ha affermato che "i dettagli sono in fase di verifica". Lo riporta Ynet.

Hamas: oltre 30 morti in raid su campo profughi a Rafah

L'ufficio stampa del governo di Hamas a Gaza afferma che sono "oltre 30 i morti a seguito del bombardamento israeliano di un campo profughi a nordovest di Rafah". Lo riporta Al Jazeera.

Medioriente: Mezzaluna rossa, molte vittime in zona umanitaria Rafah

"Gli equipaggi delle ambulanze della Mezzaluna Rossa Palestinese stanno trasportando un gran numero di martiri e feriti dopo che l'occupazione ha preso di mira le tende degli sfollati vicino alla sede delle Nazioni Unite a nord-ovest di Rafah". Lo riferisce la Mezzaluna rossa palestinese su X, precisando che "gli aerei israeliani hanno bombardato diverse tende in quest'area, causando numerosi martiri e feriti. Molti sono stati trasportati alla clinica Tal Al-Sultan e agli ospedali da campo vicino al mare di Rafah. Attualmente, numerose persone rimangono intrappolate sotto le fiamme e nelle tende distrutte dai bombardamenti". Infine sottolinea: "È importante notare che questa località era stata designata dall'occupazione israeliana come area umanitaria e i cittadini sono stati costretti a evacuarla".

Mezzaluna rossa: molte vittime in zona umanitaria Rafah

Un attacco israeliano ha provocato un "gran numero" di morti e feriti in una zona umanitaria vicino alla citta' di Rafah: lo ha annunciato la Mezzaluna rossa palestinese. "Le nostre ambulanze trasportano un gran numero di martiri e di feriti in seguito all'attacco dell'occupante sulle tende delle persone sfollate vicino alla sede delle Nazioni Unite, a nord ovest di Rafah", ha fatto sapere l'organizzazione sanitaria su X, ricordando che "questo luogo era stato indicato dall'occupazione israeliana come una zona umanitaria".

Michel vede premier Palestina, 'l'Ue impegnata per i due Stati'

"Ho ribadito al premier palestinese Mohammed Mustafa il forte sostegno dell'Ue all'Autorità palestinese. Restiamo pronti a contribuire alla sua riforma globale e ai suoi sforzi per fornire al popolo palestinese i risultati sperati". Lo ha scritto su X il presidente del Consiglio europeo Charles Michel dopo aver incontrato all'incontro il premier palestinese. "Condanniamo con la massima fermezza l'attacco terroristico di Hamas del 7 ottobre. Occorre fare tutto il possibile per un immediato cessate il fuoco, per il rilascio incondizionato di tutti gli ostaggi e per far arrivare senza ostacoli gli aiuti umanitari a chi ne ha bisogno. Impegno per la soluzione dei due Stati come unica strada percorribile per la pace nella regione", ha sottolineato Michel.

Netanyahu, fughe notizie su negoziato "rafforzano Hamas"

Lo staff del premier israeliano Benjamin Netanyahu ha smentito le fughe di notizie che riguardano il negoziato per la liberazione degli ostaggi in cambio di una tregua, dicendo che queste indiscrezioni "Non fanno altro che rafforzare la posizione di Hamas". In vista della riunione del gabinetto di guerra in programma per stasera, proprio per decidere le modalita' della partecipazione a un nuovo round di negoziati, il primo ministro ha fatto sapere che le fughe di notizie "danneggiano le famiglie degli ostaggi e ritardano il loro rilascio". La reazione, riportata dalla stampa israeliana, e' stata diffusa in seguito alle notizie che uno dei negoziatori, il generale riservista Nitzan Alon, ritiene che il mandato non sia abbastanza ampio per ottenere risultati e avrebbe avvermato che l'attuale governo non accettera' mai un accordo sugli ostaggi. Al contrario, si legge in una dichiarazione dell'ufficio del primo ministro, "Netanyahu ha ripetutamente dato alla squadra negoziale un ampio mandato per liberare i nostri rapiti", si legge nella dichiarazione dell'ufficio di Netanyahu. Il leader di Hamas, prosegue la nota dell'ufficio del presidente, "continua a chiedere la fine della guerra, il ritiro dell'IDF dalla Striscia di Gaza lasciando Hamas intatta affinche' possa ripetere le atrocita' del 7 ottobre ancora e ancora; il primo ministro Netanyahu si oppone fermamente a cio'".

