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A inaugurare la stagione fiorita in montagna e tra le valli è stato il Merano Flower Festival, in scena dal 26 al 28 aprile, tradizionale appuntamento primaverile in Alto-Adige. Ma il profumo di quei fiori rimane nell’aria e la primavera meranese rimane un tripudio di tulipani e narcisi, papaveri d’Islanda e camelie esotiche per tutta la bella stagione. Altro evento che dà il via alla stagione primaverile è l’apertura dei Giardini di Castel Trauttmansdorff, poco fuori il centro di Merano, in una posizione panoramica privilegiata: 12 ettari di spazio da visitare e più di 80 paesaggi botanici con piante da tutto il mondo. I giardini sono aperti già da fine marzo ma ora si entra nel pieno della stagione. Ogni anno si celebra un tema e quest’anno le protagoniste saranno le piante “succulente”: un nome curioso per indicare anche piante a noi familiari come i cactus. Per scoprire questo e altro sono tanti gli eventi in programma: appuntamenti, installazioni, stazioni interattive, visite guidate.

Poco distante fiorisce anche Bolzano: qui fino al 1° maggio si possono scoprire gli angoli più suggestivi e profumati della città in occasione della rassegna “Bolzano In Fiore Arte” che mette in scena installazioni artistiche e decorazioni di piante e fiori, spettacoli di danza, musica e teatro.

Altro luogo da non perdere in questo periodo dell’anno in Alto-Adige è la Valle della Primavera, o Valle del Fabiòn, tra Appiano e Caldaro: per ammirare con i propri occhi lo sbocciare della nuova stagione basta percorrere l’itinerario che dal Lago di Caldaro conduce fino al Lago di Monticolo.

Dall’11 maggio al 1° giugno a Rio Pusteria invece si festeggia con “Malghe in Fiore”: tante attività guidate ed escursioni alla scoperta delle bellezze di primavera. Si parte da domenica con un’avventura adrenalinica in e-bike per un tour guidato tra i suggestivi meleti e vigneti. E ogni giorno c’è un programma diverso.

Camminate tra le fioriture più belle vengono organizzate anche in Trentino, con una zona ben definita per ogni settimana. Si parte a fine aprile dalla valle dell’Adige e dalla Val di Non con i meleti e i ciliegi e si arriva a fine giugno tra i tappeti di gigli, astri e botton d’oro sui prati di montagna, nel Parco Naturale Locale del Monte Baldo, o di rododendri sul Lagorai. Occhi puntati sugli orti invece a Mezzano, detto proprio “il borgo degli orti”: ce ne sono circa 400, 257 dei quali in paese e, in particolare, 122 nel centro storico.

Azalee, camelie, rododendri, dalie e non solo fanno da cornice anche a lunghe passeggiate nell’Alto Piemonte. Un vero e proprio spettacolo della natura che è possibile ammirare in sella alle due ruote, lungo itinerari panoramici come il Giro del Vergante, che tocca paesi e alture tra il Lago d’Orta e il Lago Maggiore, o la Ciclovia del Toce.

Dal Piemonte alla Valle d’Aosta per approdare al Marché aux Fleurs, in calendario il 15-16 giugno 2024 al Castello di Aymavilles: una mostra-mercato florovivaistica. Due giornate fiorite con anche laboratori didattici per bambini e visite accompagnate al castello. In tema di passeggiate primaverili vale la pena scoprire il percorso ad anello da Saint Pierre a Sarre attraverso i vigneti: è l’ideale per vedere anche i meleti in fiore. Per ammirare i colori delle farfalle invece basta recarsi nei pressi del Pont d’Ael: oltre ad ammirare questa opera di ingegneria straordinaria si è nel cosiddetto “paradiso delle farfalle”. In questa zona se ne contano addirittura 96 specie diverse.

A proposito di farfalle, a celebrarle (e si torna per un attimo in Trentino) è il Muse, il Museo delle Scienze di Trento: fino al 19 maggio la serra tropicale ospita oltre trenta specie tropicali.

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