I ricercatori della University of Western Australia e della Kelpie Geosciences sono riusciti a catturare le rare immagini di un calamaro gigante a oltre un chilometro di profondità mentre si prepara ad attaccare una preda (che in realtà è una telecamera). Il team di esperti ha filmato l'esemplare mentre stava posizionando delle telecamere con esca a caduta libera a nord di un'area conosciuta come Samoan Passage, nell'Oceano Pacifico. Si tratta di immagini rarissime di questo animale ripreso nel suo habitat naturale. Il calamaro, chiamato Taningia danae, ha raggiunto il lander mentre stava affondando a una velocità di 58 metri al minuto. "Mentre stavamo esaminando il filmato, ci siamo resi conto di aver catturato qualcosa di molto raro", ha detto il professore associato Stewart. Si tratta di uno dei calamari di acque profonde più grandi, è rinomato per avere due fotofori molto grandi all'estremità di due dei suoi tentacoli, che producono lampi bioluminescenti per spaventare e disorientare la preda durante la caccia. "Il calamaro, che era lungo circa 75 cm, è piombato sulla nostra fotocamera credendo che fosse una preda, e ha cercato di spaventarlo con i suoi enormi fari bioluminescenti", ha detto il professore associato Stewart. “Ha poi continuato ad avvolgere i suoi tentacoli attorno a una delle telecamere che è così riuscita a catturare l’incontro in modo dettagliato. Penso che siamo stati molto fortunati ad aver assistito a tutto ciò”. Il professor Alan Jamieson, direttore del Centro di ricerca sul mare profondo di Minderoo-UWA, ha affermato che osservare i calamari di acque profonde nel loro habitat naturale è notoriamente molto difficile e impegnativo.