Video di Katz con Hamas che balla flamenco, ira Madrid

"Pedro Sánchez, Hamas la ringrazia per i suoi servizi". Il ministro degli Esteri israeliano Israel Katz posta un video su X, accompagnato da un video in cui si susseguono le immagini di due ballerini che accennano passi di flamenco, intervallate da quelle drammatiche dell'attacco del 7 ottobre, con il sottotitolo 'Gracias Espana'. Un chiaro attacco alla decisione spagnola di riconoscere lo Stato della Palestina che sarà ratificata il 28 maggio (come faranno anche Irlanda e Norvegia, destinatarie di analoghi video postati nei giorni scorsi), che manda su tutte le furie il governo spagnolo, nel mezzo di una crisi diplomatica con Israele, con tanto di richiamo dell'ambasciatore dello Stato ebraico dalla capitale iberica. E' "provocatorio ed esecrabile", ha commentato il ministro degli Esteri spagnolo, José Manuel Albares, in conferenza stampa da Bruxelles. "Non ci lasceremo intimidire da nessuno rispetto alla nostra decisione di riconoscere lo Stato della Palestina, né cadremo in provocazioni", ha aggiunto il responsabile della diplomazia iberica. Criticando anche l'uso "offensivo" di "uno dei maggiori simboli della cultura spagnola, il flamenco". Albares ha poi fatto riferimento, rispondendo a una domanda, a una dichiarazione di ieri della titolare della Difesa del suo governo, Margarita Robles, secondo cui a Gaza è in corso "un autentico genocidio": la ministra ha espresso "un'opinione" su una situazione che ora la giustizia internazionale sta "esaminando", ha spiegato Albares riferendosi al procedimento in corso alla Corte dell'Aja.

Gabinetto di guerra Israele stasera su ripresa dei negoziati

Il Gabinetto di guerra israeliano è stato confermato che si riunirà questa sera. Lo riferiscono i media secondo cui al centro della discussione ci sarà il rinnovo dei negoziati per il rilascio degli ostaggi a Gaza.

Gantz: razzi da Rafah dimostrano che Idf deve agire. Terroristi di Hamas sono dei criminali di guerra, pagheranno

Il lancio di razzi da Rafah verso il centro di Israele "dimostra che l'Idf deve agire ovunque si trovi Hamas". Lo ha detto il ministro del Gabinetto di guerra Benny Gantz che oggi ha visita il sud a ridosso della Striscia. "Il mondo deve sapere che coloro che tengono ancora prigionieri i nostri ostaggi, sparano alle nostre città e continuano a diffondere il terrore sono responsabili della situazione. I terroristi di Hamas - ha aggiunto - sono criminali di guerra e intendiamo farli pagare per i loro crimini, presto o tardi".

Ripresa negoziati e Aja, Idf rivede l'operazione a Rafah. Fonte a Times of Israel: Azione ma più contenuta

Con la ripresa dei negoziati sul rilascio degli ostaggi e la pressione dopo la decisione dell'Aja, Israele sta modificando la sua operazione a Rafah. Lo ha detto una fonte israeliana a Times of Israel. L'Idf - ha spiegato - continuerà ad operare ma lo farà per ora in modo relativamente contenuto.

Meloni: Israele rischia di infilarsi nella trappola dei fondamentalisti

"Vedo che Israele rischia di infilarsi nella trappola costruita dai fondamentalisti", che è "costringere" lo Stato ebraico "a una rappresaglia sul territorio di Gaza molto forte". Così la premier Giorgia Meloni, ospite di In mezz'ora su Rai Tre. Per la presidente del Consiglio occorre "scongiurare l'ingresso israeliano a Rafah" ed è necessario che Israele "rispetti il diritto internazionale".

