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Caso Artem Uss, Nordio dispone accertamenti sui giudici di Milano

di Claudio Del Frate

Il cittadino russo accusato di spionaggio era riuscito a evadere dai domiciliari e raggiungere Mosca

Caso Artem Uss, Nordio dispone accertamenti sui giudici di Milano

Il ministro della giustizia Carlo Nordio ha disposto accertamenti nei confronti dei magistrati di Milano in relazione alla fuga di Artem Uss , il cittadino russo accusato di spionaggio e che è evaso dagli arresti domiciliari.

Fonti di via Arenula indicano che il guardasigilli ha ordinato le verifiche di natura ispettiva nei giorni scorsi. In particolare sotto la lente di ingrandimento ci sarebbe la decisione di sostituire la misura della detenzione in carcere con gli arresti domiciliari (con il braccialetto elettronico) per il cittadino russo per il quale era stata disposta l’estradizione negli Stati Uniti.

Si profila dunque un duro scontro tra governo e magistratura, in particolare la Corte d’Appello di Milano che da un lato aveva concesso l’estradizione di Artem Uss ma dall’altro aveva attenuato le restrizioni nei suoi confronti.

Proprio oggi al Copasir il caso è stato oggetto di un dibattito. Secondo quanto ricostruito dalla procura di Milano, Uss è riuscito a lasciare la sua abitazione di Basiglio, alle porte del capoluogo lombardo il 22 marzo scorso; cambiando più auto e con documenti falsi, ha attraverso il confine triestino ed è entrato in Slovenia. Da lì è arrivato in Serbia, da dove avrebbe preso un volo per la Russia.

Investigatori e inquirenti hanno appurato che il 40enne, figlio del governatore di una regione siberiana e molto vicino a Putin, sarebbe stato aiutato nell’evasione da un gruppo operativo composto da meno di dieci persone, pare 6 o 7 in tutto, dell’Est Europa, alcune già indagate e altre da identificare. La procura sta indagando pure su un «secondo livello», probabilmente uomini dei servizi segreti russi, che avrebbero organizzato il blitz. Per eludere i controlli, affidati ai carabinieri della stazione di Basiglio, Uss era riuscito a «oscurare» il segnale Gps del suo braccialetto elettronico facendo scattare in ritardo l’allarme.

Poche ore dopo l’evasione il padre del fuggiasco aveva ringraziato tutti coloro che avevano collaborato alla clamorosa evasione con un video pubblicato su Telegram.Lo stesso Artem si era felicitato poi per la buona riuscita del blitz con una dichiarazione all’agenzia Novosti: «Sono in Russia. In questi giorni particolarmente drammatici, persone forti e affidabili sono state con me. Grazie a loro».

Il ministro Nordio vorrebbe ora appurare come mai, nonostante i pericoli di fuga di Uss fossero concreti, gli fosse stato concesso il beneficio dei domiciliari e non fossero stati disposti adeguati controlli attorno alla sua abitazione.

Artem Uss era stato arrestato il 17 marzo all’aeroporto di Malpensa su mandato delle autorità giudiziarie Usa; era accusato di frode bancaria e e di contrabbando di petrolio in violazione ad alcune misure di embargo. L’estradizione era stata concessa pochi giorni dopo; nel frattempo gli Usa avevano avvertito l’Italia del possibile tentativo di fuga.

(notizia in aggiornamento)

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13 aprile 2023 (modifica il 14 aprile 2023 | 08:16)