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Parte oggi la nuova edizione del Trento Film Festival, la settantaduesima: film, incontri, appuntamenti, mostre in scena fino al 5 maggio in 40 luoghi del capoluogo trentino. “Montagne e Culture” è il binomio che racchiude lo spirito del festival, come ha spiegato il presidente Mauro Leveghi: «Al plurale, entrambe, perché tante sono le montagne del mondo, e ci piace pensare come addirittura infiniti i modi di guardare ad esse, di viverle e di interpretarle».

Una rassegna sempre più eterogenea, quindi, con orizzonti sempre più ampi, focus sulla fragilità della montagna e un nuovo responsabile del programma cinematografico: Mauro Gervasini.

I film
Come sempre sono le pellicole le grandi protagonisti a Trento: 120 quelle in cartellone, di cui 25 in gara per il concorso internazionale: 24 le anteprime internazionali e ben 87 quelle italiane. «I due pilastri sono il “Concorso internazionale” e la sezione “Alp&Ism” - spiega Gervasini -. Venticinque titoli tra lungometraggi e corti per ognuna delle due sezioni, a sottolineare in modo chiaro un equilibrio, un bilanciamento paritario, tra due anime che da sempre caratterizzano l’identità plurale del Trento Film Festival».

La montagna sullo schermo vista da tanti punti di vista, dalla fiction al documentario, dall’animazione alla sperimentazione, e poi esplorazione, sfida, avventura. Si riflette anche sul futuro della montagna e sulla realtà attuale delle terre alte, s’indagano realtà particolari del Trentino-Alto Adige. E c’è spazio anche per le “Proiezioni Speciali”, come l’omaggio a Francesco Nuti.

Domani, sabato 27, a inaugurare le proiezioni ci sarà “Oura el-jbel” (Dietro le montagne), la pellicola di Mohamed Ben Attia presentata in anteprima alla Mostra internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia: montagne, magia, libertà e anticonformismo sullo sfondo di una Tunisia inedita.

Una delle novità di quest’anno è la rubrica “Cincontri”: al termine di alcune proiezioni via ai talk con gli ospiti protagonisti. Tra questi lo scrittore Erri De Luca, gli alpinisti Tamara Lunger, Edu Marin, Stefano Ghisolfi, i registi Enzo d’Alò e Cecilia Bozza Wolf.

Il film "Gasherbrum - La montagna lucente" di Werner Herzog (credit © 1984 Werner Herzog Film GmbH. Tutti i diritti riservati)

 

Gli incontri e gli ospiti
Tornerà a Trento come ospite anche Reinhold Messner, sul palco il 3 maggio al Teatro Sociale per celebrare i quarant’anni dell’impresa che nel 1984 lui e Hans Kammerlander compirono sul Gasherbrum I e II: la traversata in stile alpino dei due 8000 senza ossigeno, senza far ritorno al campo base e senza la possibilità di essere soccorsi. Un’impresa mai realizzata sino ad allora. Nell’occasione, in collaborazione con Enervit che partecipò alla spedizione come sponsor tecnico e scientifico, verrà proiettato il documentario realizzato nel 1984 da Werner Herzog, “Gasherbrum - La montagna lucente”.

Ancora, tra gli alpinisti, Silvo Karo, che racconterà le proprie leggendarie ascensioni, ed Elio Orlandi che parlerà di luoghi e persone, legami stretti proprio grazie alla montagna. Altro ritorno, quello di Mauro Corona, che chiuderà la rassegna presentando il suo ultimo libro “Le altalene”.

Le mostre
Come sempre a Trento c’è spazio anche per mostre e allestimenti. Da non perdere l’esposizione “K2 1954. Era come andare sulla luna!” nelle sale del Palazzo Roccabruna. Si celebrano i settant’anni dalla prima salita del K2, attraverso diversi punti di vista: l’equipaggiamento rivoluzionario per l’epoca, il tifo calcistico che accolse i protagonisti al loro ritorno, l’eco della stampa e le pubblicità che sfruttarono la sagoma del K2. La mostra rimarrà aperta anche dopo la chiusura del festival, fino al 18 maggio.

I libri e gli incontri con gli autori
Anche in quest’edizione, “MontagnaLibri” ospiterà il Salotto Letterario, il campo base per la presentazioni di libri e incontri con gli scrittori. Ad aprire la rassegna in questo caso, è Krzysztof Wielicki, conquistatore della prima ripetizione invernale dell’Everest, con il suo libro “In solitaria. La mia salita”, in programma proprio oggi subito dopo la cerimonia d’apertura.

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