Raffica di razzi di Hamas sul centro di Israele

Secondo Haaretz i razzi sulla zona centrale di Israele sono stati lanciati da Rafah nel sud di Israele. Ynet ha aggiunto che le Brigate Qassam, ala militare di Hamas, hanno rivendicato la salva di razzi. "Abbiamo sparato -hanno detto le Brigate Qassam - una grande salva su Tel Aviv in risposta ai massacri". I media hanno riferito di almeno 7 lanci con alcuni intercettati dall'Iron Dome con allarmi su Raanana, Herzliya, Natanyaa e la zona grande di Tel Aviv.

Cnn: i negoziati riprenderanno martedì al Cairo

I negoziati per una tregua a Gaza e il rilascio degli ostaggi tra Israele e Hamas riprenderanno martedì. Lo ha detto una fonte egiziana a conoscenza del dossier alla Cnn, ripresa dai media israeliani. La stessa fonte ha aggiunto che i negoziati si svolgeranno al Cair

Il procuratore Cpi: Israele e Hamas non uguali ma non hanno nessun diritto a commettere crimini di guerra

Sono ''insensate'' le accuse mosse al procuratore capo della Corte penale internazionale (Cpi) Karim Khan di aver equiparato Hamas e Israele chiedendo mandati di arresto internazionale per i suoi leader. ''Non sto dicendo che Israele con la sua democrazia e la sua Corte suprema sia simile a Hamas, ovviamente no'', ha dichiarato Khan al Sunday Times. ''Non potrei essere più chiaro: Israele ha tutto il diritto di proteggere la sua popolazione e di riprendere gli ostaggi. Ma nessuno ha la licenza per commettere crimini di guerra o crimini contro l'umanità'', ha sottolineato. Khan ha quindi tratto un parallelismo tra Israele e Hamas e la Gran Bretagna con l'Ira. "Ci sono stati tentativi di uccidere Margaret Thatcher, Airey Neave è stato fatto saltare in aria, Lord Mountbatten è stato fatto saltare in aria, c'è stato l'attacco di Enniskillen. Ma gli inglesi non hanno deciso di dire: 'Bene, su Falls Road (il cuore della cattolica Belfast, ndr) potrebbero senza dubbio esserci alcuni membri dell'Ira, quindi sganciamo una bomba da 2.000 libbre su Falls Road'. Non si può fare'', ha spiegato Khan. Il Sunday Times scrive che Khan indossa un braccialetto blu con la scritta "Bring Them Home" che chiede la restituzione degli ostaggi, insieme a una piastrina dedicata all'ostaggio più giovane, Kfir Bibas. "Questo spezzerebbe il cuore di chiunque - ha detto -. Kfir aveva solo nove mesi. Ma non esiste il monopolio sulla sofferenza. Ci sono bambini palestinesi che muoiono e non possiamo avere doppi standard''.

A Gaza quasi 36 mila palestinesi morti dall’inizio della guerra

Sono quasi 36mila i palestinesi che hanno perso la vita nella Striscia di Gaza nei raid lanciati da Israele dopo l'attacco subito da Hamas lo scorso 7 ottobre. Lo rende noto il ministero della Sanità di Gaza City parlando di 35,984 morti, 81 solo nelle ultime 24 ore. Sono invece 80.643 le persone che sono rimaste ferite, 223 nell'ultimo giorno.

Israele, sirene di allarme al nord al confine col Libano

Le sirene di allarme sono risuonate più volte al nord di Israele al confine con il Libano. Lo ha fatto sapere il portavoce militare.

Gantz propone commissione inchiesta su 7 ottobre e guerra a Gaza

Benny Gantz, membro del gabinetto di guerra in Israele, ha presentato una proposta formale per istituire una commissione d'inchiesta sul 7 ottobre e sulla guerra di Gaza seguita al massacro di civili messo in atto da Hamas. Secondo la proposta, tutti gli eventi che hanno portato alla guerra, il processo decisionale sia a livello politico che militare, nonche' la condotta di Israele durante la guerra stessa, dovrebbero essere indagati. Lo riporta Haaretz.

Gli aiuti iniziano a entrare a Gaza da valico Kerem Shalom

Decine di camion carichi di aiuti, compreso carburante, sono entrati nella Striscia di Gaza dall'Egitto attraverso il valico di Kerem Shalom, controllato da Israele. Lo hanno riferito varie fonti egiziane. I camion, carichi ciascuno di circa 20 tonnellate di cibo, oltre a quattro cisterne, hanno cominciato ad entrare dal territorio egiziano verso il corridoio che porta a Kerem Shalom, dove vengono ispezionati da Israele, hanno detto fonti di sicurezza egiziane e la Mezzaluna Rossa. E' la prima volta che l'Egitto invia aiuti a Gaza da quando venti giorni fa Israele ha preso il controllo del lato palestinese del valico di Rafah, nel Sud dell'enclave e al confine con la penisola del Sinai.

Israele: colpite strutture militari Hezbollah in cinque villaggi del sud del Libano

L'esercito israeliano ha colpito "strutture e infrastrutture militari degli Hezbollah" in cinque villaggi del sud del Libano. Lo ha fatto sapere il portavoce militare spiegndo che i villaggi sono di Al Khiam, Ayta ash Shab, Hula, Markaba e Kafr Kila.

Cisgiordania, media: “Nuovo assalto israeliano a Jenin”

Le forze israeliane hanno lanciato questa mattina un nuovo assalto nella città di Jenin, nel nord della Cisgiordania, e il suo campo profughi: lo riporta l'agenzia di stampa palestinese Wafa. Secondo fonti locali diversi veicoli accompagnati da un bulldozer militare hanno preso d'assalto la città da Via Nazareth e Via Jenin. Inoltre, cecchini sono saliti sui tetti di alcuni edifici residenziali. Le stesse fonti aggiungono che sono scoppiati scontri tra giovani e le forze israeliane. Da parte sua, Al Jazeera Arabic parla di scontri in città con combattenti palestinesi che hanno attaccato veicoli militari israeliani con ordigni esplosivi artigianali.

Nuovi bombardamenti israeliani nella notte su Rafah

L'artiglieria e l'aviazione israeliana hanno bombardato nella notte Rafah, nel sud della Striscia di Gaza, nonostante la richiesta della Corte internazionale di Giustizia dell'Aja di cessare le operazioni militari nell'area. I bombardamenti hanno colpito Rafah, la città di Deir al-Balah nel centro della Striscia, Gaza City e il campo profughi di Jabalia nel nord dell'enclave palestinese. Il consigliere per la sicurezza nazionale israeliano Tzachi Hanegbi, in un comunicato congiunto con il ministero degli Esteri ha affermato che "Israele non ha condotto e non condurrà operazioni militari nell'area di Rafah che creino condizioni in grado di portare del tutto o in parte alla distruzione della popolazione civile palestinese".

Protesta a Tel Aviv, polizia disperde la folla

La polizia di Tel Aviv è intervenuta nella notte per disperdere un gruppo di manifestanti che aveva organizzato un sit-in in Piazza della Democrazia, bloccando il traffico sulla vicina Via Kaplan: i manifestanti, riporta Time of Israel, chiedevano un accordo sulla liberazione degli ostaggi e la rimozione del governo del primo ministro Benjamin Netanyahu. Ieri sera i dimostranti avevano marciato lungo Via Begin per unirsi alle famiglie degli ostaggi. Immagini della manifestazione mostrano la folla mentre marcia lungo la via con uno striscione che recita: 'Il governo si è arreso (sugli ostaggi). La gente li riporterà a casa'.

Hamas annuncia la cattura di alcuni soldati israeliani, Idf nega

L'esercito israeliano ha smentito una dichiarazione di Hamas secondo cui i combattenti avrebbero teso un'imboscata "uccidendo, ferendo e catturando" un numero non identificato di soldati israeliani a Jabalia, nel nord di Gaza. "L'df, le forze di difesa israeliane, hanno reso noto che non si è verificato alcun episodio di rapimento di un soldato", ha detto l'esercito in un post su X.

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